Non vivere tranquillamente la propria condizione

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    Ti ho scritto in privato 😊
     
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    Ciao.. perdonami.. Sono nuovo del forum.. Non ho ben capito se mi hai mandato un messaggio... Credo di aver impostato ora la possibilità di farmi mandare dei messaggi ma non mi è arrivato nulla...
     
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    CITAZIONE (Slavelovefeet79 @ 16/11/2022, 22:11) 
    Ciao.. perdonami.. Sono nuovo del forum.. Non ho ben capito se mi hai mandato un messaggio... Credo di aver impostato ora la possibilità di farmi mandare dei messaggi ma non mi è arrivato nulla...

    Non dicevo a te tranquillo, bensì al ragazzo che ha scritto questo post. 😊
     
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    Ok.... Scusa... Bonaaa....
     
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    Quello che hai descritto è successo a tutti noi. Davvero, non fai del male a nessuno. Ma dovresti cercare qualcuno che abbia quei gusti. Sarai felice, lui sarà felice e nessuno dovrà soffrire.


    Nemmeno io ci vado, contando, non so, quello che ho vissuto questo fine settimana in Italia. Sono appena andato, mi sono divertito, altre persone si sono divertite e basta. Perché rimorsi di coscienza? Immagina me, anni fa non sarei stato in grado di fare quello che ho fatto questo fine settimana. Ed eccomi lì, a fare quello che volevo e il mio corpo me lo chiedeva.


    Abbiamo interiorizzato, culturalmente, la colpa cristiana. Se costringi qualcuno, ferisci o fai qualcosa contro la sua volontà, sarebbe riprovevole. Ma fare qualcosa che ti piace, con un'altra persona a cui piace chi può far male? Alle persone che, non essendo al caldo nel loro letto, entrano nei letti degli altri.

    Un abbraccio
     
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    Ciao, posso immaginare come ti senti.

    Se pensi che potrebbe esserti utile un percorso con uno psicologo e hai le possibilità per farlo ti consiglio effettivamente di provarci, perché è un attimo che lavorando da soli si passi da un'analisi obiettiva del proprio passato ad un qualcosa che poi fa stare male nel presente (es. colpevolizzandosi, rimuginando parecchio ecc.)

    Se non sai a chi rivolgerti forse qualche associazione LGBT o kink (come i tng per esempio) potrebbe consigliarti uno specialista esperto in questo campo; ti suggerisco di chiedere a queste tipologie di associazioni non per etichettarti, ma perché così potresti arrivare ad un professionista che abbia già trattato persone diverse dalla classica famiglia del mulino bianco.

    Mi sento di suggerirti anche di concentrarti sul presente, ora sei qui con questa tua peculiarità, prova a cercare persone che quantomeno non si scandalizzino per questo e con le quali quindi puoi essere te stesso (anche in vacanza), poi se riesci anche a trovare qualcuno con cui fare tutto quello che ti fa stare bene sono certo che poi la strada sarà tutta in discesa

    Un grosso in bocca al lupo :)
     
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    CITAZIONE (Gtm98 @ 18/11/2022, 13:57) 
    Ciao, posso immaginare come ti senti.

    Se pensi che potrebbe esserti utile un percorso con uno psicologo e hai le possibilità per farlo ti consiglio effettivamente di provarci, perché è un attimo che lavorando da soli si passi da un'analisi obiettiva del proprio passato ad un qualcosa che poi fa stare male nel presente (es. colpevolizzandosi, rimuginando parecchio ecc.)

    Se non sai a chi rivolgerti forse qualche associazione LGBT o kink (come i tng per esempio) potrebbe consigliarti uno specialista esperto in questo campo; ti suggerisco di chiedere a queste tipologie di associazioni non per etichettarti, ma perché così potresti arrivare ad un professionista che abbia già trattato persone diverse dalla classica famiglia del mulino bianco.

    Mi sento di suggerirti anche di concentrarti sul presente, ora sei qui con questa tua peculiarità, prova a cercare persone che quantomeno non si scandalizzino per questo e con le quali quindi puoi essere te stesso (anche in vacanza), poi se riesci anche a trovare qualcuno con cui fare tutto quello che ti fa stare bene sono certo che poi la strada sarà tutta in discesa

    Un grosso in bocca al lupo :)

    bellissima risposta e sono pienamente d'accordo.
    avevo detto la stessa cosa (ma meno bene) un po' di messaggi fa.
    cioè che sicuramente l'aiuto professionale è meglio, ma che è altrettanto importante evitare di finire nelle mani sbagliate e trovare un professionista che abbia esperienza su queste particolari tematiche.
    altrimenti si finisce per fare peggio.
    avevo pensato anche io alle associazioni LGBT ma non a quelle kink, che probabilmente conoscono professionisti più indicati (anche nel mondo LGBT "standard" - o "vanilla" come si dice in ambito kink - c'è ancora stigma verso queste tematiche).
     
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    aggiungo che al giorno d'oggi, in seguito alla pandemia, molti professionisti si sono attrezzati per fare tutto online; quindi non è più indispensabile trovare un professionista che operi nella propria città.
     
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  9. MasterOthello
         
     
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    Ho l'impressione che, di fondo, un falso problema finisca per crear(vi?) infiniti problemi reali.

    Il falso problema è che il feticismo sia qualcosa da nascondere come fosse un crimine, e iniziare a viverlo con la tranquillità di chi cammina in mezzo a mille altri. Forse per alcuni il concetto di essere 'perverso' è ancora oggi una spezia eccitante, ma alla lunga è alienante.
    Adorare i piedi è una tra le tante inclinazioni che vedete nel mondo. Né più né meno.
    Prendiamole le misure e scopriremo che non c'è niente per cui sentirsi marginali.

    Il vero problema è di prospettiva. Se non si è marginali, è pur verso che ci si sente marginalizzati dagli altri, da uno stigma mai pronunciato ufficialmente ma fatto di ironie, incomprensione, rifiuto delle diversità, patologizzazione di quanto è naturale e innocuo.
    Insomma, il problema sono gli altri che non accettano il fatto obiettivo e acclarato che si possano amare i piedi.

    Ma un Sticazzi non ce lo mettiamo? Affaracci loro. A noi sta il compito - non semplicissimo - di lavorare individualmente perché l'amore per i piedi non si nasconda nell'armadio.
    Non è facile, ma non è nemmeno l'Everest
     
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    sono d'accordo, ma purtroppo benché negli ultimissimi anni il feticismo sia stato MOLTO sdoganato, è altrettanto vero che lo stigma (fatto principalmente di battutine e cose del genere, niente di eclatante) è ancora presente, addirittura all'interno degli stessi ambienti LGBT che per loro natura dovrebbero esserne esenti.
    Verissimo quello che dici, che bisogna imparare a fregarsene e passare oltre, ma se una persona già di suo ha problemi di autostima e sensibilità al giudizio altrui, capirai anche te che non è così facile.
    quindi ben venga l'aiuto esterno professionale, nel caso dell'autore di questo topic, finalizzato a fare chiarezza interiore e soprattutto a lavorare sull'autostima e il rinforzo della sicurezza di sé in generale.
     
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  11. MasterOthello
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    CITAZIONE (boy78ud @ 9/5/2023, 12:04) 
    sono d'accordo, ma purtroppo benché negli ultimissimi anni il feticismo sia stato MOLTO sdoganato, è altrettanto vero che lo stigma (fatto principalmente di battutine e cose del genere, niente di eclatante) è ancora presente, addirittura all'interno degli stessi ambienti LGBT che per loro natura dovrebbero esserne esenti.
    Verissimo quello che dici, che bisogna imparare a fregarsene e passare oltre, ma se una persona già di suo ha problemi di autostima e sensibilità al giudizio altrui, capirai anche te che non è così facile.
    quindi ben venga l'aiuto esterno professionale, nel caso dell'autore di questo topic, finalizzato a fare chiarezza interiore e soprattutto a lavorare sull'autostima e il rinforzo della sicurezza di sé in generale.

    Bada: non sto minimizzando il problema che grava su alcune persone - e che fa sì che sia partita questa conversazione. Il mio punto è che i margini di miglioramento sono in mano nostra. La massa critica di persone necessarie a incrinare lo stigma è composto da tutti coloro che ne sono colpiti. Finché prenderemo noi per primi per buona la lettura perversa del feticismo dei piedi, finché continueremo ad allinearci a una visione reazionaria ed escludenti staremo temando a favore dello status quo.

    Non parlo di fregarsene. Parlo di rivendicazione e normalizzazione, senza che questo voglia dire omologazione o banalizzazione.

    La mia impressione è che rispetto ad altre, tipo la BDSM, una comunità come questa non abbia ancora elaborato una reale coscienza di sé. Ridotti a singoli episodi, compiamo atti che continuiamo a leggere con le parole del ghetto, dello sprezzo e della perversione - parola, questa, che l'accademia non usa più

    Edited by boy78ud - 9/5/2023, 13:14
     
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    e su questo ti dò assolutamente ragione. io ovviamente sono contrario allo stigma, va combattuto vivendo la nostra condizione alla luce del sole e rivendicando di non avere niente di sbagliato
     
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    CITAZIONE (MasterOthello @ 9/5/2023, 10:32) 
    Il vero problema è di prospettiva. Se non si è marginali, è pur verso che ci si sente marginalizzati dagli altri, da uno stigma mai pronunciato ufficialmente ma fatto di ironie, incomprensione, rifiuto delle diversità, patologizzazione di quanto è naturale e innocuo.
    Insomma, il problema sono gli altri che non accettano il fatto obiettivo e acclarato che si possano amare i piedi.

    Ma un Sticazzi non ce lo mettiamo? Affaracci loro. A noi sta il compito - non semplicissimo - di lavorare individualmente perché l'amore per i piedi non si nasconda nell'armadio.
    Non è facile, ma non è nemmeno l'Everest

    eh lo so però vedi il prezzo da pagare sarebbe appunto subire la derisione, il disgusto,la riprovazione altrui fino a venire poi emarginati! io mi sono sempre guardato bene dal confessare questa mia passione, perchè se io personalmente la vedo come tale, sono sicuro che però agli occhi di chi non ha questo tipo di sessualità verrebbe vista come una schifosa perversione.... c'è un mio amico per esempio che ha dei piedoni bellissimi e tante volte sono stato super tentato dal proporgli un'esperienza fetish ma co quale faccia glielo chiederei? rischierei soltanto di rovinare il rapporto d'amicizia e di venire sputtanato e deriso, senza contare che poi chi non ama il fetish magari potrebbe avvertire un vero e proprio senso di nausea anche al solo pensiero di fare determinate pratiche, per cui non sarebbe neanche rispettoso fare certe proposte .... a mio giudizio quindi è sempre conveniente che certe pratiche rimangano confinate negli ambienti appositi (virtuali e non) piuttosto che cercare di sdoganarle apertamente nella società!!

    Edited by piedino88 - 9/5/2023, 19:52
     
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  14. MasterOthello
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    Qui il problema è un altro. Proporremmo mai a una lesbica di andare con un uomo perché l'idea ci eccita? No. Allora perché proporre a un vaniglia un'esperienza che non appartiene al suo gusto? Ovvio che rischiamo il ridicolo, ma non in quanto feticisti in sé, ma perché a quel punto saremmo i primi a non rispettare la sessualità altrui
     
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    CITAZIONE (MasterOthello @ 9/5/2023, 10:32) 
    Ho l'impressione che, di fondo, un falso problema finisca per crear(vi?) infiniti problemi reali.

    Il falso problema è che il feticismo sia qualcosa da nascondere come fosse un crimine, e iniziare a viverlo con la tranquillità di chi cammina in mezzo a mille altri. Forse per alcuni il concetto di essere 'perverso' è ancora oggi una spezia eccitante, ma alla lunga è alienante.
    Adorare i piedi è una tra le tante inclinazioni che vedete nel mondo. Né più né meno.
    Prendiamole le misure e scopriremo che non c'è niente per cui sentirsi marginali.

    Il vero problema è di prospettiva. Se non si è marginali, è pur verso che ci si sente marginalizzati dagli altri, da uno stigma mai pronunciato ufficialmente ma fatto di ironie, incomprensione, rifiuto delle diversità, patologizzazione di quanto è naturale e innocuo.
    Insomma, il problema sono gli altri che non accettano il fatto obiettivo e acclarato che si possano amare i piedi.

    Ma un Sticazzi non ce lo mettiamo? Affaracci loro. A noi sta il compito - non semplicissimo - di lavorare individualmente perché l'amore per i piedi non si nasconda nell'armadio.
    Non è facile, ma non è nemmeno l'Everest

    Allora questa è una riflessione non da poco…
    Perché effettivamente se viviamo male il giudizio altrui in ogni ambito della vita vuol dire che velatamente pensiamo che facciano bene…
    Effettivamente spesso e su questo forum c’è anche e soprattutto persone che vivono la passione per i piedi col senso di colpa e io dico sempre se tu tal dei tali hai un senso di colpa è una cosa che riguarda te e che nessun può fare nulla per rimuoverlo perché è una cosa che di base riguarda te…
    Il mondo finché non ti rompe le scatole e non ti fa ostracismi sti cazzi se ride se fa le facce… perché di base è un come chi te dice ma come fai a magnatte que a cosa li e tu co nonchalance glie dici ma a me me piace è buono…
    Quindi spesso è il senso di colpa atavico che va rimosso… il giudizio del mondo perché se tu hai la verità dentro di te e l’assenza di rimorsi dentro di te vedrai che della risatina non te ne frega niente… anzi dici menomale che esisto almeno glie faccio fa na risata anzi glie dici aspetta che potresti scoprire che ti piace…

    Quindi niente è un problema finché non siamo noi stessi a decidere che lo sia…
     
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