Piedi fortunati

Piedi e sesso con qualche elemento assurdo

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    Premessa: questa storia parla di un ragazzino che ha voglia di fare esperienze sessuali, anche cose molto porche, ma rispettando la decenza della maggiore età, del consenso e se dovessero esserci scene forti, che per qualcuno possono essere intesi come un qualche tipo di stupro, vorrei ricordare che quasi tutte le storie qui hanno a che fare con violenza fisica e sessuale, personaggi che vengono costretti a fare cose umilianti e dolorose. Qui tutto questo non c'è, al massimo qualche personaggio sarà un po' aggressivo o menefreghista, ma molto soft. Pensavo di mettere qualche esperienza con il protagonista e altri ragazzi/uomini, per esplorare varie pratiche, rilassarsi, divertirsi e magari mettere un poco di magia per enfatizzare il corpo o il piede dell'uomo. Mi auguro che vi piaccia.
     
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    Provaci e vediamo cosa hai da raccontare
     
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    Parte 1
    Giorgio's POV:
    Sono Giorgio, un ventenne di Roma Nord tonico e sportivo, gay molto aperto e con una bella passione per i piedi. Mi definisco bello e fortunato. Ho gli occhi rossi... Ahahah, scherzo ho i capelli rossicci e gli occhi di un verdino smeraldo che risalta poco. Mi piace divertirmi, specialmente alle spalle di qualche amico. Sessualmente mi piace dominare e farmi adorare. Voglio sentirmi agiato e farmi compiacere dagli altri. Purtroppo c'è un mio coetaneo, chiamato Damiano che si fa sempre il figo, un biondino con occhi azzurri, più furbo, più attraente, più forte... insomma un vero rivale che mi faceva innervosire. Fortunatamente sono anni che non lo vedo più e mi diverto molto con dei ragazzi che si fanno abbindolare facilmente dalle mie parole dolci e gesti sensuali e divantano subito miei schiavi sessuali.
    Ho appena cambiato appartamento e ho incontrato il mio nuovo coinquilino Edward, un biondo sportivo come me, che viene dal Trentino. Non vedo l'ora di sottomettere anche lui.

    Un giorno ad una partita di calcio mi stava marcando stretto ma io dovevo tirare e segnare, così gli ho tirato una pallonata addosso volutamente e poi l'ho ripresa e ho segnato. Dopo l'esultanza mi si è avvicinato.
    Ed: Ehi, cogl**ne! Guarda che mi hai fatto male.
    Gio: Scusa ma dovevo segnare e ce l'ho fatta. Prenditela con i piedi, sono fortunati, che colpa ne ho?
    Edward si incazzò di brutto e durante la partita mi fece qualche brutto fallo in scivolata e mi schiacciò anche il piede. Dopo nello spogliatoio, lo tenevo tutto livido e dolorante.
    Gio: Mi devi dei piedi nuovi, guarda come sono rossi!
    Edward mi guardò sorridendo, molto compiaciuto, ma sfruttando i sensi di colpa, sono riuscito a farlo mortificare e farmi fare un massaggino. I miei piedi erano rivoltanti e puzzavano molto, ma mi piaceva farmeli toccare, mi piaceva che LUI me li toccasse. Purtroppo è durata poco, forse faceva troppo schifo, ma decisi che mi sarei vendicato presto.

    Una notte mentre dormiva, l'ho sentito gridare dalla sua stanza: VIENI QUI, PICCOLA CANAGLIA... VUOI LE SCULACCIATE? MHH.
    Ho capito che stava facendo un sogno erotico e ho pensato di approfittarne. Silenziosamente mi sono intrufolato nella sua stanza e mentre dormiva contento ho sollevato il mio piede e gliel'ho avvicinato al naso, facendogli sentire il mio odore. Sono stato attento a non toccarlo e quindi svegliarlo, credo che il contatto col piede sudato potesse essere troppo. Il mio piede caldo oscillava a pochi cm dal suo viso e gli lasciava un senso di curiosità e piacere misto a fastidio. Era pur sempre un piede, gli creava disagio, ma al contempo gli creava qualche effetto interessnte nel sogno, infatti dopo un po' di fastidio data dal mio bel piedino, smise di agitarsi, era come se l'odore lo avesse dominato. Mi sentivo molto soddisfatto e mi divertivo. Di nascosto tornai in stanza. Il giorno dopo sembrava non essere cambiato niengte, ma lui non smetteva di fissare i miei bei piedi fortunati...
     
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    Non è il mio genere, ma sicuramente meglio di quello che scrivono certi soggetti. Ormai è da tanto che non leggo racconti coinvolgenti, ma la cosa migliore che puoi fare è fregartene degli insulti di certi maleducati e scrivere quello che ti piace di più. Alla fine ricorda che non ti pagano, quindi fai ciò che preferisci
     
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    Bravi gliele avete cantate. Ahahahah
     
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    Parte 2
    Giorgio's POV:
    Edward sembrava lo stesso di sempre, ma ero convinto che gli piacessero i miei piedi e per premere le mie fette su di lui, continuai a mettere sul suo naso il mio piede durante la notte.
    Un giorno decisi di fargli uno scherzo proprio coinvolgendo i miei piedi.
    Gio: Ehi Eddie, vieni qua! Ti faccio un gioco!
    Ed: Vediamo.
    Gio: Scegli una carta dal mazzo, senza farmela vedere... ora la rimettiamo nel mazzo... e la facciamo sparire.
    Impalmo la carta e la nascondo dietro la schiena, mentre lui la cerca inutilmente nel mazzo. Me la infilo nella scarpa. Lui impazzisce, non la trova, sembra veramente scomparsa nel nulla mi perquisisce e mi fa ridere, ma poi sospetta della mia scarpa, ricordando la scena di prima. Di nascosto tolgo la carta.
    Gio: Ma che dici? Nella scarpa? Ehi! Piano! Mi fai male!!
    Diventa aggressivo e mi tira via la scarpa, poi vedendo che è vuota, mi sfila anche la calza con foga e mi prende il piede per controllarmelo. Mentre mi preme sul piede, cerco di liberarlo ma non ci riesco. Le sue dita premono sulle zone più grosse delle mie fette taglia 45. La pressione mi eccita.
    Gio: Ma sei impazzito?? Molla la presa!
    A un certo punto riesco a tirargli una pedata in faccia e lo schiaccio. lo sottometto, lui non riesce più a opporsi, mentre la mia fetta gli schiaccia la faccia. Quando la rimuovo, lui prende aria e si riprende. Nessuno dice niente, siamo entrambi scioccati... poi lancio la carta verso di lui e me ne vado.

    Il giorno dopo la mia stanza si riempie di muffa per la pioggia, quindi non posso dormirci e chiedo ospitalità a Edward, che ha pure un letto matrimoniale spazioso.
    Ed: Assolutamente no!
    Gio: Ma non posso dormire in camera mia e tu hai posto qui.
    Ed: Resta il fatto che non sei una gnocca bionda, ma solo un cretino.
    Gio: Dici così perchè sei cascato nel mio trucco dell'altra volta. La verità è che sei troppo ingenuo e ti rode, hai paura di me per caso? Mhmhmh.
    Ed: E che palle! Va bene, puoi stare qui, ma non devi infastidirmi.
    Gio: Ok.
    Ed: Devi lavarti i piedi.
    Gio: Che vuoi dire? Li lavo.
    Ed: Niente trucchetti, scherzetti o giochi strani.
    Gio: Non so cosa tu voglia dire, non sono Mandrake.
    Edward si spoglia davanti a me per fare una doccia. Non avevo mai notato il suo corpo prestante e nemmeno i suoi grandi piedi curati e affascinanti. Mentre fa una doccia, il suo odore si sparge nella stanza grazie al vapore. Devo dire che è più tosto piacevole, quando esce mi lavo anche io. Intanto mi faccio qualche sega e mi rilasso sul tappeto.

    Edward's POV:
    Mi sono fatto una bella doccia e sono bello caldo e rilassato. Esco dalla doccia scalzo, lasciando grosse impronte di piede umido per terra, spariranno presto quando il vapore si dissolverà. Mentre torno nella stanza in mezzo al vapore sento silenzio ma vedo disordine. Quel cog***ne di Giorgio ha lasciato tutte le sue cose in giro, che c***o! Mentre cammino calpesto qualcosa di molle e schifoso. Il mio piede oscilla e ho paura a guardare giù. Schiaggio il piede per darmi la spinta e andare avanti, ma il di sotto si muove. qualcosa si agita sotto di me e istintivamente schiaccio di più, perchè mi fa impressione. Quella roba molliccia si appiattisce un po' ma rilascia una sostanza schifosa sul mio piede appena lavato e un fetore disgustoso mi arriva al naso ho la nausea.
    Ed: Che schifo!! Cos'è questa poltiglia??
    Sollevo il piede tutto unto e appiccicoso.
    Gio: Quello è il mio piede!!
    Nel vapore vedo Giorgio steso a terra a pancia in giù col telefono in mano. Mi guarda indispettito e ritira il piede appiccicaticcio e dolorante.
    Gio: Perchè me lo hai calpestato??!!!
    Ed: Non l'ho fatto a posta! Non si vedeva! Ma poi perchè lasci i tuoi piedi in mezzo alla stanza? E perchè è così appiccicaticcio??
    Sono molto imbarazzato, lui mi guarda ridacchiando.
    Gio: Bro, è solo un po' sudato, poi lo lavo, ahahahah. Che c'è? Ti piace??
    Solleva i piedi e me li porta verso la faccia, Sono tutti sudati e puzzolenti.
    Ed: Che schifo!! Smettila!!
    Gio: Eheheh... va bene, va bene... ora mi lavo!
    Abbassa i piedi, si alza e cammina scalzo verso il bagno.

    Giorgio's POV:
    Edward è veramente imbarazzato, mi diverto un sacco con lui. Non devo fare scherzi, ma se si caccia da solo nei guai non c'è problema, ahahah. Mi ha schiacciato il piede e all'inizio mi ha fatto male, ma dopo aver sentito la sua pianta premere sulla mia, mi sono eccitato e non poco, lui si è disgustato un sacco ma secondo me è rimasto impressionato sotto sotto gli è piaciuto. In bagno vedo delle impronte dei suoi grandi piedi, sono veramente interessanti. Mi abbasso e le annuso. Poi ci poggio il mio piede. Le sue impronte di piedi sono più grandi dei miei. Mi piace sempre di più questa convivenza. Mi faccio una doccia e una sega, pensando a quelle belle scene di prima. Dopo essermi lavato esco e mi asciugo. Sto attento a non lasciare impronte, per non fare arrabbiare Edward inutilmente. Mi vesto ed esco bello, pulito e profumato. Ahahahah!
    Gio: Vuoi annusare? Il mio profumo intendo, non i piedi, ahahah.
    Ed: Ma smettila!
    Gio: Mh? Non senti anche tu questo strano odore?
    Annuso in aria avvicinandomi a lui.
    Ed: Ancora con il tuo profumo?
    Gio: No! Questa è puzza di piedi e sudore... Oh... sei tu!
    Ed: Ma che...? Non è possibile, mi sono lavato poco fa!
    Gio: Davvero?? Eppure puzzi veramente.
    Ed: Oh! Che schifo! Hai ragione... deve essere colpa del tuo piede di prima!
    Gio: Ma che stai dicendo? Sei ridicolo! Vatti a cambiare e lavati bene, soprattutto i piedi. Stanotte vorrei dormire in un ambiente pulito, grazie. Hahahahahahah!!!
    Rido mentre lui torna in doccia. Lo aspetta un bel po' di divertimento, mhmhmhmh...
     
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    Parte 3
    Giorgio's POV:
    L'idea di dormire insieme a Edward eccitava tantissimo me e terrorizzava lui.
    Edward: Ora lasciami dormire e non russare.
    Si toglie la maglietta e si siede sul letto in pantaloncini. Io intanto lo guardo, mentre sono già coricato e avvolto tra le calde e morbide coperte del letto matrimoniale.
    Gio: Eddai, che un po' ti eccita l'idea di dormire con me. So che è così... Ahahah.
    Lo tormento un po' prima di dormire, poi mentre è lui che russa, gli accarezzo le gambe con i piedi e gli sfioro il membro. Lui tutto eccitato sorride e mi avvicino un po' con le labbra. Poi apre gli occhi e fingo di dormire. La sua reazione rumorosa mi obbliga a svegliarmi. Si lamenta un po' delle mie gambe e del mio corpo troppo vicino al suo, ma in quell'imbarazzo c'è un evidente desiderio sessuale, così, ridendo, sparisco sotto le coperte.
    Ed: Ehi! Dove sei finito? Torna qui. È imbarazzante.
    Guarda sotto le coperte ma io vado in fondo e gli tocco gambe e piedi per eccitarlo, poi gli tocco intensamente il pene e glielo muovo un po'. Cresce l'eccitazione e nel mentre stendo i miei piedi verso la sua pancia e glieli struscio lungo il petto per una sensazione inebriante, finché non arrivano alla sua faccia. Lui si fa prendere e li annusa, tanto non puzzano come prima e sembra apprezzare. Più che altro gli faccio un pompino e lui non se la prende. Poi si riaddormenta felice e smette di opporsi mentre lo coccolo. Le sere successive mi bastava avvicinare il mio piede caldo e morbido al suo viso e fargli annusare un po' del mio odorino per anestetizzarlo e portarlo in estasi...

    Giorni dopo, i nostri rapporti si sono intensificati.
    Sono seduto sul divano a guardare un film affascinante. Mentre guardo la TV si avvicina Edward.
    Ed: Ma quando ti alleni, bro?
    Gio: L'ho fatto. Sto riposando le gambe, mi fatto male.
    Ed: Dove?
    Gio: A qualche nervo del piede destro, non me lo sento più.
    Ed: Se vuoi posso darti un'occhiata...
    Gio: Mhhh... Mi stai tentando. Ahahah, accetto. Sempre che non ti faccia schifo...
    Mi tolgo la scarpa e la calza e gli avvicino il mio bel piede. Stavolta puzza un po', ma non se ne lamenta. Senza più riparlarne lo tocca e lo prende sulla sua gamba, leggermente mi accarezza le piante e io lo guardo eccitato, oltre che incuriosito. La scena è troppo tranquilla, voglio provocarlo un po'.
    Gio: Che stai facendo?? Non sento niente! Fai un pochino di pressione, su!
    Spingo il piede verso di lui, stavolta si schifa ed è a disagio, si mette a premere un po' sulla pianta del piede, che reagisce in modo naturale, ma per lui un po' rivoltante.
    Gio: Ahh... si...
    Mentre preme, il piede si rilassa e gli scivola tra le dita liberando una puzza nauseante ma eccitante. Edward è visibilmente in imbarazzo e intimorito da quello che potrei fargli, tuttavia proprio perchè intrigato da ciò si lascia coccolare dai miei piedi morbidi. All'inizio le pressioni mi stimolano, poi man mano che si spostano diventano rilassanti e sempre più dolci e delicate. Gli do una pedata per farlo tornare a concentrarsi sul massaggio e lui aumenta la forza.
    Gio: Ahi!
    Lo ritraggo, giro la pianta verso di me e la accarezzo con piacere, poi lo guardo, sembra geloso di come io stia toccando la mia fetta e me la tenga tutta per me, ahahah. Lo faccio avvicinare.
    Gio: Fidati di me! Chiudi gli occhi ...
    Edward li chiude e lentamente lo accarezzo con la mia pianta. La mia fetta morbida e odorosa gli passa accanto alla guancia e lo sfiora poco a poco fino a sfregarsi contro di lui. Edward sorride un po', gli sta piacendo, allora ci aggiungo anche l'altro piede e lo accarezzo dall'altro lato sempre con lo stesso ritmo carezzante, ma sensuale. Si poggia con la testa tra le mie piante e sente le mie dita muoversi sotto di lui, dandogli un leggero senso di solletico. Annusando l'odore da così vicino credo volesse ciucciarmeli, ma veniamo interrotti dal suono del campanello. Ritiro i piedi e lui va ad aprire: è una ragazza a cui aveva dato appuntamento. Secondo il nostro accordo ora devo mettere le scarpe e lasciarli soli.
     
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