Malesfoot - Forum Piedi Maschili

Posts written by forfeet

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    Cosa e dove
    Cerco piedi molto grandi (dal 45 al 49 il range ideale)

    di maschi molto giovani (sotto i 25 anni preferibilmente)

    sportivi e sudati, ma NON rovinati o sporchi

    a Sassari e nel Nord Sardegna, residenti o di passaggio.

    Chi e perché
    Sono un uomo di quasi 44 anni, gay, passivo ma mascolino

    non faccio sport, non faccio il modello (ho la panza ed il pelo)

    sono sardo, mediterraneo (basso, tozzo, pelle ambrata)

    sono un porco oltre ogni immaginazione, ma NON amo i giochi di fantasia e la virtualità

    sono una persona molto decisa e diretta, ma NON amo i giochi di potere e sottomissione

    AMO invece i giochi parasesssuali e coltivo diversi feticismi (sudore, saliva, sperma soprattutto).
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    Presto in trasferta nel capoluogo sardo, cerco - tra le altre cose - piedoni di giovani sportivi. (età < 27, misura > 45)
    Io sono un 43enne, tipico fisico cinghialesco sardo, solo ricettivo. NON amo umiliazione, sporcizia, sottomissione; cerco complicità e condivisione del feticismo seppure con ruoli ben definiti (tu dai, io ricevo). Gradita qualsiasi dritta sia sull'argomento del forum sia più in generale sull'ambiente gay della città. Voglio che il mio periodo cagliaritano sia memorabile, quindi non fatevi problemi a contattarmi per suggerimenti e proposte.
    Sono anche alla ricerca di un alloggio, ma forse non avrò la fortuna di condividere l'appartamento con bei ragazzotti scalzi e seminudi che si divertono a vedermi sbavare. O forse sì?
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    UP
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    Sassari, se ci capiti
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    ora aggiorno il post iniziale. sono qui da quasi dieci anni, qui sul forum, e non c'è mai stata una REALE possibilità di incontro...
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    bella roba, complimenti! :f:
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    CITAZIONE (bigfeetbignose @ 21/6/2021, 12:20) 
    Mi piacerebbe sapere cosa pensi delle persone che abitano in grandi città ma non scambiamo foto perché "bisogna leccarsi i piedi non la faccia"

    cerco sempre di non dare giudizi sulle categorie, ma caso per caso e privatamente, sempre che sia necessario esprimerli.
    riesco ad immedesimarmi sia in chi ha superato, o fortunatamente non ha mai avuto, le fisime della segretezza ad ogni costo, sia in chi ancora crede che nascondendo il volto si riesca a sfuggire all'individuazione. non mi schiero, ma penso davvero che certe questioni si debbano affrontare privatamente. o se si vuole portarle all'attenzione del forum, si provi quanto meno ad essere rispettosi, educati ed eloquenti. "raccontiamo ben bene" non è il titolo adatto per una lotta nel fango in cui il fango è talmente denso da nascondere i fatti realmente accaduti.
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    avete scantonato entrambi, ma da un certo punto di vista è divertente vedere tanta emotività (che in fondo compensa in espressività l'incapacità delle parole).
    mi dispiace che laddove c'è abbondanza di opportunità le si sprechi facendo polemica. noi poveretti delle zone morte di feticismo vi guardiamo con un pizzico di invidia
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    ma fatemi capire: non potevate sbrigarvela privatamente questa bega?

    sinceramente, dal lungo resoconto di Angie92 non si capisce nulla. è tutto un pronome personale ritornante, un aprire di parentesi e non solo grafiche, uno sproloquio di deittici a riferimento sparso. affascinante nella sua confusione, ma per niente eloquente. se l'intenzione era quella di riferirci dei fatti, mi dispiace dirti che non ci sono arrivati... è arrivato soltanto un tono lamentoso nei confronti di quest'altro bigfeetbignose, che probabilmente sarà anche supponente come ce lo provi a descrivere, Angie, ma il tentativo di smascherarlo pubblicamente non ti qualifica assai meglio.

    detto questo, visto che sul resto dei contenuti non mi azzardo a commentare (non avendoci capito un'acca), vi auguro di fare l'amore e non la guerra!
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    CITAZIONE (Kioto @ 27/8/2020, 16:11) 
    Ma il "premio" di Cosimo? Che doveva tornare a casa tutto sudato? Era la parte migliore ma non l'ha più fatto

    Ehi ciao! Se ti riferisci a quanto si sono detti Cosimo ed il professore nel capitolo "Miracoli" e poi approfondito in "Trivialità" - cioè qualcosa di molto spinto in caso di recupero o comunque non-bocciatura - credevo di avere fatto passare l'idea che si trattasse di un'iperbole, la confessione delle reciproche fantasie, senza un vero impegno vincolante. Ciononostante, quando è il turno di Cosimo in "Riscontri", sia lui che il prof deviano da quanto ha scritto Dario e vanno a ripescare una parte di quelle fantasie: anziché baciare il prof lecca senza indugio, e il ragazzo non sputa ma piuttosto eiacula sul proprio piede. Questo è quanto possono fare in quel contesto, non essendo soli e in intimità; considera però che se al contrario fossero stati soli, non è detto che avrebbero trovato il coraggio di iniziare... figurarsi poi andare fino in fondo!

    Se comunque il pensiero tuo era rivolto alle condizioni di sudore estremo che non si sarebbero verificate, faccio notare come si parli di fine giugno... quindi impossibile essere "freschi" (manco a volerlo!) ma soprattutto che Dario si era raccomandato con gli altri tre di farsi una bella sudata. Io confido che, se non proprio da schifo, i piedi di Cosimo fossero fragranti abbastanza da far storcere il naso ai più. Pare che il prof abbia gradito, che dici?
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    Chiedo scusa in anticipo perché non risponderò a tutti tutti i commenti, ed in particolare ai complimenti che però apprezzo tantissimo e mi sono di incoraggiamento in questa mia passione di contastorie! ^_^
    CITAZIONE (Leatherboots46 @ 22/6/2020, 08:32)
    In qualche punto mi lasci perplesso: l'inserimento dei giochi tipo Nintendo, non mi sembra ben amalgamato.

    La scelta di includere diversi aspetti, anche se forse non ben amalgamati, è alla base del racconto stesso. Del resto io penso che quando lasciamo emergere un carattere, un dettaglio, ne stiamo deliberatamente tenendo in secondo piano altri. Qui ho pensato di curiosare dietro le quinte con il pretesto che fosse la risposta ad una delle curiosità del ragazzo curioso per eccellenza.

    CITAZIONE (marcoco93 @ 26/6/2020, 23:06)
    Beh, questo capitolo aggiuntivo è stato molto interessante, però adesso vorrei sapere come finisce questa discussione ahahahah la risposta di Filippo mi ha molto incuriosito. Io ti direi di continuare 😉😏

    Questa parte del racconto era già terminata, ma ho voluto dare quello che si può considerare un teaser per l'eventuale seconda parte (o stagione). Ci sarà ancora Filippo, ma vorrei che fosse chiaro che il racconto non è incentrato su di lui. Si tratta, ancora una volta, di un pretesto.

    CITAZIONE (Rxsec2 @ 22/6/2020, 12:23)
    Spero che deciderai di mettere in cantiere il seguito ambientato nella villa di filippo.

    Idem come sopra: ho accennato a questa eventuale seconda parte, anticipando l'ambientazione, ma come in questa prima parte non ci sarà un "protagonista principale" se non il narratore stesso - che comunque resta sempre nell'ombra.

    CITAZIONE (Jonnyxx @ 20/6/2020, 20:14)
    Non mi aspettavo questa cosa tra Dario e il prof! Mi sembra molto romantica 🥰

    "Romantica" forse è un'esagerazione, ma questa direzione l'avevo accennata nel capitolo su Dario e volevo renderla un po' più esplicita. Non si tratta di sentimenti, ma di confidenza e intimità; alcuni per davvero riescono a raggiungerla! :lol:
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    Qualche giorno fa mi ha scritto uno di voi, con una richiesta:
    CITAZIONE
    Visto che sei disponibile ad accettare domande di approfondimento, ho pensato di approfittarne per indagare un po'. Vorrei chiederti se puoi spiegare un po' più approfonditamente il primo impatto tra Filippo (visto che è da lui che pian piano tutto si è mosso...) e il professore... cosa avessero di speciale i suoi piedi, il suo carattere... insomma, come è iniziato il tutto e come si è arrivati a far sì che il desiderio spingesse il prof a farsi forza e regalargli quelle ciabatte...

    Per questo motivo ho pensato di concludere con un piccolo tempo supplementare.
    Ringrazio tutti coloro che hanno letto ed apprezzato.


    Extratime
    (4972 caratteri)

    — Bro te la posso fare una domanda sfacciata? - se ne uscì Andrea, quando lui e Filippo restarono ultimi e soli nello spogliatoio improvvisato per il Summer Basket Tournament di fine giugno.
    — Eh no, non ti dico più niente, traditore - lo apostrofrò bonario l'amico, mentre toglieva una canotta fradicia - dai, spara! Però dopo anche io voglio chiederti una cosa.
    — Allora prima tu - scelse il riccio, ancora accaldato - così magari riformulo la mia. Tanto l'argomento mi sa che è quello…
    — Be' quello è quello, ma tu come lo hai capito? - chiese Filippo.
    — Capito cosa? che al prof piace il c@zzo? o che sbavava per i tuoi piedazzi? - sorrise nell'apostrofare così le estremità dell'altro.
    — Dei piedi, c@zzo. Che era gay ce l'ha detto subito, no? - ed infatti non l'avevo mai tenuto nascosto, anche se forse non ero stato esplicito con Andrea quanto dovevo esserlo stato con Filippo.
    — Bro me lo hai fatto capire tu, quando mi ha parlato di queste - rispose il primo, frugando nella sacca e tirando fuori le ciabatte che inizialmente avevo acquistato per il secondo, poi rimesse in gioco da un confronto piede contro piede - Tu piuttosto, come c@zzo ti è saltato in mente di spogliarti per il prof?
    — Non l'ho mica fatto apposta per lui - sembrò risentirsi Filippo, e prese a raccontare. «Mi conosci, non sopporto il caldo. Quando arrivavo a casa del "genio", le prime volte a novembre, come sempre in ritardo e quindi di corsa, il contrasto tra il freddo fuori e le Bahamas là dentro era insopportabile. Hugo era gentile, mi offriva una bibita fresca e provava a regolare il termostato, ma io sono un caso patologico: mi sarei levato pure la pelle… quindi via la felpa, e non bastando via pure la maglia intima. Lo vedevo che era in soggezione, ma cosa dovevo fare?».
    — Magari darti un contegno - ridacchiò Andrea, ma l'amico riprese.
    «Per sciogliere l'imbarazzo, al solito, dicevo cretinate. Cioè gli ho parlato di capezzoli e ascelle, mi pare, ma lui non si è mai permesso di sf*ttere, anzi bo' cercava di reggere il discorso. Ed io ero a mio agio, non mi sono neppure reso conto che stavo esagerando. Mi sono tolto le scarpe, come faccio sempre, lo sai, no?»
    — Lo so, bro, ma era casa del prof dai - obiettò Andrea, ma Filippo insisté «Gli ho chiesto se era un problema, ma figurati… non avrei mai immaginato. Cosa ci trova nei miei piedi?»
    — Be' sono grandi per lui. Li hai meno grossi dei miei quindi sembrano più lunghi, anche se sappiamo che non è così - tossì per sottolineare lo sfottò - e poi mi pare che sia una questione di dita e unghie, non te la saprei spiegare. Gli piacciono perché non sono sporchi e rovinati anche se non li curi, perché odorano ma non ammorbano, gli piace che durante le lezioni non smetti mai di giocherellare e che non li nascondi, anche se non lo fai intenzionalmente.
    — Tu come sai tutte 'ste cose? - chiese perplesso Filippo - avete parlato dei miei piedi?
    — Mica una sola volta! - sorrise Andrea - ma è colpa tua, temo. Se non glieli mostravi, non si prendeva tanto. Gli stavi simpatico all'inizio, e vabbe' che sei un bel tipo ma non ci avrebbe mai provato. Poi però ti ha visto scalzo e l'hai mandato in tilt, non pensava ad altro che a farti togliere le scarpe ancora ed ancora.
    — C@zzo, ma io sono così, me le toglievo comunque - ribattè Filippo.
    — Te le levavi se te lo chiedeva il prof? e ti lasciavi leccare? - azzardò insinuando che non fosse esattamente così.
    — C@zzo sì - sbottò Filippo, intendendo ovviamente il contrario - chi ci pensava ad una cosa del genere?
    — Ci pensava il prof - denunciò Andrea - e ti ha regalato quelle ciabatte per tanti motivi, che forse è meglio se non sai.
    — No scusa, ora me li dici - pretese l'altro.
    — Ohi bro è semplice - si atteggiò ad esperto Andrea, passando un braccio attorno alla spalla di Filippo come per confidargli un segreto - il primo motivo era la certezza che le indossavi, così lui poteva guardare e sbavare; il secondo era più subdolo: creare un legame, un debito, renderti suo "complice" in questo comportamento ambiguo. Il terzo… be' chissà cosa ha fatto con queste ciabatte quando né io né tu le avevamo ai piedi - concluse ridacchiando.
    — Non te lo chiedo, ma penso che tu lo sai bene - deglutì fintamente disgustato Filippo - ed ora per favore fammi quella tua domanda e chiudiamo il discorso per sempre.
    — Eh, è una domanda sfacciata - ribadì Andrea assicurandosi che l'altro acconsentisse - in pratica vorrei sapere… se non pensi che si veda… cioè non penso di sbagliarmi… quanto c@zzo ti è piaciuto fargli ingoiare la tua sborra, due volte?
    Era una domanda retorica, che non ammetteva risposta. Il cestista che già si avviava, senza più biancheria indosso, non potè voltarsi e fulminare con lo sguardo l'amico impudente, perché qualcosa tra le sue gambe aveva preso a gonfiarsi. Si rifugiò in doccia e rispose sottovoce, prima di aprire l'acqua gelata. «Tanto, troppo. Gli lascerei leccare quel che vuole in cambio di un vero pompino». Andrea però non sentì una parola; o forse sì?

    FINE
    (lo è davvero?)

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    Programmi
    (4975 caratteri)

    Andrea conta di proseguire gli studi e a settembre sosterrà una serie di test di ammissione, per preparare i quali vorrebbe un mio piccolo aiuto organizzativo. Non ha intenzione di passare l'estate sui libri, non questa. Lo attendono già una serie di tornei e gare dalle regole quasi sempre imprecise, che durano una nottata e che nessuno vince mai veramente. Sudate pazzesche, neanche una doccia nei paraggi e per rinfrescarsi solo birre ghiacciate. Compagni di squadra come avversari e viceversa, magari un cestista improvvisato o un ragazzino che gioca dannatamente bene per la sua età o qualche forestiero. Andrà al mare, spesso, in compagnia degli amici single; a caccia di turiste, ne farà innamorare qualcuna, ma preferirà di gran lunga le avventure senza impegno. Non ha voglia di sentimenti, non li comprende ancora o forse non lo incuriosiscono quanto il sesso. Non rinnega queste ultime scoperte, ne parlerà ancora. Certamente avrà modo di consigliarmi a qualche futuro maturando piedone.

    Cosimo ha dovuto concordare le vacanze con la "tipa" e come premio per il diploma si regaleranno un viaggio su un'isola greca. Lei con le proprie compagne di classe, lui con i compagni maschi di lei, ufficialmente in case separate. A Mykonos, ha specificato nel darci la notizia, insistendo perché iniziassi a seguirlo su Instagram e promettendo dei reportage di mio interesse. Prevede eccessi di "bacco" e "tabacco", cui vorrebbe si accompagnasse "venere" e pertanto pronostica di rientrare in patria da single. Sperando di essersela spassata prima. Conoscendolo meglio ora è chiaro che quella calma insondabile nasconde un fermento violento e spietato, ma senza la cattiveria di chi ha bisogno di calpestare gli altri per emergere. Di studiare ancora non se ne parla, il suo futuro è nell'azienda di famiglia. O nel basket, se gli riuscisse di giocare in prima squadra, essendo più libero di altri da vincoli ed impedimenti. Sentirà ancora Dario, quindi forse anche me. Dice che gli sto simpatico.

    Il mio vicino di casa ha promesso di portarmi al mare, in certe calette che io, da non guidatore, avrei difficoltà a raggiungere. Dario pensa che dovrei anche farmi vedere in quei tornei, non solo di basket, di cui i ragazzi della polisportiva fanno incetta; secondo lui sarebbe ora di dare un volto al "professore gratuito". Vaneggiando, ha teorizzato che possa scegliermi da solo i prossimi allievi, e che a cooptarli poi ci penserebbero lui ed i suoi nuovi amici cestisti. Con Cosimo c'è subito stato feeling, ma quei pochi anni di differenza - e la sua fortuna sportiva - hanno una certa presa anche sugli altri due. Ha preso accordi con tutti per rivedersi in questa o quell'occasione, ma con me preferisce non fare progetti. Anzi, a farne ne fa ma sembra volermi tenere sulle spine e sorprendermi. Pare che questa particolare complicità l'avesse già sperimentata con la famosa cugina, prima che lei finisse col dedicarsi esclusivamente ad altri. Sì, Ferro ha iniziato a sciogliersi e confidarsi.

    L'estate di Filippo è una lunga villeggiatura in una nota località balneare ad un centinaio di chilometri da qui. La sua famiglia possiede una casa immersa nel verde e là Filippo conduce un'esistenza parallela per tre mesi ogni anno: altre frequentazioni, altre attività, una diversa libertà. Sulla costa vip lui si atteggia a vip, con quell'abilità di adattamento a qualsiasi contesto che mi piace tanto (e che se solo fosse un po' più sveglio potrebbe sfruttare a proprio favore!). All'università penserà in seguito, la questione urgente è invece capire… cosa c@zzo è successo? Senza ammettere di averci preso gusto, ha però ringraziato Dario per la mascalzonata e me per il resto. Ed ha accennato ad un impegno dei genitori per cui avrebbe la villa libera da metà agosto, un invito da confermare più avanti. Riguardo la milf da penetrare, invece, non ha smesso di sperarci ma rimanda a quando avrà le idee più chiare su un certo argomento. Non oso sperare di doverglielo spiegare io per filo e per segno.

    Mi chiedo se i tempi siano "maturi" per sentire come stanno Edo e Benny, per chiudere senza rancore da entrambe le parti dopo avere inevitabilmente ristabilito un contatto minimo. Di soddisfazioni da allora ne ho avute parecchie, ma mai come quest'anno così abbondanti e genuine. Vorrei che loro sapessero che non sono lo stesso "zio" e lo stesso "player", frustrato e straziato, che hanno come ultimo ricordo di me. In questo momento la mia vita è ricca, fertile. Andrea, Filippo, Cosimo e Dario. Questi quattro ragazzi non spariranno dopo il diploma, sono entrati nella mia vita e possono restarci finché desiderano, io non ho intenzione di allontanarli. Se però qualcuno dovesse prendere una strada diversa, se anche dopotutto dovessimo dirci addio, non sarà comunque un abbandono. Perché ho fatto con ciascuno di loro quel che per troppo tempo mi era stato impossibile fare, e ne ho raccolto i frutti. A cosa mi riferisco? Be' sono stato semplicemente me stesso.



    Per quanto riguarda me, scrittore, ho intenzione di pubblicare ancora un "extratime" domani o nei prossimi giorni, per soddisfare la curiosità di un lettore. In cantiere ho però alcuni altri progetti, che forse qualcuno potrebbe trovare interessanti. Innanzitutto voglio riprendere e completare "Una settimana da ricordare", poi vorrei iniziare un racconto in cui il tema "piedi" è ancora meno centrale - e penso di pubblicare qui la versione in italiano, mentre l'originale in inglese vorrei provare a metterlo su wattpad - ma non è tutto. Infatti ho già l'idea per una sorta di seguito di questo racconto, che si svolgerebbe durante la vacanza in villa da Filippo. Se vi chiedo di commentare non è per gratificazione personale, infatti scrivo più per me stesso che per il favore del pubblico, quanto piuttosto per comprendere quali aspetti posso migliorare e quali sono invece eventuali punti di forza della narrazione. Grazie per avermi letto fin qui, e grazie a chi vorrà commentare.
126 replies since 8/8/2013
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