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Il prossimo tema che affronteremo riguarda un vero maniaco che adesca i giovani e si approfitta di loro. Ovviamente può capitare a chiunque, l'età è simbolica, ma in questo contesto diventa più eccitante se è un uomo maturo ed esperto ad adescare un giovane ingenuo e indifeso. Oltre la chat vedremo anche una parte più fattuale, assisteremo all'incontro. Buon proseguimento!
Kevin è un ragazzo gay con poco più di 20 anni che cerca uno scopamico sui social. Ha una pagina con le sue foto e spesso riceve messaggi da potenziali scopamici.
(Un nuovo messaggio da Sconosciuto) Ehi Bro! 😜
Kevin: Ciao! Sono Kevin. Come stai?
Sconosciuto: Ciao Kevin, piacere di conoscerti! Io sto abbastanza bene, grazie, e tu?
Kevin: Bene grazie! Che fai di bello?
Sconosciuto: Beh, ora sto solo rilassandomi a casa. Tu?
Kevin: Anche io! Posso chiederti una cosa, hai qualche foto di te da condividere? Mi piacerebbe darti un volto, non hai caricato nessuna foto.
Sconosciuto: Certo, ecco una foto recente! (Invia una foto) Scusa, ma non sono molto esibizionista.
Kevin: Wow, sei davvero bello!
Sconosciuto: Dici? Ahahah. Non so... comunque mi chiamo Luca, piacere.
Kevin: Certo, dico sul serio. Sei un bel ragazzo. Io sono Kevin.
Luca: Ti ringrazio Kevin. Quanti anni hai?
Kevin: Ne ho 22.
Luca: Anche io, siamo coetanei e maggiorenni...😏 (foto dei piedi in vasca da bagno) mi piacerebbe averti di fronte a me.
Kevin: Wow, hai dei piedi fantastici. Mi piacerebbe starti di fronte, ahah.
Luca: Mhh... io mi sto rilassando molto, se ci fossi ti farei provare lo stesso tipo di piacere...
Kevin: Ahah, sarebbe un sogno si. Dimmi qualcosa su di te. Cosa ti piace?
Luca: Difficile scrivere tutto in un messaggio, comunque sono attratto dai bei ragazzi come te😍
Kevin: Troppo gentile, sei più bello tu. Comunque mi riferivo agli hobby.
Luca: Mi piace leggere, uscire con gli amici, andare al cinema. Tu?
Kevin: Anche a me piace leggere! Qual è il tuo libro preferito?
Luca: Difficile scegliere, ma direi "Il Grande Gatsby". E tu?
Kevin: "Harry Potter" è il mio preferito! Ti piacerebbe fare quattro chiacchiere su qualche libro insieme?
Luca: Mi piacerebbe molto! Sempre bello parlare con qualcuno che apprezza la lettura... Hai qualche altro interesse particolare?
Kevin: Mi piace anche la musica e lo sport! Tu?
Sconosciuto: Anche a me! Sono un grande fan della musica indie e mi piace giocare a calcio. Cosa ne dici di te?
Kevin: Wow, abbiamo molto in comune! Anche io adoro la musica indie e gioco a calcio ogni settimana con gli amici. Sembri davvero interessante!
Luca: Ahahahahah, grazie. Io vado sempre al campetto verso la piscina comunale, che ora è in disuso.
Kevin: Caspita, io ci vado tutti i venerdì. Che coincidenza!
Luca: Mi piacerebbe continuare a chattare con te e magari ci possiamo conoscere meglio. Se vuoi, possiamo continuare a scambiarci foto o parlare di qualcos'altro.
Kevin: Sì, mi piacerebbe! Anche io posso inviarti qualche mia foto se vuoi.
Luca: Sarebbe fantastico! Non vedo l'ora di vederti.
Kevin: Wow, sei davvero affascinante! (Invia una sua foto)
Luca: Anche tu sei davvero carino, Kevin! Posso chiederti una cosa un po' più personale?
Kevin: Certo, Luca. Dimmi pure.
Luca: Mi piacerebbe condividere qualcosa di più intimo con te. Spero non ti dispiaccia.
Kevin: Va bene, sono curioso. Cosa hai in mente?
Luca: Beh, ho pensato di inviarti qualche foto un po' più suggestive. Spero non ti facciano sentire a disagio.
Kevin: No, non mi disturba affatto. Sono aperto a tutto.
Luca: Perfetto. Ecco una foto per iniziare. (Invia una foto del suo petto scolpito)
Kevin: Wow, sei davvero in forma! Hai un fisico incredibile.
Luca: Grazie, Kevin. Sono contento che ti piaccia. Ecco un'altra foto per te. (Invia una foto dei suoi bicipiti)
Kevin: Oh mio Dio, hai dei bicipiti impressionanti! Sembri proprio un atleta.
Luca: Grazie, Kevin. Mi fa piacere che apprezzi. Ti piacerebbe vedere di più?
Kevin: Sì, mi piacerebbe molto. (Luca invia altre foto più suggestive, tipo c***o, culo,...)
Kevin: Wow, sei davvero affascinante da ogni angolazione. Sono rimasto senza parole.
Luca: Mi fa piacere che ti piacciano. Spero non ti senti troppo a disagio.
Kevin: Assolutamente no, anzi, mi sento molto attratto da te. Sei davvero speciale, Luca.
La conversazione diventa sempre più seducente e coinvolgente, con Kevin che si sente sempre più attratto da Luca, mentre lui è sempre più voglioso.
Luca: Perfetto. Ecco una foto che potrebbe farti provare sensazioni interessanti. (Invia una foto dei suoi occhi chiari, con sguardo seducente)
Kevin: Oh, gli occhi sono davvero lo specchio dell'anima. I tuoi sono magnetici, Luca.
Luca: Sono felice che apprezzi anche i dettagli. Vorrei poter farti provare sensazioni ancora più intense, Kevin.
Kevin: Non posso negare di provare una forte attrazione nei tuoi confronti, Luca.
Luca: Grazie, Kevin. Ecco un'altra foto per te. (Invia una foto della sua lingua, accennando a un movimento sensuale)
Kevin: Wow, che foto intrigante! Mi fa venire in mente tante cose... mi fanno sentire una strana sensazione di desiderio.
Luca: Sono contento che ti piaccia. Ti piacerebbe vedere di più?
Kevin: Sì, sono curioso di vedere cosa hai ancora da mostrarmi.
(Luca invia altre foto, inclusa una dei suoi piedi, posati su un tappeto da doccia)
Kevin: Anche i tuoi piedi sono belli e curati. Mi piacerebbe poterli accarezzare... o magari essere sotto di essi. Proverei sicuramente sensazioni interessanti. Pagherei...
Luca: Allora cosa ne diresti se di ti dicessi che potresti provare quelle sensazioni proprio ora? (Invia una nuova foto dei piedi, stavolta si vedono le piante larghe e liscie, i piedi sono belli e puliti)
Kevin: Wow, i tuoi piedi sono davvero affascinanti. Che cosa avevi in mente?
Luca: Immagina di essere ai miei piedi, Kevin. Di sentire la sensazione del mio controllo su di te, mentre ti lasci andare completamente. È un'esperienza che potrebbe aprirti a nuove emozioni, a una nuova dimensione della tua sessualità.
Kevin: È... è una prospettiva intrigante, Luca. Mi fa sentire... vulnerabile, ma anche eccitato.
Luca: E sai, Kevin, essere ai miei piedi non significa solo sottomettersi, ma anche trovare un nuovo tipo di libertà. La libertà di lasciarsi andare, di abbandonarsi completamente alle sensazioni e ai desideri più profondi.
Kevin: Capisco... mi fai sentire così... desideroso di esplorare questa nuova dimensione con te, Luca. Sei veramente speciale.
Luca: Davvero? Sarebbe eccitante per me farti sentire la mia dominanza. Se vuoi potremmo vederci ora.
Kevin: Non posso. Poi non ci conosciamo da molto.
Luca: In effetti è vero. Mi piacerebbe molto continuare a scriverti e raccontarti altre cose interessanti, ma non avrei la certezza che poi non mi blocchi all'improvviso dopo esserti fatto una sega. Preferisco conoscere qualcuno di persona, c'è più verità. Ora devo andare, è stato bello finché è durato...
Kevin: No aspetta! Io sono seriamente interessato e vorrei incontrarti. Forse conviene fare un incontro per chiacchierare di persona.
Luca: Ma certo, non ti chiederei di più. E se oggi non puoi, allora domani? Verso le 11.30?
Kevin: Si, sono libero. Cosa vuoi fare?
Luca: Beh... prima ti volevi rilassare nella mia vasca no? Se ci facessimo un bagno nella piscina comunale?
Kevin: Sarebbe fantastico! Potremmo chiacchierare rilassandoci ma avere i nostri corpi vicini.
Luca: Così mi piaci! Allora è deciso. Ma ti chiederei una cosa... nella parte posteriore, dove fanno lavori, ci sono delle docce.... non ci va più nessuno. Pensavo che potessimo vederci lì prima, per poi decidere come comportarci. Insomma se sei d'accordo, potrei anche farti divertire un poco sotto la doccia😉 mh mh mh... è un posto isolato, non ci vedrà o sentirà nessuno. So che è presto, ma se cambi idea... sarò lì.
Kevin: Non è una brutta idea, grazie per essere così rispettoso.
Il giorno dopo Kevin si presenta alla piscina e manda messaggi al suo amico.
Kevin: Ehi Luca, questo posto è fantastico, veramente isolato, c'è la giusta atmosfera. Ci potremmo divertire parecchio.
Kevin: Sono vicino alla doccia, non vedo l'ira di incontrarti. Immagino sarai già arrivato.
Kevin: Sto per entrare, vedo qualcuno dentro.
Kevin ha un asciugamano e dei vestiti in una busta. Indossa solo degli slip e delle infradito. Da lontano vede delle gambe sotto la tenda e si prepara a entrare. Chiama Luca, ma mentre si avvicina nota la sagoma di un uomo grosso in tutti i sensi, sicuramente ultracinquantenne. All'improvviso la tenda si apre, l'uomo nudo e insaponato vede Kevin, che si imbarazza.
Kevin: OH, mi scusi. Sto cercando un'altra persona.
Sconosciuto: Vieni qui!
Lo sconosciuto lo afferra con le possenti braccia e lo porta dentro la doccia. Kevin è a disagio, ma non riesce a opporsi, ha paura. L'uomo lo mette con le spalle al muro, con una mano gli tappa la bocca impedendogli di gridare, con l'altra gli ficca un piccolo asciugamano pregno di sudore acqua con cui si è pulito lo scroto e lo mette a tacere. Usa la sua forza bruta contro il ragazzino e lo sottomette. Invece di incularlo con violenza, preferisce eccitarlo, inizia così a baciare e leccare con furore prima il suo membro, che si indurisce, poi il resto del suo corpo, ombelico, capezzoli, ascelle, piedi, collo, bocca. La lingua si fa strada con foga e durante un bacio cerca di leccare quella del ragazzo, sempre più schifato. A questo punto si tocca tutto il corpo insaponato e si strofina su Kevin, scivolando su di lui e rendendolo scivoloso. Kevin viene poi lasciato, prova a fuggire ma i suoi piedi scivolano e inciampa cadendo sul piede dello sconosciuto, che intanto si stava insaponando bene il c**zo. Vedendolo sul suo piede, sorride e decide di accontentare i suoi desideri strofinando il piede sulla sua faccia insaponata. Dopo di mette su di lui di prepotenza, gli toglie l'asciugamano e lo schiaccia imboccandolo. L'uomo si diverte un mondo con il ragazzino, veramente troppo eccitante e facile da dominare. Quando finisce di farsi fare il bocchino, viene copiosamente nella sua bocca e gongola. Apre il rubinetto dell'acqua calda e si lava davanti al ragazzino, rimasto a terra sotto shock con la bava alla bocca. Poi si asciuga e se ne va contento di essersi divertito e convinto di aver regalato al ragazzo un esperienza unica. Kevin ci mette un poco a riprendersi, ma quando apre la doccia per lavarsi, si accorge che non passa più acqua. è costretto ad usare il suo asciugamano per pulirsi e a rimettersi i vestiti, tornando a casa tutto appiccicaticcio.
Kevin: Ciao Luca, scusa se non ti ho scritto più. È stata una giornata davvero strana.
Luca: Ciao Kevin, nessun problema. Spero che tutto sia andato bene. Come è andato il nostro incontro?
Kevin: Beh, in realtà è andata un po' diversamente da come mi aspettavo. Sono arrivato alla doccia come avevamo stabilito, ma sono stato sorpreso da un tipo che emergeva dall'ombra e mi ha spaventato un sacco.
Luca: Oh no, mi dispiace tanto sentire questo, Kevin. Sembra davvero spiacevole. Ma l'uomo ha fatto qualcosa di brutto? Lo hai denunciato?
Kevin si vergogna ed evita i dettagli.
Kevin: Fortunatamente no, sembrava essere solo uno scherzo di cattivo gusto. Dopo avermi spaventato, se ne è andato senza nemmeno identificarsi. Ma ti assicuro che è stato abbastanza spaventoso.
Luca: Capisco, mi dispiace che tu abbia avuto un'esperienza così sgradevole. Sei sicuro di stare bene?
Kevin: Sì, sto bene. È stato solo uno shock, ma sono riuscito a tornare a casa sano e salvo.
Luca: Capisco che ieri sia stata un'esperienza davvero spaventosa per te. Puoi raccontarmi di più su cosa è successo?
Kevin: Sì, certo. Quando sono arrivato alla doccia, c'era questo tipo... beh, sembrava un vero maniaco. Era grasso, con un sacco di peli, sembrava sporco e aveva un'aria minacciosa. Mi ha spaventato davvero molto.
Luca: Capisco che tu abbia avuto paura, ma ricorda che le apparenze possono ingannare. Forse quell'uomo non era come lo hai descritto. Magari aveva solo una brutta giornata.
Kevin: Non credo proprio, Luca. Era davvero inquietante. Mi ha fatto sentire davvero a disagio.
Luca: Ricorda che le persone possono avere molte sfaccettature. Forse quell'uomo ha una storia complicata che non conosciamo. Potremmo cercare di capire il suo punto di vista prima di giudicarlo così duramente.
Kevin: Suppongo... ma comunque mi ha davvero spaventato. Non voglio avere più nulla a che fare con lui.
Luca: La tua sicurezza è la cosa più importante. Spero solo che tu possa considerare di essere un po' più tollerante verso gli altri, anche se possono sembrare diversi da te.
Kevin: Hai ragione, Luca.
Luca: Se hai bisogno di parlare di qualcosa, sai dove trovarmi. Possiamo anche rimediare a ieri e incotrarci oggi😁😉
Kevin: Grazie, Luca. Ma dopo ieri non sono molto sicuro riguardo un altro incontro nelle docce. È stato davvero inquietante e isolato là dentro.
Luca: Capisco completamente, Kevin. Non vorrei farti sentire a disagio. E se optassimo per qualcosa di più rilassato e tranquillo? Ad esempio, un classico motel potrebbe essere una buona scelta. È un ambiente meno intimidatorio e più accogliente.
Kevin: Un motel, eh? Non è male come idea... ma non so se mi sento ancora pronto per un altro incontro.
Luca: Ok, sei ancora scosso dall'ultima volta, ma penso che potrebbe essere un'occasione per riscattare quell'esperienza negativa. Sarà solo un incontro informale tra amici, senza pressioni o aspettative in un posto più sicuro. Cosa ne dici? (Varie foto di lingua e piede)
Kevin: Va bene, Luca. Sei molto persuasivo. Accetto di incontrarci in un motel.
Luca: Fantastico, sono contento che tu abbia accettato. Sarà una bella serata, te lo prometto.
Kevin, nonostante le sue riserve, si avvicina al motel.
Kevin: Sto arrivando.
Luca: Sono dentro, all'ingresso. Quando arrivi avvisami e aspettami fuori che esco con le chiavi della stanza. Così ci andiamo insieme. Andremo in un bel posticino.
Kevin, un po' titubante ma deciso, si avvicina all'ingresso del motel. Tuttavia, da lontano, nota una macchina parcheggiata vicino all'ingresso e riconosce il volto del maniaco che lo aveva spaventato la sera prima. In un attimo, la verità gli schiocca come una mazzata: Luca non è mai esistito, è sempre stato il maniaco che gli ha mentito fin dall'inizio. Attonito e furioso per essere caduto nella trappola, Kevin si ferma improvvisamente, sentendo il cuore battere all'impazzata nel petto mentre si rende conto del pericolo in cui si trova. Si guarda intorno, cercando una via di fuga, mentre la paura inizia a farsi strada nella sua mente.
Kevin: Luca, ho scoperto tutto! So che sei stato tu dall'inizio! Hai giocato con me e mi hai fatto cadere nella tua trappola! Che tipo di persona sei per fare una cosa del genere?!
Luca: Ahah, ok amico, stai calmo!
Kevin: Non ridere, maniaco! Non sei mai stato un mio amico, hai finto tutto il tempo per potermi fottere. Volevi che fossi la tua p***ana tutti i giorni? Che hai in testa??!
Luca: Wow, sei davvero furbo! Sì, sono stato io tutto questo tempo. Luca non esiste, ti ho visto e mi sei piaciuto subito. Sapevo che cercavi un coetaneo e non ti saresti mai avvicinato a me, così ti ho mandato foto di ragazzi prese da Internet. Ho ritagliato le parti più eccitanti e ho costruito Luca per adescarti. Ammetterai che ho fatto un ottimo lavoro, hai creduto a tutto... Mi dispiace se ti sei sentito preso in giro, ma devo ammettere che è stato divertente vedere come sei caduto nel mio gioco. Mi sono dovuto fingere un bel ragazzo per adescarti, non me ne pento, ne è valsa la pena.
Kevin: Divertente?! Mi hai spaventato! Mi hai fatto credere che fossi un amico fidato! Sei un mostro!
Luca: Oh, non esagerare, Kevin. Era solo uno scherzo. Ma ora che sai la verità, possiamo continuare con il nostro incontro? Ho un amico che ci tiene a rientrare nella tua bocca 🫦 (Foto del c***o)
Kevin: Assolutamente no! Non voglio avere niente a che fare con un pervertito come te! Sei pazzo!
Luca: Oh, peccato. Mi dispiace che la mia piccola sorpresa non sia stata apprezzata. Ma sapevo che ti avrebbe fatto piacere alla fine. (Foto del c***o in mano)
Kevin: Vattene al diavolo, Luca! Non cercarmi mai più! Sei disgustoso!
Luca: Che cazzo, Kevin! Avevo voglia di divertirmi un po' e tu ti tiri indietro? Sei proprio un piccolo codardo, eh? Pensavi di potermi schivare così facilmente? Ma ti sbagli di grosso.
Dopo aver mandato il messaggio, Luca si rende conto che potrebbe essere stato bloccato da Kevin. Una feroce rabbia cresce dentro di lui, sentendosi offeso e umiliato dall'atteggiamento di Kevin.
Luca: Davvero, Kevin? Non risponderai neanche? Sei così sicuro di te, eh? Ma non credere che finisca qui... ti preparerò un'altra bella sorpresa... Vedrai cosa succede a ignorarmi. La tua piccola mossa ti costerà carissima, ragazzo. Te lo assicuro.
Passano un paio di giorni. Kevin cerca di dimenticare il maniaco e continua a chattare con altri utenti social.
Alex: Ciao Kevin, ho appena scattato una nuova foto dei miei piedi. Che ne dici? (Alex invia una foto dei suoi piedi, con le dita leggermente intrecciate e una luce soffusa)
Kevin: Grazie Alex, è una bella foto.
Alex: L'ho fatta per te. So che ti piacciono i piedi, anche se i miei non sono un granché. Tu comunque sei veramente bello. Ha un bel viso e trovo interessanti anche i tuoi pettorali.
Kevin: Sei gentile, ma anche tu hai un corpo stupendo. Dalle foto sembri veramente muscoloso.
Alex: Mi piace correre al parco ogni tanto. Se vuoi puoi venire con me qualche volta... (Varie foto di muscoli scolpiti e del suo torso nudo)
Kevin: Si vede che sei sportivo. Pagherei per essere come te.
Alex: Possiamo fare una piccola sessione di allenamento assieme. Sarebbe divertente e sexy.
Alex: Senti, forse lo sport non fa per te ma... hai mai avuto voglia di toccare i piedi di qualcuno? A me sembra sexy. (Foto piedi gonfi caldi sudati e arrossati) Ho appena finito di fare una bella corsa e questo è il risultato, ahah. Avrei proprio bisogno di qualcuno che me li lecchi o me li massaggi o entrambi...
Kevin: Che proposta audace... sono tentato, ahah.
Alex: E allora cedi, vieni a fare una passeggiata con me e vediamo cosa succede ai miei piedi. Potrebbero iniziare a stancarsi e tu...
Kevin: Vorrei conoscerti meglio prima della passeggiata.
Alex: D'accordo. Hai ragione. Anche con i muscoli non sono al tuo livello, non usciresti mai con me.
Kevin: Hai frainteso, in realtà mi piaci tantissimo. Non solo uscirei con te ma ti verrei anche sotto.
Alex: Mh... continua... che altro mi faresti?
Kevin: Ti massaggerei i piedi e te li succherei.
Alex: E il c***o?
Kevin: Anche quello. Ti potrei fare un bocchino o un footjob. Dico solo che non ti conosco bene e non so dove mi porteresti.
Alex: A questo possiamo rimediare. Dammi l'indirizzo di casa tua. Ahahahahah!
Kevin: Ahahahah. In realtà non è una cattiva idea. Se vieni da me saremo al sicuro. Lontano da occhi indiscreti. Poi sono solo a casa. Possiamo divertirci e nel caso uscire(?)
Alex: Allora è deciso. Vada per stasera?
Kevin: Ok. Vieni alle 22.00 in via XXX nº X.
Alex: Perfetto! Non vedo l'ora di vederti. Sarà una serata indimenticabile, te lo prometto.
Kevin, pieno di eccitazione, si avvicina alla porta quando sente bussare. Il cuore gli batte forte nell'attesa di incontrare finalmente Alex. Quando apre la porta, è colto da uno shock incredibile. Di fronte a lui non c'è Alex, ma il Maniaco, che con un sorriso malizioso esclama "Sorpresa!". La delusione si trasforma immediatamente in terrore mentre il Maniaco entra con fare sprezzante. Senza dare a Kevin il tempo di reagire, lo stende con la forza e lo guarda con un ghigno di soddisfazione. Gli tappa la pocca con un fazzoletto intriso di cloroformio e lo soffoca per indebolirlo, ma si accerta che resti cosciente. "Sapevo che saresti caduto nel mio tranello, Kevin," sussurra il Maniaco con un tono di trionfo, fissando Kevin con occhi malvagi. "Hai pensato di potermi sfuggire, ma non hai fatto i conti con la mia astuzia." Kevin, immobilizzato dalla paura, guarda il Maniaco con occhi spalancati, cercando di trovare le parole, ma la voce gli si spezza. "Mi hai bloccato sulla chat, non ti sei presentato al nostro incontro al motel," continua il Maniaco, con un sorriso beffardo che increspa le sue labbra. "E ora è il momento della mia vendetta. Guardati intorno, Kevin," dice il Maniaco con voce sinistra, "sei caduto nel mio inganno in modo così ingenuo che persino un bambino avrebbe capito. Ho giocato con te come un burattino, manipolando le tue speranze e i tuoi desideri con una facilità disarmante. Mi sono fatto passare per due ragazzi simpatici e attraenti, Luca e Alex," continua il Maniaco, con un sorriso beffardo. "Ho creato due personalità fasulle, usando foto e informazioni prese da internet per attirare la tua attenzione. E tu, con la tua ingenuità, hai abboccato alla mia esca come un pesce affamato. Ti sei abbandonato alla tua ingenuità, pensando di poter trovare l'amore o l'avventura, ma in realtà sei caduto nella mia trappola come una mosca nella ragnatela." Il Maniaco ride beffardo, godendo del suo potere su Kevin mentre rivela il suo piano malvagio. "E adesso, piccolo citrullo, è giunto il momento di pagare per la tua stupidità. Mi hai dato delle risate facili a tue spese, ma ora la tua sofferenza sarà la mia gioia più grande." Kevin, completamente sgomento di fronte alla rivelazione del Maniaco, si rende conto di essere stato vittima di un inganno tanto geniale quanto malvagio. Mentre il Maniaco si prepara a infliggere il suo terribile destino, Kevin si ritrova intrappolato nella sua rete di menzogne e tradimenti, senza speranza di fuga. Il Maniaco, con un sorriso malizioso, costringe Kevin a sottomettersi a una serie di abusi sessuali umilianti e degradanti. Kevin, impotente di fronte alla sua furia, subisce ogni atrocità con terrore e disperazione, mentre il Maniaco si abbandona al suo sadismo senza freni. Dopo aver soggiogato completamente Kevin, il Maniaco lo spinge ulteriormente verso la sottomissione totale, costringendolo ad adorare i suoi piedi disgustosi e imponenti. Kevin, riluttante e nauseato, è costretto a inchinarsi di fronte ai piedi del Maniaco, sentendo l'odore acre e penetrante che emana dalle loro dita spesse. Il Maniaco ride sadicamente mentre osserva Kevin abbassarsi al suo volere, godendo del potere assoluto che ha su di lui. Con un movimento deciso, il Maniaco pianta i suoi piedi sul volto di Kevin, costringendolo a respirare il loro odore nauseante e a subire la sua dominazione totale. Kevin, schiacciato sotto il peso dei piedi del Maniaco, si ritrova completamente umiliato e sottomesso, privo di ogni dignità e speranza di salvezza. Per lui, l'incubo è appena iniziato, e il Maniaco ha in serbo per lui ancora molte terribili sofferenze prima che la sua vendetta sia soddisfatta, ma per ora lascia l'appartamento con un sorriso beffardo sul volto, compiaciuto dal caos e dalla sofferenza che ha seminato dietro di sé. Kevin, ancora sotto shock per l'orrore che ha vissuto, chiama immediatamente la polizia e denuncia l'uomo, ma si rende conto di non sapere nulla su di lui, nemmeno il suo nome. In un atto di disperata ricerca di giustizia, Kevin decide di segnalare l'uomo sul sito di incontri dove si sono incontrati. Il Maniaco, scoprendo la segnalazione, si riempie di terrore e si rende conto del pericolo in cui si trova ora. "Ma che c***o ha fatto, 'sto co*****e?!'' Urla incazzato e tira un calcio alla sedia. "Ah, Kevin, Kevin," mormora il Maniaco con voce carica di sarcasmo, "hai deciso di giocare sporco, eh? Ma non sai con chi hai a che fare." Con una risata sinistra, il Maniaco inizia a pianificare la sua vendetta. "Se pensi di potermi distruggere così facilmente, ti sbagli di grosso. Farai meglio a prepararti, piccolo Kevin, perché la mia vendetta sarà terribile e senza pietà." Il Maniaco si sente pervaso da una sensazione di potere e controllo mentre prepara il suo piano malvagio. La sua mente intrigante e maliziosa è già al lavoro, ideando modi sadici per far pagare a Kevin per il suo brutto tiro. È venerdì, decide di agire oggi stesso, sapendo dopo aver spiato il profilo di Kevin che come ogni settimana va a giocare a calcio coi suoi amichetti. Decide di imboscarsi in un cespuglio della piazza, ben nascosto, in attesa che il ragazzo passi di lì. Il suo corpo è teso, muscolatura contratta per occupare poco spazio e non tradire la sua presenza. Ogni rumore o movimento dei cespugli potrebbe attirare l'attenzione dei passanti. La sua mente è un turbine di pensieri negativi, perversi, eccitazione e un brivido di paura. Pregusta sadicamente il momento in cui il giovane passerà lì vicino e come un predatore si avventerà su di lui. Le sue labbra si incurvano, morse dai denti. La lingua vi passa sopra lentamente. Il cuore batte forte, preso dal momento... ci siamo, arriva qualcuno... Purtroppo è un vigile urbano, non Kevin. L'uomo deve stare attento a non farsi scoprire. Rallenta il battito e respira appena, rilassando in parte i suoi muscoli e piegandoli al meglio per adattarsi al cespuglio. Il vigile non sospetta che lui sia lì e se ne va. Ora che è passato, l'uomo tira un sospiro di sollievo ed esce allo scoperto, stirando i muscoli, poi si ritrova ad aspettare il ragazzo che si avvicina sempre di più. Tutto andrà come previsto, quello sciocco non si aspetta questa trappola. È come giocare al tavolo verde con le carte vincenti... "Ah, eccolo là," mormora tra sé, avvistando Kevin all'orizzonte. "Il mio prossimo gioco è appena iniziato." Con un brivido di eccitazione, il Maniaco si prepara ad agire, godendo del potere di controllare le vite di coloro che incrocia il suo cammino. "Vieni da me, Kevin," sussurra maliziosamente, "non hai idea di quanto divertimento ti attende." Con un sorriso tenebroso, il Maniaco si prepara ad attaccare, desideroso di intrappolare la sua prossima vittima e di godere dei frutti del suo malefico ingegno. Con la sua astuzia e la sua malizia, si avvicina silenziosamente alle spalle di Kevin, preparato ad attuare il suo piano di rapimento. Con un movimento rapido e preciso, lo afferra da dietro, stringendogli la gola per soffocarlo. Kevin, colto di sorpresa, cerca di divincolarsi, ma il Maniaco è più forte e determinato. "Silenzio, Kevin," sibila il Maniaco con voce gutturale, soffocando ogni tentativo di resistenza con del cloroformio, fino a farlo svenire. "La tua avventura con me è appena iniziata." Con abilità e furtività, il Maniaco trascina Kevin verso l'auto parcheggiata nelle vicinanze, nascondendo il suo rapimento agli occhi indiscreti dei passanti. Con movimenti precisi e silenziosi, riesce a farlo salire a bordo dell'auto senza destare sospetti, poi mette in moto e lo porta via.
Arrivato a casa sua, lo denuda e lega ad una sedia, tappandone la bocca, eccetto quando deve... insomma... divertirsi... Il Maniaco, con un ghigno malizioso, indossa i guanti di lattice e si avvicina a Kevin con passo furtivo. Con un'espressione di pura malizia, lo guarda con occhi scintillanti di malefica eccitazione. "Oh, Kevin," mormora con voce vellutata, "è tempo di giocare un po'." Kevin, legato e incapace di muoversi, osserva con crescente apprensione mentre il Maniaco si avvicina. "Cosa stai facendo?" chiede, la voce tremante di paura e soffoccata da un fazzoletto. Il Maniaco non risponde, ma invece solleva una mano guantata di lattice e la fa scivolare lungo il corpo di Kevin con lentezza deliberata. Kevin, sentendo il contatto freddo e inquietante dei guanti, rabbrividisce, cercando di allontanarsi, ma senza successo. Con un sorriso perverso, il Maniaco inizia a solleticare delicatamente la pelle di Kevin, spostandosi con precisione calcolata su tutto il suo corpo. Kevin scoppia in una risata nervosa, cercando di trattenere le risate, ma il Maniaco continua implacabile. I guanti di lattice sfregano sulla pelle sensibile di Kevin, provocando scosse di risate e spasmi mentre il Maniaco intensifica il suo attacco solleticante. Kevin geme e ride, sentendo la tortura diventare sempre più insopportabile, mentre il Maniaco si diverte sadicamente a godere del suo tormento. "Ti piace, Kevin?" chiede il Maniaco con un tono beffardo, continuando a solleticare senza pietà. "Questa è solo l'inizio del nostro divertimento." Kevin, incapace di sopportare ulteriormente la tortura, supplica il Maniaco di smettere, ma le sue suppliche cadono nel vuoto. Il Maniaco continua il suo attacco solleticante, godendo della sua disperazione mentre si diverte a infliggere sofferenza al suo prigioniero impotente. I guanti afferrano saldamente le palle e stimolano il c***o di Kevin, ogni volta però si fermano quando sta per venire e lo torturano così. Il Maniaco, con un sorriso malizioso, si china verso i piedi di Kevin, iniziando a solleticare delicatamente le piante con le dita guantate di lattice. Kevin, sentendo le leggere carezze, contrae istintivamente i piedi, cercando di liberarsi dall'attacco. Le dita del Maniaco danzano con agilità sulle piante dei piedi di Kevin, solleticando le zone più sensibili con precisione chirurgica. Kevin si contorce e geme, provando una miscela di sensazioni tra piacere e tortura mentre cerca disperatamente di sfuggire alla presa del Maniaco. Il Maniaco intensifica il suo attacco, utilizzando varie tecniche per stuzzicare i piedi di Kevin. Scorre leggermente le dita lungo gli archi, solletica con insistenza le dita dei piedi e si concentra sulle zone più sensibili, provocando scosse di risate e spasmi involontari. Kevin ride incontrollabilmente, sentendo la pelle dei suoi piedi diventare sempre più sensibile alle sollecitazioni del Maniaco. Ogni carezza, ogni sfregamento, invia scintille di piacere e dolore attraverso il suo corpo, mentre cerca di liberarsi dalla morsa del Maniaco. Il Maniaco, godendo del suo tormento, continua a solleticare i piedi di Kevin senza pietà, provocando risate sempre più isteriche e suppliche disperate. Kevin si sente come se fosse in preda a una folle danza di piacere e dolore, mentre i suoi piedi reagiscono alle sollecitazioni del Maniaco con spasmi e contorcimenti. Senza dire una parola, sporge la lingua e inizia a leccare delicatamente le piante dei piedi di Kevin. Kevin, sentendo le umide carezze, rabbrividisce e cerca di allontanarsi, disgustato dalla sensazione. La lingua del Maniaco passa agilmente sulla pelle sensibile dei piedi di Kevin, lasciando una scia umida e viscosa lungo il suo percorso. Kevin si contorce e fa smorfie di disgusto, cercando di liberarsi dalla presa del Maniaco mentre cerca di trattenere un'ondata di nausea. Il Maniaco, godendo del suo tormento, continua a leccare i piedi di Kevin con ghiottoneria, gustandosi ogni reazione disgustata del suo prigioniero. Kevin, incapace di sopportare ulteriormente la sensazione sgradevole, cerca di tirare i piedi lontano dalla bocca del Maniaco, ma le sue suppliche cadono nel vuoto. Con un sorriso beffardo, il Maniaco intensifica il suo attacco, esplorando ogni angolo e fessura della pelle di Kevin con la sua lingua serpeggiante. Kevin si sente come se fosse intrappolato in un incubo umido e viscido, mentre cerca disperatamente di sfuggire alla morsa del Maniaco e alle sue disgustose attenzioni. Kevin, sentendo le umide carezze, prova una miscela di disgusto e terrore. Cerca di liberarsi, ma è immobilizzato, incapace di sfuggire alla lingua avvolgente del Maniaco. Ogni tratto lascia una sensazione vischiosa e sgradevole sulla sua pelle, mentre Kevin lotta per trattenere un'ondata di nausea. Le leccate salgono lungo il corpo eccitato e schifato del ragazzo fino al c***o. L'uomo si diverte leccandolo e se lo ficca in bocca agitandolo e masticandolo, senza fargli male. Vuole continuare a eccitarlo e poi lasciarlo. Il Maniaco poi si avvicina al viso di Kevin, la lingua serpenteggia lungo la sua mascella e si insinua tra le sue labbra, provocando un brivido di ribrezzo nel giovane. Kevin cerca di respingere il Maniaco, ma è impotente contro la sua presa ferma e implacabile. Il Maniaco, con un sorriso beffardo, fa penetrare la sua lingua più a fondo nella bocca di Kevin, esplorando ogni angolo con un piacere perverso. La lingua umida e viscosa serpeggia all'interno della bocca del ragazzo, avvolgendo la sua lingua e spingendosi oltre, quasi come se volesse assorbire la sua essenza. Kevin si sente soffocare e ribrezzo mentre la lingua del Maniaco invade il suo spazio personale, lasciandolo senza fiato. Cerca disperatamente di respingere l'invasione, ma è intrappolato dalla presa del Maniaco, incapace di liberarsi. Il Maniaco continua la sua azione, spingendo sempre più a fondo la sua lingua nella bocca di Kevin, esplorando ogni angolo con una determinazione minacciosa. Kevin si sente come se fosse in preda a un incubo, mentre la lingua del Maniaco si avventura ancora più in profondità, provocandogli disgusto e terrore. Il Maniaco, godendo del suo controllo, intensifica la sua azione, assaporando ogni espressione di disgusto e ribrezzo del suo prigioniero. Kevin, impotente di fronte al suo aguzzino, si rende conto che è intrappolato in una situazione umiliante e disgustosa, mentre il Maniaco continua a godere del suo tormento. Il Maniaco, con una mossa improvvisa, interrompe l'invasione con la sua lingua e, con un sorriso diabolico, chiude la bocca di Kevin, risucchiando l'aria e lasciandolo senza respiro. Kevin, stordito dall'asfissia improvvisa, cerca di liberarsi dalla morsa del Maniaco, ma è incapace di reagire. Con un risoluto movimento, il Maniaco sputa in faccia a Kevin, cercando di farlo riprendere, ma senza successo. Nonostante gli sforzi del Maniaco, Kevin resta stordito e incapace di reagire, come se fosse in preda a un incubo. A questo punto, il Maniaco si siede pesantemente sulla faccia di Kevin, un gesto tanto brutale quanto inquietante. Il peso aggiunto lo risveglia bruscamente, facendogli comprendere la gravità della situazione. Kevin, ora pienamente consapevole della sua vulnerabilità, cerca di lottare per liberarsi dalla presa del Maniaco, ma si rende conto che è totalmente impotente di fronte al suo aguzzino. Con una forza brutale, il Maniaco afferra Kevin e con abilità e astuzia lo intrappola tra le sue gambe. Con un movimento veloce e ingannevole, manipola la testa di Kevin, facendola scivolare all'interno delle sue mutande. Kevin, incapace di opporsi, si ritrova intrappolato nella morsa del Maniaco, la sua testa costretta all'interno delle mutande umide e puzzolenti. La sua mente urla di disgusto e terrore mentre lotta disperatamente per liberarsi, ma è in balia del Maniaco, totalmente impotente di fronte alla sua prepotenza. Il Maniaco, con un sorriso malizioso, si gode il controllo totale sulla sua vittima, godendo del suo potere e della sua debolezza. Kevin si sente umiliato e disgustato dalla situazione, ma non può fare altro che accettare la sua schiavitù momentanea, mentre il Maniaco continua a tormentarlo con il suo sadico inganno. Il Maniaco, con un sorriso diabolico, decide di ricominciare il suo gioco crudele per indebolire Kevin fisicamente e mentalmente. Si siede davanti a Kevin, nudo e sudato, con del cibo pesante e un po' di vino a portata di mano. Con gesti lenti e deliberati, comincia a mangiare in modo sudicio, lasciando cadere il cibo sul suo corpo, sporcandosi e lasciando che il cibo gli colasse lungo il petto e sull'addome. Kevin, osservando lo spettacolo disgustoso di fronte a lui, sente la nausea salire dentro di sé mentre il Maniaco si ciba senza alcuna vergogna. Il Maniaco, nonostante il rifiuto di Kevin, non si ferma. Continua a mangiare e a sporcare il suo corpo, godendo del suo potere e della sua malvagità. Poi, con un sorriso malizioso, estende i suoi piedi disgustosi verso Kevin, offrendoli come cibo, con l'intento di schernirlo ulteriormente. Kevin, disgustato oltre ogni limite, non riesce a trattenersi e vomita della saliva sui piedi del Maniaco, ribellandosi al suo sadico scherzo. Il Maniaco, divertito dalla reazione del ragazzo, ride di gusto, godendo della sua vittoria e della sua capacità di manipolare e umiliare la sua vittima. Il Maniaco, irritato dalla ribellione di Kevin, afferra la bottiglia di vino e la beve tutta in un'unica volta, senza alcuna esitazione. Poi, con un'aria beffarda, si rivolge a Kevin e gli rutta in faccia con violenza, lasciandolo disgustato e stupefatto. Poi, con un'espressione di puro sadismo, il Maniaco comincia a toccare il suo corpo in modo provocante, lasciando cadere le gocce di vino sul suo petto e sulle sue gambe, accentuando la sua presenza dominante e minacciosa. Ma è quando il Maniaco inizia a emettere suoni gutturali raccapriccianti che Kevin sente la paura avvolgerlo. Con ogni respiro pesante, il Maniaco emette suoni che sembrano provenire dalle profondità dell'inferno, riempiendo l'aria intorno a Kevin di un senso di oppressione e terrore. Il suo alito pesante si avvicina pericolosamente al viso di Kevin, soffocandolo con la sua puzza nauseante e avvolgendo la sua mente in un turbinio di disgusto e panico. Kevin cerca disperatamente di allontanarsi, ma è intrappolato nella presa del Maniaco, incapace di sfuggire alla sua presenza inquietante. Il Maniaco, godendo del suo potere, continua a tormentare Kevin con suoni gutturali e con il suo alito pesante, avvicinandosi sempre di più e privandolo della sua libertà e della sua dignità. Kevin, oppresso dalla paura e dalla repulsione, si ritrova a implorare per pietà, ma il Maniaco non mostra alcuna clemenza, continuando il suo assedio implacabile. Il Maniaco, con una smorfia di puro piacere, emette suoni gutturali che risuonano nell'aria come il ringhio di una bestia selvaggia. Ogni suono è pervaso da una qualità viscida e disgustosa, come il gorgoglio di una palude fetida, che riempie la stanza di un'atmosfera di sgradevolezza e orrore. Il suono gutturale del Maniaco è lacerante e stridulo, come se provenisse da una creatura demoniaca intenta a banchettare con le sue prede. Ogni ululato è accompagnato da un sorriso malizioso sul volto del Maniaco, che si diverte ad osservare la reazione disgustata di Kevin. Per Kevin, il suono gutturale è un'esperienza angosciante e disturbante, che lo avvolge come un'onda di nausea e repulsione. È come se il Maniaco stesse emettendo il suono della sua stessa depravazione e malvagità, spingendo Kevin al limite della sopportazione. Ma per il Maniaco, quei suoni sono motivo di puro divertimento e soddisfazione. Ogni ringhio è un'orchestrazione della sua perversione e della sua follia, un modo per tormentare e umiliare la sua vittima con il solo potere della sua voce. Il Maniaco ride sadicamente mentre continua a emettere quei suoni gutturali, godendo del terrore e dello sgomento di Kevin. Per lui, è solo un altro modo per dimostrare il suo dominio e il suo controllo su Kevin, facendo sì che il ragazzo si senta sempre più piccolo e impotente di fronte alla sua malvagità implacabile. Il Maniaco, con un sorriso beffardo, inizia a manifestare i primi segni di disgusto. Un rigurgito rancido si fa strada dalla profondità del suo stomaco e lui lo accoglie con un'espressione di pura soddisfazione. Il liquido nauseante fuoriesce dalla sua bocca a poco a poco, gocciolando lentamente verso il volto di Kevin. Kevin, sbalordito e disgustato, assiste impotente mentre il fluido vile scende verso di lui, rendendosi conto troppo tardi di ciò che sta per accadere. Il Maniaco, con un movimento rapido e inaspettato, vomita a bocca spalancata il liquido rancido direttamente sul volto di Kevin, ricoprendolo di una patina viscida e puzzolente. Ma il Maniaco non si ferma qui. Continua a rigurgitare il suo disgustoso contenuto su Kevin, spargendo il liquido nauseante sul suo petto, sull'addome e su ogni parte del suo corpo, come una pioggia maleodorante che non sembra avere fine. Kevin cerca disperatamente di sottrarsi alla pioggia fetida, ma è troppo tardi. È completamente avvolto dalla melma nauseante del Maniaco, che si insinua tra le sue membra e penetra nella sua pelle come un veleno corrosivo. Infine, con un'ultima risata malvagia, il Maniaco riversa tutto il resto del fluido rancido su Kevin, facendo sì che il ragazzo venga completamente sommerso da questa marea di disgusto. È una doccia di depravazione e degrado, un ultimo atto di umiliazione e dominio da parte del Maniaco, che guarda con compiacimento mentre Kevin si dimena nella sua prigione di schifo e disperazione. Il Maniaco guarda Kevin, il suo sguardo pieno di malizia e perversione mentre il ragazzo è completamente unto del suo fluido disgustoso. "Guarda cosa hai fatto, Kevin," dice con un tono sprezzante. "Adesso sei coperto della mia essenza, della mia corruzione. Sei diventato parte di me. Sei diventato come me, anzi peggio di me. Bwahahahahahah!!!" Kevin, con gli occhi pieni di terrore e disgusto, si rende conto della propria condizione disperata. "Sono così sporco... così disgustoso," sussurra, cercando invano di liberarsi dal fluido viscido che lo avvolge. Il Maniaco ride sadicamente, godendo della disperazione di Kevin. "Esatto, sei diventato quello che sei sempre stato: un essere schifoso e patetico," dichiara con un sorriso beffardo. "E ora che sei così, nessuno ti vorrà più." Kevin sente il suo cuore affondare nel petto, le lacrime che gli rigano il volto sporco. "È vero," mormora, il senso di abbandono che lo avvolge come una morsa. "Sono diventato un mostro... nessuno mi vorrà più." Ma poi, in un momento di assoluta follia, il Maniaco si china verso di lui, i suoi occhi brillanti di desiderio. "Ma io ti voglio, Kevin," mormora, la sua voce un sussurro carico di malizia. "Ti voglio più di ogni altra cosa al mondo. E in cambio del mio amore, voglio solo una cosa da te: il tuo totale asservimento." Kevin lo guarda con orrore, incapace di credere a ciò che sta sentendo. "Non puoi amarmi... non così," balbetta, la paura che gli stringe il cuore. Il Maniaco sorridente, con un movimento fluido, si avvicina ancora di più a Kevin. "Posso amarti in modi che non puoi nemmeno immaginare," sussurra, il suo alito pesante che accarezza il viso di Kevin. "E insieme, possiamo avere tutto ciò che desideriamo. Ma devi solo accettare il mio amore e darmi il tuo totale asservimento. Che dici, Kevin? Accetti?" Kevin, ormai plagiato e consumato dal nemico, accetta il suo terribile destino, vedendo invece questa schiavitù come una sorta di redenzione, una salvezza da questo incubo e una via verso l'amore che ha sempre desiderato. È sicuro che questo maniaco continuerà ad amarlo. Il Maniaco osserva con soddisfazione mentre Kevin, piegato dalla disperazione e dal terrore, cede e si prostra ai suoi piedi. Con un sorriso trionfante, il Maniaco solleva un piede sporco e puzzolente, posandolo con enfasi sul collo di Kevin, facendogli sentire tutto il suo peso e la sua potenza. Kevin, in ginocchio di fronte al Maniaco, sente il suo corpo tremare di terrore mentre il piede sudicio gli preme contro la gola, soffocandolo lentamente con la sua presenza opprimente. È come se il peso del piede rappresentasse tutto il potere e il controllo del Maniaco su di lui, un simbolo della sua totale sottomissione e schiavitù. Il Maniaco si china leggermente verso Kevin, il suo viso pervaso da un sorriso malizioso. "Guarda come sei caduto così in basso, Kevin," sussurra, la sua voce carica di trionfo. "Sei mio adesso, completamente e irrevocabilmente. E sarai sempre ai miei piedi, pronto a servirmi e ad obbedirmi in ogni cosa." Kevin, incapace di resistere al peso del piede del Maniaco e alla sua presenza dominante, annuisce debolmente in segno di sottomissione. Accetta il suo destino di essere schiavo del Maniaco, pronto a subire ogni umiliazione e tortura pur di soddisfare i desideri del suo oppressore. Il Maniaco ride con gusto, il suono gutturale della sua risata riempie la stanza, mentre continua a sottomettere Kevin con il suo piede sudicio e puzzolente. È un momento di trionfo per il Maniaco, che ha finalmente ottenuto ciò che desiderava: il totale controllo su Kevin, il suo schiavo devoto e obbediente, pronto a servirlo e adorarlo in ogni modo possibile. Tanto per cominciare ritirerà qualunque tipo di denuncia e accusa e farà il possibile per compiacere il suo nuovo padrone, sia sessualmente che con il suo servizio e la sua fedeltà.
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