Il Nuovo Magazziniere

Stefano aveva una carriera ormai disegnata quando l'arrivo di un nuovo elemento in azienda porto alla luce il suo segreto, tutto quello che aveva costruito era a rischio.

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    CITAZIONE (Schiavo8 @ 8/10/2020, 01:41) 
    Domenica il prossimo capitolo

    Aok grz e complimenti per questo racconto👍👍
     
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    CITAZIONE (Schiavo8 @ 8/10/2020, 01:41) 
    Domenica il prossimo capitolo

    mmm... quanta attesaaaaaa!!!! 🥺🥺🥺🥺
     
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    Ma poi un nuovo capitolo?😥😥
     
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    Scusate il ritardo è dovuto al fatto che sto traslocando. Prometto che presto uscirà nel nuovo capitolo, è quasi terminato
     
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    CITAZIONE (Schiavo8 @ 18/10/2020, 19:59) 
    Scusate il ritardo è dovuto al fatto che sto traslocando. Prometto che presto uscirà nel nuovo capitolo, è quasi terminato

    Ok caro grz,non vedo l'ora😍😍
     
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    Simone era li che teneva i piedioni di Luigi con tutti e due le mani e si riempiva la bocca fino a deformare il proprio volto infilandoseli fino a metà piede e sembrava non bastasse. Erano passati solo pochi istanti ma mai aveva distolto lo sguardo da quei piedi. Luigi era seduto e fissava Stefano con una soddisfazione estrema, era nato per dominare e lo faceva come fosse la cosa più naturale del mondo.

    “Ei cagna” Luigi richiamò l’attenzione di Simone che per la prima volta alzo lo sguardo verso il suo tiranno, appena gli sguardi si incrociarono Luigi sputò sul volto del giovane Simone, che non ebbe nessuna reazione anzi rimase in attesa di riceverne ancora. Stefano era sconvolto, il suo giovane amico, il fratellino minore che aveva sempre protetto e aiutato era li che si sottometteva e pareva non volesse altro. Luigi sputò ancora due o tre volte sul volto di Simone prima di alzarsi in piedi e sferrare un calcio con estrema forza all’altezza del volto di Simone che si porto le mani alla faccia per il dolore. Mentre era ancora con il volto coperto dalle proprie mani, Lugi scaglio un nuovo calcio sul fianco del povero vigilantes che si piego su se stesso, alla vista di quella scena Stefano ebbe una reazione istintiva e si interpose tra il suo amico e il magazziniere allargando le braccia, ma Simone in maniera altrettanto veloce striscio verso Luigi e gli afferrò i piedi e comincio a baciarli supplicandolo di essere colpito ancora. Luigi schiaccio quindi la faccia del servo con il piede al pavimento come avrebbe fatto con un mozzicone di sigaretta e con un espressione aggressiva rivolgendosi a Stefano “tra poco anche tu mi supplicherai di sottometterti come fa questo f*****” e così dicendo allungo il braccio e afferrò i capelli di Stefano portando la sua faccia vicinissima alla propria, “e ora se non vuoi che massacri di botte questo verme sdraiati ai miei piedi e mettiti al fianco di questo invertebrato, al posto che ti appartiene”, strattonandolo per i capelli lo obbligo a terra. Stefano e Simone erano fianco a fianco e Stefano rimase sorpreso nel vedere Simone guardare in maniera cosi devota chi li stava umiliando in questo modo. Luigi sputo nuovamente sul volto di entrambe e rivolto a Simone “f***** slacciami i pantaloni ho le palle che mi stanno sudando da tutto il giorno è ora di dargli una rinfrescata” il ragazzo scattò immediatamente sembrava un cagnolino a cui avevano lanciato un osso. Si avvento sulla cintura e la slaccio e sbottono la patta dei pantaloni, tirò giù la zip e a quel punto Luigi abbassò in un solo gesto pantaloni e mutande facendo svettare quel cazzo enorme e già in tiro che Stefano aveva visto poche ore prima, quando Luigi gli pisciò in bocca.
    Simone si avventò su quell’asta ma venne bloccato da uno schiaffo in pieno volto che lo fece cadere a terra. “Cosa cazzo ti fa pensare che un verme come te possa posare quelle luride labbra sul mio cazzo? Adesso mi costringi a darti una lezione!” E cosi facendo si abbasso a raccogliere la cinta che aveva infilata nei pantaloni e la sfilò dai passanti, e comincio a farla schioccare tra le mani “alzati e togliti i pantaloni” Simone obbedì senza fiatare e si sfilò pantaloni e mutande e in automatico si mise come le braccia tese piegato sulla scrivania dando le spalle ai due ragazzi. Stefano realizzò che era la prima volta che vedeva nudo il suo amico e si sorprese di notare che anche Simone era ben messo in quanto a c****. Ma la cosa che lo sconvolse fu scoprire che dal fondo della schiena ai glutei Simone era ricoperto di striate livide e capì che ciò che stava per accadere non doveva essere la prima volta che capitava.
    “Dai fai vedere al mio nuovo schiavo come sei bravo” terminate queste parole Simone comincio a pregare Luigi “padrone ti prego puniscimi, merito le tue cintate” Luigi a sentire queste parole comincio a frustare con la propria cinta il culo di Simone. Ad ogni colpo Simone gridava come un ossesso Stefano rabbrividiva al sentire il suo amico gridare in quel modo. Le scudisciate erano forti, risuonavano in tutta la stanza, la cinta quando posava sui glutei del povero Simone li deformava e li faceva vibrare, presto si formarono delle strisciate puntinate di rosso, doveva essere il sangue che veniva in superficie. Stefano era sconvolto nonostante il dolore Simone non pareva che aspettare nuovi colpi. Quando Luigi smise di colpirlo il culo di Simone era rovente, il volto stravolto e segnato dalle lacrime che erano scese dagli occhi. Si accascio a terra in una posizione fetale con le braccia tese all’indietro e le mani che afferravano le proprie chiappe martoriate.
    Luigi si avvicinò a quel povero corpo, lo dominava dall’alto e chiese “ti è bastato” e di tutta risposta Simone si mise in ginocchio e abbasso la testa a terra davanti ai piedi del magazziniere supplicandolo “ti prego padrone sottomettimi ancora”. Stefano non poteva credere ai propri occhi come poteva aver subito quelle torture e chiederne ancora. Luigi poggio il suo enorme piede destro sulla testa di Simone che a confronto sembrava piccolissima e girandosi verso Stefano “Troietta vieni qui ho le palle che vanno a fuoco vieni a rinfrescarle” Stefano era sconvolto e spaventato ma si sentiva sempre più attratto da quel ragazzo rozzo e violento, anche lui voleva godere della dominazione di quel ragazzo cosi maschio . “Tu sei pazzo, non sono un tuo schiavo” Luigi scaglio un calcio sul volto di Simone e interrompendo cosi Stefano disse “allora non hai capito, se non vuoi che lo finisca a calci in faccia devi venire vieni qui e inginocchiarti ai miei piedi” e terminò la frase con un nuovo calcio all’addome di Simone che emise un suono soffocato accusando il colpo.
    Stefano non sapeva cosa fare, il problema non era tanto il fatto di sottomettersi a Luigi, da quando aveva sorpreso il suo amico con i piedi in bocca dello stallone era stato sopraffatto da un misto di eccitazione e gelosia. Era geloso del fatto che qualcun altro si stava godendo quei piedi? Nel pensare a questo Stefano guardò Luigi negli occhi e Simone a terra e poi nuovamente Luigi che sembro leggergli dentro, si rivolse a Stefano “non devi essere timido davanti al tuo amichetto, Tra frocetti non dovete vergognarvi, anche lui inizialmente ha fatto un po' di resistenza, ma a questa larva umana sono bastati un po' di calci e ha subito capito che gli conveniva sottomettersi a me e come vedi ora non può fare a meno del suo padrone” cosi dicendo lo prese per i capelli e lo sollevo da terra, Simone emise un grido e segui la mano che lo tirava su, afferro con le mani il polso di Luigi cercando di limitare il dolore. Luigi rivolgendosi a Simone “verme di al tuo amico quanto godi ad essere il mio cagnolino da compagnia?” “Si è bellissimo servirti”, Luigi chiese a Simone di aprire la bocca gli scatarrò direttamente in gola. “Ancora ti prego padrone, dammene ancora” Simone sembrava posseduto, stregato da un incantesimo, quel malato di fica adesso supplicava un altro ragazzo di essere umiliato in quel modo? Luigi lascio i capelli del suo schiavo che ricadde a terra di peso, con la stessa mano afferro la base del proprio c**** che era rimasto svettante per tutto il tempo e comincio a sbatterla sull’altra mano come fosse un vero e proprio manganello. “Troia ancora sei li?” Stefano stava fissando il c**** di Luigi si incammino verso di lui senza proferire parola, sembrava risucchiato da quel bastone, quando fu arrivato a Luigi si inginocchio con il volto all’altezza del membro che Stefano ricordava benissimo, puzzava di c**** ancora più di quanto non puzzasse quella mattina. Stefano penso che doveva essere quello l’odore dei veri maschi alpha e se ne riempi inspirando dal naso. Rimase in attesa un ordine.
    Luigi comincio a prendere a randellate sul viso Stefano con il proprio c****ne e il ragazzo se pur umiliato come mai nella vita si lascio prendere a sberle con la minchia del toro che aveva davanti, le sberle divennero meno intense, cominciarono ad essere degli strusciamenti, la cappella gli passò sulle labbra come fosse un burro cacao lasciando dei filamenti di precum, segno che Luigi stava godendo. “Troietta non devi essere geloso, tu sei la mia puttanella preferita non sei una delle tante cagne come questo verme che sottometto, tu sarai il primo dei miei schiavi, quello che non dividerò mai con nessuno”.
    Stefano a sentire quelle parole a sapere di essere il preferito di quel maschio cosi dominante si sentì riempire di orgoglio. “Ringraziami di averti dato l’onore di essere la mia troia preferita”, “grazie padrone” le parole uscirono dalla bocca di Stefano senza controllo.
    Luigi mise una mano sulla nuca di Stefano, sembrava quasi volesse accarezzarlo, ma invece afferrò un ciuffo di capelli e tirò indietro la testa del ragazzo facendogli inarcare la schiena “ora però devi lucidarmi le palle con quella lingua da puttana” e cosi dicendo sputo sul viso di Stefano e schiaccio la sua faccia sulle sue palle, metà del volto del ragazzo ne fu coperto e ancora una volta Stefano si ritrovò a pensare che Luigi era nato per dominare, era un vero e proprio Dio perfetto in tutto anche nelle dimensioni delle palle, si trivò a tirare fuori la lingua e comincio a leccare nel sottopalle del suo padrone respirando il tipico sudore di quell’area che lo stava drogando di piacere, Stefano si rese conto che avrebbe potuto rimanere per sempre con la faccia tra le palle di quel toro e che non avrebbe voluto trovarsi da nessun altra parte che non li…

    CONTINUA
     
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    Magnifico seguito. Il rapporto si fa più intenso tra Luigi e il suo schiavo preferito. Ottima la narrazione e avvincente il modo in cui descrivi il rapporto di dipendenza psicologica che si instaura tra gli schiavi e il loro padrone.
     
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    Che capitolo ,grande continua😍😍
     
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    Che figata! Davvero bello, continua please!
     
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    Questo racconto merita nuovi capitoli, è molto eccitante
     
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    Luigi prese per i capelli Stefano lo allontano dalle palle, e Stefano sporco di saliva rimase con la bocca aperta e la lingua di fuori, lo trascino vicino a Simone che era ancora a terra in posizione fetale dopo il calcio ricevuto dal Dio che li stava sottomettendo.

    Luigi: “fr**** togliti i pantaloni e mettiti a pecora” e accompagno l’ordine con una pedata data con la pianta del piede sulla faccia del povero vigilantes. Simone si scosse come svegliato all’improvviso dalla suola delle scarpe antinfortunistiche del magazziniere che gli segnarono il viso.

    Si alzo in piedi e comincio a slacciarsi la cinta e i pantaloni cargo della divisa che indossava, calandosi i pantaloni rese evidente a tutti le mutande completamente imbrattate di sperma, nonostante il trattamento violento subito doveva essere venuto nei propri slip senza essersi nemmeno toccato.

    Questo è l’effetto che fa quest’uomo sugli inferiori, penso Stefano che noto come il c***o del suo giovane amico fosse in tiro e avesse una dimensione di tutto rispetto.

    Luigi “tr*** ti sei bagnata tutta?!, togliti quello schifo di mutande e mettiti a pecora muoviti” Simone esegui immediatamente e Luigi che teneva ancora Stefano per i capelli avvicino il volto del suo sciavo al culo di Simone. Un culo che confermava quello che Stefano aveva sempre pensato, aveva un culo tondo e sodo, completamente glabro, perfetto solo una leggera peluria rossiccia come i capelli di Simone, in quella posizione quelle chiappe di turgore erano tese e leggermente separate e lasciavano intravedere una zona più scura all’interno della quale faceva capolino una rosellina stretta e immacolata.

    Simone ebbe il desiderio di immergere la propria faccia all’interno di quelle chiappe perfette, ma non fece in tempo a finire di pensarci che si senti spinto dalla nuca proprio verso il culo del suo amico.

    Luigi: “dai cagna affonda la faccia e lecca il culo a questo fr***” Stefano affondo il volto e si senti avvolto le guance da quelle chiappe calde e lisce e cosi sode, prima di tirare fuori la lingua volle però assaporare l’odore prima che questo si confondesse con quello della propria saliva, fece quindi dei lunghi respiri, sentendo un odore umido e sudaticcio che trovo comunque molto invitante ed infine appoggio le mani sul culo di Simone e comincio a lappare il culo vergine dell’amico. Le slinguate cominciarono da prima a coprire tutta la parte del buchino per poi scendere fino alle palle, risalire ed infine provare ad infilarla dentro, ma buchino non cedeva ed entrare sembrava impossibile.

    Dopo qualche secondo Luigi che nel frattempo si era tolto scarpe calze e panatoli ed ora era nudo davanti ai due suoi schiavi allungo la gamba destra interponendo il suo maestoso piede tra la lingua di Stefano e il culo di Simone, Stefano comincio a leccare con ancor più foga, leccando a volte il piede del suo padrone e a volte il culo del suo amico in modo confuso e disordinato, Luigi a questo punto cerco di deflorare il vigilantes con l’alluce del proprio piede e Simone comincio a sentire il fastidio dell’intrusione, ma nonostante questo poggio la guancia sul pavimento esponendo ancora di più il proprio sedere in alto e rendendo l’accesso del proprio ano più disponibile e comincio a fare dei lamenti che però mostravano quanto quello che subiva gli fosse gradito.

    A quel punto luigi spinse via Stefano e si concentro sullo spingere il proprio piede dentro il culo di Simone, sembrava volesse fistarlo, Simone di tutta risposta porto le proprie mani sulle chiappe e le divaricò il più possibile. Il Magazziniere divertito fece un sorriso e comincio a prenderlo a calci nel culo, ogni calcio era più forte del precedente a tal punto, che Simone piccolo com’era comincio a sobbalzare in avanti e venire spostato di peso. Dovevano fargli veramente male, ma nonostante questo sembrava non averne abbastanza.

    Il c**** di luigi era lucido di precum, la cosa lo stava eccitando ed esaltando, aveva un espressione cattiva e sadica, si fermo dopo qualche minuto, il culo del piccoletto era rosso fuoco ma anche il dorso del piede di luigi lo era.

    Luigi “t***e inginocchiatevi sotto di me” e come due cagnolini che aspettano il biscottino dal proprio padrone i due obbedirono, ma Simone fece l’errore di buttarsi a baciare il piede arrossato di Luigi che di tutta risposta lo prese per i capelli con la mano sinistra e gli assesto uno schiaffo il cui suono riecheggiò per tutta la stanza, lasciando sulla faccia del ragazzo la forma precisa della manona di luigi.

    Simone doveva aver accusato il colpo perché cominciarono a sgorgare delle lacrime dagli occhi e comincio a scusarsi “mi scusi padrone, mi scusi non ho resistito”, Luigi: “brutto verme, non devi prendere iniziative” e si sistemo davanti ai due imperando sulle loro figure, completamente nudo, con questo corpo definito e tatuato completamente depilato, comincio a segarsi il c***o davanti ai loro volti. La sega andò avanti per qualche istante in maniera furiosa fino a quando dal cannone di luigi cominciarono a uscire fiotti di sperma in quantità industriale che il magazziniere distribuii equamente in maniera uguale sui due. Sembrava averne una quantità infinità e presto i due si ritrovarono con i volti, gli occhi, i capelli e la bocca completamente ricoperti.

    Finito di sb****** luigi si allontanò, lasciando i due impalati e ricoperti dal suo sperma. Andò a recuperare i propri vestiti e mentre si rivestiva ordinò ai due di alzarsi e a Simone di rivestirsi, “ma non dovete togliervi la mia sb**** di dosso, vi ho marchiato, siete miei, e dovete puzzare del frutto delle mie palle.

    Una volta finito di vestirsi si avvicino a Stefano appoggio una sua manona sulla sua spalla e fece pressione perché si inginocchiasse, e Stefano si ritrovo ancora una volta faccia a faccia con il c***o del magazziniere che non aveva riposto nelle mutande e che ora penzolava moscio davanti a lui.

    Anche da moscio era comunque un vero c***o alpha. Si senti spingersi da dietro la nuca e in maniera automatica capi cosa stava per succedere, apri quindi la bocca e introdusse il c***o di luigi all’interno delle proprie fauci, e mentre il padrone comincio a lisciargli dritto in gola, comincio a dettare le regole della nuova vita dei due.

    “da oggi voi troie vivrete per servirmi, qualunque mio desiderio sarà un ordine che dovrete esaudire senza se e senza ma, per meglio essere servito come merito, ci trasferiremo tutti in casa di quella latrina che sto riempiendo di piscio, cosi che possiate essere al mio servizio 24 ore su 24” non frequenterete più nessun’altro al di fuori di me e delle persone che deciderò io, e gestiro tutto di voi”

    “se siete i vermi che penso che siete accetterete tutto, ma dovete supplicarmi che questo avvenga” nel frattempo finito tolse il proprio pistone dalla bocca di Stefano che quasi per non volerlo lasciare tenne le labbra strette sul cilindro di carne accompagnandone l’uscita.

    Allora siete d’accordo? Simone non fece in tempo a far finire la frase al padrone che si getto ai suoi piedi “si padrone si, voglio essere il tuo sciavo per tutta la vita”.

    Luigi posò lo sguardo su Stefano che con ancora il sapore del piscio del suo nuovo padrone si butto ai suoi piedi e singhiozzando “si padrone fai di me quello che vuoi” Le mente dei due erano ormai completamente fottute dal maschio alpha a cui stavano baciando i piedi e la loro vita non sarebbe più stata la stessa

    Edited by Schiavo8 - 29/5/2023, 15:49
     
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    Beep beep beep beep Stefano viene svegliato dal suono della sveglia, e lentamente apre gli occhi è davanti a se a coprirgli la visuale c’è la pianta di un piede misura 45 fa fatica a svegliarsi veramente fino a che non riceve una pedata in pieno volto che lo anima del tutto “c***o fermate questa cosa tr**e” è luigi che disturbato dal rumore ordina di silenziarla.

    Sono ormai qualche giorno che il magazziniere ha preso possesso di casa di Stefano portando con se anche l’altro schiavo Simone, che nel mentre ricevendo la stessa pedata in faccia, dall’altro piede del padrone si è svegliato.

    La scena è la stessa che ormai si ripete nelle varie mattine, Il dio Luigi completamente nudo nel letto a 4 di bastoni e i due servi costretti a dormire rannicchiati ai suoi piedi. Simone come da routine senza ricevere nessun ordine si mette carponi sul letto e si avvicina al pube del padrone, imbocca il c***o di quest’ultimo e attende che Luigi si svuoti la vescica carita dalla notte. Stefano è li che lo guarda, vede le guance di quello che fino a poco tempo fa era il suo protetto, gonfiarsi e riempisci della pisciata del loro master e poi lentamente deglutire sorsate abbandonanti del liquido giallo. Non riesce a capire come sia stato possibile ridursi cosi in cosi poco tempo.

    Quel rozzo del magazziniere dell’azienda dove lavorano ha completamente annientato i loro animi e le loro menti e ora si trovano striscianti ad adorarlo senza più nessuna volontà. Stefano sa che la pisciata del mattino di Luigi è molto pesante ma non riesce a provare disgusto, anzi è in certo qual modo geloso di Simone che ha il privilegio di ricevere lo scarto del mattino del padrone.

    Finito di pisciare Luigi scuote la sua mazza sulla faccia di Simone facendo finire le ultime gocce sulla testa del ragazzo, e mentre con una mano lo carazza sulla testa rasata, come farebbe con un cane, ordina a Stefano di andargli a preparare la colazione.

    Stefano si alza e si dirige in cucina, dove comincia a preparare le cose che sa vuole mangiare il padrone al mattino, pancake proteici con burro d’arachidi e marmellata e una tazza di latte e caffè.
    Finito di preparare e messo tutto sul tavolo torna in camera per avvisare che la colazione è pronta, quando entra in camera la scena che gli si para davanti è luigi ancora steso sul letto a gambe larghe e con le braccia piegate dietro la testa, da vero maschio alpha con Simone che intento a leccargli le palle con ampie e lente leccate. Rimane un po' interdetto il moto di gelosia provato poco prima risale in lui “padrone la colazione è pronta” luigi con una manata in testa sposta Simone che rimane contrariato dall’aver perso il suo leccalecca e poggia i piedi a terra dove prontamente Stefano si precipita per infilare delle infradito al padrone, baciandogli i piedi.

    Il padrone si dirige in cucina seguito dai due servi, si accomoda a capotavola dove trova tutto già pronto e comincia a mangiare come una bestia. I due senza dover ricevere ordini si fiondano sotto il tavolo e dividendosi un piede per uno cominciano a massaggiare le estremita del loro nuovo dio.

    La colazione di Luigi termina con un rutto enorme, è il segnale che il padrone ha terminato. Si alzana in piedi e i due sempre a terra in ginocchio escono dal tavolo, Luigi si dirige verso il bagno e Stefano a quattro zampe lo segue, ha imparato da quando Luigi è andato a vivere da lui che deve seguirlo in bagno dopo la colazione per servirlo al meglio.

    Cosi mentre Simone rimane in cucina a sistemare e ripulire, Luigi in bagno si siede sul water e comincia a cacare, ma non prima di aver fatto stendere Stefano a pancia in su e aver cominciato a deformargli la bocca infilandogli entrambe i piedi in bocca. I piedi sono enormi e infilarli entrambe in bocca è praticamente impossibile, ma il padrone è cattivo e spinge come se volesse rompergli la mandibola, la Stefano è li che mentre sbava e spalanca gli occhi per lo sforzi va in estasi. Il bagno presto si riempie della puzza tossica della merda di Luigi, ma Stefano gode nel respirarla, finito di cacare, si alza senza pulirsi e si va a sedere sul bidet aspettando che Stefano gli pulisca il culo.

    Finita l’operazione guardando con soddisfazione quanto lasciato nel water, luigi si rivolge al suo schiavo “guarda che cacata maestosa, guardala perché un giorno probabilmente ti cacherò direttamente in bocca”.

    Mentre Luigi è in doccia, Stefano va a preparare i vestiti del padrone e Simone a mani nude, (perché è cosi che vuole il padrone) pulisce la merda nel water. Uscito dalla doccia Luigi aspetta di essere asciugato e vestito da Stefano. Poi esce per andarsene al lavoro non prima di avvisare Stefano “stasera fai venire la tua ragazza, ho voglia di conoscere la scema che non ha ancora capito quanto sei fr****”

    Stefano riponde “si padrone” ma è terrorizzato, cosa avrà in mente il padrone, e mentre Luigi si allontana guarda Simone come a cercare conforto, ma trova il suo ex amico con un ghigno di soddisfazione sul volto. Anche il loro rapporto è cambiato, si rende conto che ormai sono in competizione per gli abusi del padrone.
     
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    Le scene con gli escrementi sono too much, ma il resto è eccitante come sempre. Continua per favore
     
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