Scuola militare

Racconto a puntate

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    Che dirti?! A me sto racconti mi piacciono un sacco. Sadismo e sottomissione. Certo dalla violenza bisogna star lontani, ma con un racconto come questo ci si eccita
     
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    Cerchiamo di essere chiari. È un racconto di fantasia. Come ci sono tanti film, serie televisive e altri racconti, molto più violenti, solo in un contesto diverso.
     
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    SCHIAVO LECCAPIEDI

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    Ben scritto con la giusta suspense riguardo al modo in cui il ragazzo sarà frustato il giorno dopo.
     
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    A me piace un sacco sto racconto, perché i militari sono i miei master preferiti
     
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    12 David e la sua cattiveria (David)
    Oggi mi sento particolarmente cattivo, non so perché ma voglio far soffrire e umiliare quel ragazzo come non ho mai fatto con nessuno. Ma aspetto, me lo immagino legato in attesa che vada a frustarlo, con la paura e la sofferenza psicologica che continuano ad aumentare e ne godo. Forse è questo che mi è mancato con lui. Mi piace molto veder soffrire i ragazzi quando vado a visitare le sezioni al lavoro.

    Inizialmente andavo, ne sceglievo uno, in genere a caso, lo portavo nella sala di punizione e gli davo una serie di 10 frustate nella schiena. Il soldato mio aiutante si divertiva molto, diceva che guardare soffrire è divertente. A volte, se ero particolarmente incattivito, gli davo una seconda serie di 20 frustate. La prima arrossava tutta la schiena, in genere sebbene molti riuscissero a non lamentarsi, bastava a farli piangere. La seconda era molto dolorosa, perché dopo le prime frustate, si andava a colpire posti già martoriati. Mediamente 3 su dieci avevano questo trattamento supplementare. Uno dei quali riceveva anche la terza serie da 20, per un totale di 50 frustate. Qui la sofferenza diventava insopportabile. Se a chi riceveva solo la prima serie bastava una visita in infermeria e a chi riceveva la seconda un giorno o due di cure, restando in infermeria, per chi riceveva la terza potevano volerci anche dai 3 ai 5 giorni. Marco ci restò di più perché era necessario che guarisse completamente prima di ricevere per la seconda volta 50 frustate.

    In seguito cominciai a rendere le visite più lunghe… Forse con Marco, che mi è stato indicato dal suo sottotenente Chris, è mancata questa parte. Mi piaceva vedere il terrore nei ragazzi che avevano paura di essere scelti e temevano di commettere errori che mi avrebbero portato a sceglierli. In realtà però di fatto spesso avevo già scelto dopo due minuti o comunque sceglievo a caso, ma questo loro non lo sapevano e a me piaceva molto. Poi iniziai anche a far fare loro esercizi molto duri, per divertirmi a vederli soffrire in soggezione e impauriti. A volte anche per una giornata intera.

    Anche il momento delle frustate non era più immediato. A volte dicevo loro che li avrei frustati alle 7 di mattina tra 3-7 giorni, altri che avrei potuto mandare il soldato a prenderli in qualsiasi momento nei prossimi giorni. In entrambi i casi mi divertiva questa tortura psicologica: nel primo caso la notte prima della punizione soffrivano molto, mentre nel secondo caso passavano giorni nel dubbio più totale e la cosa mi piaceva molto.

    Come detto con Marco tutto ciò è mancato e forse è per questo motivo che sono così cattivo con lui.


    13 Le frustate (vari)
    Narratore
    Il caporale, mentre David faceva queste riflessioni, aveva preso Marco e lo aveva legato come l'altra volta, senza dirgli niente, trattandolo con freddezza ma senza cattiverie inutili. Era sempre più combattuto e ormai provava pena e affetto per Marco, di cui si era probabilmente innamorato.
    L'attesa per Marco fu lunghissima e la tortura psicologica di David era veramente cattiva ed efficace.

    Marco
    Ero terrorizzato e in soggezione, quando David (vestito come la sera precedente) è arrivato si avvicinò e mi disse nell'orecchio che mi avrebbe fatto molto male, facendomi vedere la frusta con i nodi con il filo di ferro. Aveva in mano i calzini bianchi sudati e me li mise sotto il naso "Annusa, senti un po' come puzzano! Adesso te li metto in bocca, così, per soffocarti un po' e umiliarti". Infatti entrambi in bocca andavano molto in profondità e riuscivo a respirare solo con fatica dal naso.

    Poi ricevetti le prime 10 frustate previste. Il dolore era fortissimo, molto più delle altre volte, avevo le lacrime agli occhi, ma non riuscivo ad urlare o implorare pietà, se non con lo sguardo. David riprese il caporale, che sembrava non godere come al solito della cattiveria. Il quale disse "Così è troppo, è già peggio di quando ne dai 50…. dopo solo 10 frustate". David: "È lì il bello di questa frusta". Adesso gli faccio male sul serio.

    E mi diede le altre 20 frustate.

    David
    Godevo troppo nel colpirlo. Feci solo una breve pausa, per vedere il risultato e poi andavi con la terza serie. Il poveretto soffriva come non avevo mai fatto soffrire nessuno, ero veramente incattivito e sadico. E mi piaceva umiliarlo. Era sfiancato.

    Lo feci slegare e cadde subito a terra, mi avvicinai e gli tolsi i calzini di bocca, poi gli misi un piede vicino alla faccia e gli ordinai di baciarlo e leccarlo. Godevo in particolare quando mi baciava i calzini, supplicandomi di avere pietà. Tolsi le scarpe e gli faci annusare i miei piedi. Mi divertii per una buona mezzora e poi dissi che poteva bastare.

    Caporale
    David se ne stava andando, la sua cattiveria era stata indescrivibile, ma d'improvviso si girò, riprese la frusta e diede di scatto, con violenza e rabbia, altre 10 frustate a Marco che si contorceva a terra. Colpendolo prevalentemente sulla schiena, ma non solo (anche le gambe e la pancia).

    David, rivolgendosi a me "lascialo qua un po' di tempo, almeno mezzora, poi portalo in infermeria, che lo curino, poi che rientri nella sua sezione. Se vuoi divertiti pure."

    Io non gli feci nulla. Dopo mezzora David tornò, fece mettere inginocchio Marco e si fece baciare un'ultima volta i piedi, dandogli due sberle in viso molto forti. David: "ora puoi portarlo in infereria".

    Il medico disse che si sarebbe potuto curare, ma che ci sarebbero volti alcuni giorni in più del solito….

    Prima di andarmene promisi a Marco che lo avrei aiutato con i suoi capi, adesso che ero un sottufficiale potevo infatti dargli degli ordini e proteggerlo un po'. In seguito ad esempio, dopo uscito dall'infermeria, lo convocavo spesso per delle serate di addestramento, tenendolo così lontano da quei sadici...

    Edited by MatteoBoy1983 - 20/7/2022, 13:10
     
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    Grazie di questo nuovo capitolo, ben tornato! Impeccabile come sempre, scrittura molto efficace specialmente nel descrivere l'aspetto emotivo e psicologico sia dei due carnefici che della vittima.
     
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    14 Il Ben tornato (narratore)
    Chris aveva deciso di dare un "ben tornato" indimenticabile a Marco e, dopo il terzo giorno, aveva predisposto che nessuno, né il medico né l'infermiera, li disturbasse, dicendo che doveva avere un colloquio importante, per almeno 4 ore il mattino successivo. Disse inoltre a Isaia e Sam che lo avrebbero dovuto accompagnare e che avrebbero potuto divertirsi. I sentimenti dei due ragazzi erano differenti: Isaia eccitato pregustava le cattiverie che avrebbe inflitto senza pietà e con sadismo a Marco, mentre Sam, pure cattivo e sadico, provava pena per quello che aveva fatto subire, ingiustamente poiché non avrebbe dovuto denunciarlo e comunque la punizione è stata spropositata.

    Al mattino Chris andò a correre, in modo che gli sudassero i piedi. Era estate e faceva molto caldo anche presto, quindi aveva indossato dei fantasmini neri della Kappa. Entrarono nella camera di Marco e non lo salutarono nemmeno. Chris, sedendosi su una sedia al bordo del letto: "Girati sul fianco verso di me". Marco ubbidì. Aveva le lenzuola che coprivano solo le gambe ed era a torso nudo (per via delle ferite e del caldo). Sam andò a sedersi dall'altro lato e rimase impressionato: "Come lo hanno conciato!", non riuscendo a nascondere un certo rimorso. Isaia: "Lo hai voluto tu!", ha rimarcare la crudeltà di Sam. Chris: "Almeno impara a piagnuculore."

    Poi Chris, togliendosi la scarpa destra allunga il piede e lo mette sotto il naso di Marco: "Adesso annusi per un po' il mio piede! Sono andato a correre ed è tutto sudato. Ti piace l'odore?!". Marco non rispose, si sentiva umiliato e avrebbe voluto piangere per la cattiveria con cui veniva accolto. Aveva anche molta paura per quello che gli avrebbero potuto fare in quel momento e nei giorni, nelle settimane, nei mesi e negli due anni successivi… Chris indossava una tuta sportiva blu scuro come pantaloni e una polo scura, delle scarpe sportive nere. Il calzino era molto sudato e molto bello, sia da vedere che da sentire al tatto, sia per la sua consistenza (molto morbido) che per il fatto di essere sudato. Anche l'odore eccitava Marco, che faticava a nasconderlo. Chris gli avrebbe tenuto la punta del piede sotto il naso per una buona mezzora abbondante.

    Isaia, a differenza di Sam che in questa fase iniziale era più preoccupato delle ferite di Marco e si sentiva un po' in colpa, non provava nessuna pietà e, togliendosi le scarpe, salì in piedi sul letto dietro la testa di Marco disse, sapendo che non era vero: "Sembra che tenda ad indietreggiare; lo tengo fermo io!". E gli mise il piede destro sulla faccia (orecchio e guancia destra), premendo per tenerlo fermo. Lo fece con molta cattiveria, anche con l'intenzione di dare dolore a Marco. Chris: "Bene, un po' di dolore!". Isaia indossava dei calzini bianchi di cotone, sotto erano un po' sporchi e sudati, odorosi (l'odore si aggiunse chiaramente a quello del piede di Chris, che essendo direttamente sotto il naso, restava però predominante). La cattiveria e il sadismo di Isaia non erano però soddisfatti, andò quindi con il tallone sull'orecchio di Marco e premendo forte, iniziò a farlo ruotare, cosa che fece per il resto del tempo, circa una ventina di minuti, in cui Chris tenne il piede sotto il naso di Marco, dicendo: "Altro che un po' di dolore! Adesso ti faccio soffrire!". Sam, che si era ripreso: "Sìi, dai, fagli male!".

    Marco faticava a nascondere l'eccitazione per la cattiveria dei ragazzi e per i piedi in faccia. Il calzino di Chris lo avrebbe eccitato solo a vederlo, mentre la pianta del piede di Isaia sul viso lo aveva fatto eccitare. Il dolore era però molto forte, sia alla schiena (avrebbe durato ancora per parecchi giorni), che per la pressione sadica di Isaia, che continuava a ruotare e premere con il tallone sul suo orecchio.

    Ad un certo punto Chris mise tutta la pianta del piede sulla faccia di Marco, facendogli sentire l'odore della parte sotto. Il calzino, morbido e sudato, fece sentire Marco ancora più umiliato, sebbene la cosa come detto lo eccitasse. Dopo un paio di minuti Chris "Leccalo!". Marco non fece nulla per alcuni secondi; Chris "Ho detto che devi leccarmi il piede! Muoviti!". Marco, che faticava anche solo a muoversi (nel frattempo Isaia aveva smesso di ruotare il tallone, ma continuava a tenerlo fermo con il piede in testa), tirò fuori la lingua e lecco il piede di Chris, che disse: "bene, così, adesso bacialo! Dieci volte, lentamente!". Marco diede un primo bacio alla suola del piede, poi Chris gli mise la punta del piede sotto la bocca e Marco baciò anche la punta del piede, poi fu la volta del tallone, della caviglia interna, della caviglia esterna e i rimanenti baci sul collo del piede. Ad ogni bacio Marco si sentiva umiliato, mentre Chris, ma anche Isaia e Sam, godevano nel vederlo umiliarsi in quel modo.

    Chris, rivolgendosi ai 3, disse: "Adesso un po' di cattiveria vera! Isaia continua a tenerlo fermo con il piede in testa. Tu Marco apri bene la bocca!". Chris a quel punto gli infila il piede in bocca, inizialmente solo la punta. Chris: "Succhialo bene! Ti piace vero!? Come detto il tessuto era molto morbido e anche in bocca si sentiva, però il sudore era troppo e Marco si sentiva molto umiliato. Ma quando Chris aveva parlato di cattiveria vera, intendeva altro. Infatti dopo un paio di minuti iniziò a spingere il piede in profondità nella bocca e poi nella gola. Ormai metà piede era nella gola del povero Marco, che non riusciva più a respirare. Isaia, cattivo, tolse il piede e si sedette dietro la testa "devo tenerlo più fermo, faccio con le mani. E poi voglio che soffra di più, non deve respirare". E, con due dita, gli chiuse il naso. Chris: " Che cattiveria! Tanto non riesce comunque a respirare, ma!"

    Chris era il più cattivo tra gli ufficiali responsabili delle sezioni, quindi a diretto contatto con i ragazzi e il comandante lo sapeva, proprio per questo gli aveva assegnato Marco, così come, almeno Isaia, era il più sadico tra i capi (ma anche Sam, come abbiamo visto, non era da meno). In quell'occasione la loro cattiveria e il loro sadismo furono estremi perché prolungarono l'umiliante tortura al limite del sopportabile, sia per la durata (quasi tre minuti senza respirare e molto tempo a respirare con grandi difficoltà), sia per il livello. Entrargli con tutto il piede in bocca, anche se Chris non aveva piedi enormi, è stata una vera tortura per Marco. Fu Sam, che nel frattempo vedendo queste cattiverie si era eccitato ed aveva superato i rimorsi iniziali, tornando a godere sadicamente delle sofferenze e delle umiliazioni di Marco, a riportarli alla realtà: "Sta diventando viola in faccia, non respira da tempo! Deve soffrire, però…".

    Chris tolse il piede, Isaia lo lascio e Marco si piegò in due, ansimando e con conati di vomito, per tentare di riprendere fiato. Sam, sadico, tolse una scarpa e gli mise un piede sotto il naso. Sam: "Ti aiuto con questo odore a riprendere fiato!". Sam indossava calzini di spugna neri, anche molto sudati e odorosi. Isaia: "Vedi che sei il più cattivo di tutti!".

    Infine i 3 se ne andarono, con il saluto di Chris "questo è stato il nostro "ben tornato!", così potrai immaginarti cosa ti aspetta", lasciando Marco a chiedersi del perché di tanta cattiveria.

    Edited by MatteoBoy1983 - 20/7/2022, 13:11
     
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  8. jakfeet
         
     
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    Non capisco il senso di scrivere una storia così squallida e intrisa di cattiveria. Quasi come ad esaltare un mondo dove violenza e stupidità ne hanno la meglio e sia la normalità.
    Va bene che è inventata... ma un po' di decenza!

    Adesso potete pure scaricare i vostri improperi con me e il mio commento.
     
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    CITAZIONE (jakfeet @ 7/7/2021, 23:30) 
    Non capisco il senso di scrivere una storia così squallida e intrisa di cattiveria. Quasi come ad esaltare un mondo dove violenza e stupidità ne hanno la meglio e sia la normalità.
    Va bene che è inventata... ma un po' di decenza!

    Adesso potete pure scaricare i vostri improperi con me e il mio commento.

    Insulti o improperi no, però sinceramente non capisco il tuo commento e il tuo astio nei miei confronti. Non piacesse a nessuno non la scriverei, ma farne un'esaltazione della violenza e della stupidità come la normalità... e appellarsi alla decenza poi.... ce ne vuole molto. È presentata come un esempio al limite, non come la normalità... Ho già avuto modo di dirlo: si tratta di una storia inventata, per divertimento e di fantasia (tra l'altro è tutto consensuale). Non ti piace? Non leggerla. Ma un minimo di rispetto e di decenza... anche nei commenti. Non siamo su un forum di etichetta.
     
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    Anche a me piace questo racconto, pur nella consapevolezza degli estremi. Con questi racconti si stimola la fantasia, ma non è detto che il tutto si traduca in realtà. Anche a me piacerebbe essere schiavizzato da militari, ma forse nella realtà scapperei o magari vorrei una cosa più soft. Alcuni invece ci stanno bene in questo mondo BDSM. Stimolare la fantasia non ha mai fatto male a nessuno.
     
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    15 Il test sadico (racconto da molti, inizio narratore)
    Chris voleva far espellere Marco e aveva deciso di di sottoporlo ad un test molto sadico. Ordinò a Isaia e Sam di andarlo a prendere e quando arrivò disse: "Ora soffrirai! Ti faccio un test sadico e se non lo superi, soffrirai le pene dell'inferno". Isaia, che lo aveva subito in passato ne godeva.

    Chris: "Ora, caro Marco, soffrirai… devi sopportare la tortura, o ti mando nuovamente da David!". Era una tortura psicologica intenzionale. Isaia: "Ho subito la stessa tortura due anni fa, quando Chris era caporale e io dovevo essere promosso capo. In pratica mi ha detto che se non superavo il test, non sarei stato promosso. 3 secondi di tortura al capezzolo, poi altri 3 secondi e altri 3 secondi. Senza poter esprimere un minimo di dolore…. ma con te sarà peggio!". Infatti Chris: "Sì, tu subirai 3 minuti! Non 3 secondi!

    Isaia: "È un sadico!". Chris: 3 minuti dove ti stringerò il capezzolo destro tra il pollice e l'indice. Poi altri 3 minuti dove stringerò, muovendo le dita per darti ancora più dolore e poi 3 minuti dove ruoterò le dita a 360 gradi di qua e di là! Vedrai che bello."

    Chris e soprattutto Isaia godevano a torturare in questo modo il povero Marco. Soprattutto Isaia: "Io l'ho subito, una carognata per 10 secondi. Non immagino cosa possa essere per 10 minuti…. ahahah". Erano sadici, lo torturavano apposta psicologicamente! Cattivi.

    Dopo oltre mezzora di sadica tortura psicologica, Chris iniziò la tortura, facendo veramente sentire un dolore atroce al povero Marco, che sopportò i primi 3 minuti di stretta sadica e anche i secondi 3 minuti. Pure le rotazioni (per 3 minuti) sono state sopportate stoicamente… ma poi, Chris divenne sadico oltre misura e iniziò a tormentare Marco con le unghie. Chris: "ora però piangi". Dopo pochi secondi Marco scoppiò a piangere, ma non contava...aveva superato la prova…..

    Comunque dovette leccare i piedi a Chris, con i suoi calzini di spugna neri… umiliato e costretto a implorare pietà, mentre Chris diceva a Isaia e Sam di portarlo i due giorni dopo preparandolo….

    Dal caporale
    Andai a prenderlo dopo la tortura sadica di Chris e dei suoi capi… avevo molta pena per lui, ormai lo adoravo e amavo. Mi vergognavo delle cattiverie che gli avevo fatto. Lo abbracciai e gli dissi che non doveva cedere, perché David voleva fargli veramente male… aveva reso la frusta ancora più dolorosa e, soprattutto, pensava a dargli 80 o più colpi. Senza cuore.

    Marco piangeva e mi supplicava di avere pietà, cosa che io ormai provavo per lui, anche se il sadismo non mi era passato. Mi sentivo male… gli dissi di non cedere, perché lo avrebbero distrutto….

    Poi però il giorno dopo non ebbi più la possibilità di aiutarlo.

    Da Marco
    La cattiveria di Chris e dei capi era insostenibile. Come potevano farmi questo. Ma seppi che Chris disse ad Isaia e Sam: "dovete riportarmelo domani, tu Isaia, e dopo domani, tu Sam, così che possa farlo piangere. Lavoratelo per bene prima…. Spaccatelo! Io avevo sofferto troppo: il dolore inflittomi dalle due dita di Chris al capezzolo, che senza pietà mi stritolava, era atroce. Quando poi iniziò a muovere le dita per darmi dolore supplementare volevo scoppiare a piangere, mentre al momento della torsione di 360 gradi …. però non potevo cedere, perché avrei subito una punizione atroce… David….


    Narratore
    Per Isaia questo era il massimo, lo avrebbe fatto soffrire oltre misura. Per Sam invece era solo un compito da svolgere al meglio. I due ricevettero l'indicazione chiare, ma che interpretarono in maniera differente.

    Isaia il giorno dopo prese Marco e lo portò da Chris, ma prima andò nella stanza di addestramento e lo pesto pesantemente. Per lui "prepararlo" significava picchiarlo al limite del sopportabile. Lo conciò talmente tanto che Chris non poté lavorarlo, chiedendogli di tornare il giorno dopo. Al che lo tormentò senza pietà: 3 minuti di stretta al capezzolo, seguiti da altri 3 minuti di "massaggi" e di 3 minuti di rotazioni. Poi ancora con le unghie fino a farlo piangere, sadico.

    Ma nulla. Così come nulla il giorno dopo, portato da Sam.

    Al che Chris ordinò una tortura….
     
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    16 La tortura di Isaia e Sam
    Chris disse a Isaia e Sam che avrebbero dovuto dare una lezione a Marco. Ovvero avrebbero dovuto ogni mattina, per 5 mattine ciascuno, farlo soffrire e umiliarlo come segue: farlo sdraiare sulla schiena e mettergli un piede sul collo, tenendolo premuto per 30 secondi per 5 volte con 30 secondi di pausa tra una e l'altra. Variando la pressione secondo la loro compassione e il limite di sopportazione di Marco.

    Isaia era entusiasta, mentre Sam aveva un po' di pietà per Marco. Il primo sarebbe stato Sam, che al mattino svegliò Marco con mezzora di anticipo e lo portò nella stanza di addestramento.

    Sam: "sdraiati sulla schiena"; Marco: "Ti prego, pietà….". Sam, sadico: "vediamo, ma taci!". Appena che Marco si è sdraiato, Sam gli mise il piede, con il calzino nero di spugna, sul collo. Marco e Sam erano eccitati, ma Sam non sapeva come fare. La pressione era forte, ma aveva paura di fargli troppo male, così ritrasse il piede dopo 29 secondi. Cattivo. Era stato veramente duro e spietato, ma aveva avuto pena e aveva tolto il piede con un secondo di anticipo. Poi dopo 30 secondi riprese la tortura, andandoci pesante per le altre 4 volte di 30 secondi. Ma senza mai esagerare.

    Marco
    Ho sofferto troppo e non ce la facevo più. Pensare che il giorno dopo ci sarebbe stato Isaia, che era molto più cattivo di Sam, era troppo. Allo stesso tempo il contatto con il piede di Sam, il suo bel calzino sudato, mi aveva fatto eccitare molto. Passai la notte supplicando Isaia di avere pietà, che al mattino dopo mi fece inginocchiare, dovetti baciargli i piedi e poi mi fece sdraiare. Mi mise il piede, con il calzino bianco di cotone, sul collo e premette con tutta la forza. Sadico e spietato come suo solito. Anche questo mi fece eccitare, ma la sofferenza era troppa.

    Isaia:
    Volevo farlo soffrire, schiacciai con tutta la forza e non sollevai il piede nemmeno per un istante. Al 30esimo secondo mantenni la pressione, lo feci respirare un po', ma non levai il piede. Anzi, schiacciavo senza pietà. Poi, dopo un minuto, misi ancora più pressione per i secondi 30 secondi. Finiti i quali, non tolsi il piede, ma premetti forte. Non con tutto il peso, ma con molta cattiveria. Credo di avergli fatto passare i 5 minuti peggiori della sua vita…. non avevo mai goduto così tanto. Praticamente lo avevo tormentato per tutto il tempo, inclusi i tempi di pausa….

    Narratore:
    Il giorno successivo Marco si inginocchiò ai piedi di Sam per implorare pietà, ma Sam fu inamovibile… ormai ci aveva preso gusto. Lo fece sdraiare e gli mise il piede sul collo, premendo a tutta forza per 30 secondi, durante molti dei quali alzo l'altro piede andando giù con tutto il peso. Marco soffriva e Sam godeva a guardarlo soffrire. Tolse il piede per 30 secondi, per poi riprendere, sempre più duro e cattivo. Sam: "Stai molto male vero?". Marco: "Ti supplico, ti prego, Sam, abbi un po' di pietà, per favore…" Sam: "No, voglio che soffri."

    Per Marco era diventato difficile capire chi era più cattivo, anche se Sam a differenza di Isaia rispettava scrupolosamente i tempi di riposo. Il quarto giorno fu di nuovo il turno del sadico Isaia… Marco si getto ai suoi piedi, implorando pietà, leccandogli le scarpe. Isaia si fece togliere la scarpa da Marco, che approfittò per un'ultima, vana, supplica. Il piede era sempre avvolto nel calzino bianco di cotone, molto più sudaticcio. La sensazione sul collo fu inizialmente bellissima e fece eccitare Marco, ma poi la sofferenza fu atroce. Anche questa volta Isaia non tolse la pressione per un solo secondo, riducendola solo leggermente nei 30 secondi di pausa teorica. Marco: "Ti prego, sei veramente cattivo, si supplico…". Ma Isaia, crudele: "Voglio farti del male, credimi, devi soffrire."

    La terza serie fu uguale alla seconda, il settimo giorno, all'ultima serie di 30 secondi, Sam fece una cattiveria, salendo sul collo con il piede con cui non aveva tolto la scarpa, delle vans nere con strisce bianche, stupende, da adorare, ma cattive sul collo. Quei 30 secondi furono tremendi. Marco non riusci nemmeno a implorare pietà, se non dopo la fine, baciando i piedi di Sam che sorrideva sadico e godeva per la sua cattiveria. Isaia invece non fece nulla di strano l'ottavo giorno, mentre Sam il nono ci andò pesante, rimanendo praticamente tutto il tempo (ma rispettando le pause) con tutto il peso sul collo del povero Marco.

    L'ultimo turno spettava a Isaia, che fu particolarmente sadico, schiacciando nell'ultimo minuto il collo di Marco con le sue belle scarpe sportive.

    Infine fu la volta di Chris a dimostrare tutta la sua cattiveria. Quando chiese un rapporto e scoprì quanto capitato fu infatti durissimo: la prima serie di Sam e tutte le 5 di Isaia sono da ripetere nel rispetto delle direttive.

    La cattiveria di Chris non ha avuto limite…. Marco subì queste carognate, ma non ce la faceva più.

    Il caporale lo consolò, dicendogli che gli voleva bene e che non lo avrebbe più tormentato. Anzi, il caporale gli disse di resistere che David lo voleva fare a pezzi. Gli avrebbe dato 80 frutate e più. Marco lo implorò, ma non servì a molto… la sua pietà infatti non lo salvò a lungo dalle cattiverie dei suoi tre aguzzini.

    Il tutto si sarebbe svolto in due soli giorni. Al mattino fu la volta di Sam, che ne approfittò per umiliare Marco facendosi leccare i piedi, seguito subito da Isaia, che lo avrebbe tormentato anche durante la pausa pranzo e prima di andare a letto. Cosa che si sarebbe dovuta ripetere anche il giorno dopo.

    Marco passò la notte guardando i piedi di Isaia, che lo avrebbero tormentato il giorno dopo. Chiese, implorante: "ti prego Isaia, domani vacci più leggero, ti supplico, farò sempre quello che vorrai…". Isaia rimaneva invece impassibile e insensibile, mostrando il piede a Marco come a dire che lo avrebbe fatto soffrire. E infatti il giorno dopo fu così, anche se in fondo era meno di prima, dovendo rispettare scrupolosamente le pause.
     
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    17 Sam e Isaia (Narratore e Marco)
    Narratore:
    Il comandate, nel frattempo, aveva saputo della cattiveria di Chris e dei due capi, nonché di come Marco aveva resistito, e aveva quindi deciso che d'ora in poi Marco sarebbe stato un allievo a pieno titolo, sospendendo ogni durezza supplementare nei suoi confronti. Questo aveva fatto piacere a Marco, anche se come vedremo le cose non miglioreranno, dato che Chris ha subito detto ai due di continuare come prima.

    Marco:
    Non sapevo cosa fare. La durezza con cui mi avevano trattato finora mi aveva fatto a pezzi, ma ora le cose avrebbero dovuto migliorare. Però non era così. Decisi quindi di provare a parlare con Sam.

    Avevo capito infatti che Chris era l'ufficiale più cattivo e sadico. I suoi addestramenti erano veramente crudeli e li pianificava a tavolino per farci soffrire. Non aveva poi nessuna pietà: quando decideva che avremmo dovuto flettere fino a scoppiare, poi non ci scontava niente. E nel pianificare gli esercizi era cattivo e sadico. Di una durezza assurda. Isaia era un sadico, cattivo che godeva a farmi male, a farmi star male e ad umiliarmi senza cuore. Sam invece, mi sembrava umano, anche se di una cattiveria particolare. Lui magari aveva pena, ma quando ti vedeva soffrire era un bastardo.

    Ricordo i test di Chris: all'inizio Isaia mi torceva il braccio, ma poi alla fine a torcerlo era Sam. Che poi mi ha anche messo un piede in faccia, con il suo calzino nero di spugna odoroso… cattivo. Se poi penso alle carognate iniziali. Però rimaneva l'unico con cui provare a parlare.

    Marco: "Sam, ma perché sei così cattivo con me? Ti prego, basta….". Sam: "Devi star male, hai capito?" Era veramente sadico e cattivo. Sam: "Dimmi, ti piaceva quando ti schiacciavo il collo sotto i piedi? Lo facciamo ancora? Ti va?" Marco: "Ti prego, ti supplico, per pietà…"; Sam: "Inginocchiati e leccami i piedi!"

    Passai così il tempo a leccargli i piedi e implorare di avere un po' di pietà. Sam invece mi guardava cattivo e godeva. La cosa mi piaceva e Sam ci provava piacere, per cui almeno non mi tormentava fisicamente. Finché non arrivò anche Isaia, il quale disse: "facciamogli del male…" e mi mise un piede sulla testa, schiacciandomela sui piedi di Sam. Entrambi i ragazzi erano in calzini, i soliti neri di spugna l'uno e bianchi di cotone l'altro. Sam: "Come siamo cattivi!" Decisero di fare un gioco cattivo, mettendomi in una posizione umiliante e dolorosa, dalla quale avrei dovuto liberarmi. In pratica mi legarono i piedi e le mani dietro la schiena, sdraiato sulla schiena, con Sam in piedi e il mio collo in mezzo ai suoi piedi. Stringeva forte con le caviglie…. era umiliante e doloroso, mentre Isaia si mise davanti e mi mise un piede in faccia… era sudato e odorava molto. Io ero eccitato, ma soffrivo ed essendo legato avevo poche chances di potermi liberare. Infatti mi tennero sotto per più di un'ora, maltrattandomi in vari modi, soprattutto Isaia con il suo piede sulla mia faccia: tutta la pianta del piede in faccia, sul naso, poi sulla bocca, poi la punta sotto il naso o sulla bocca, spingendo un po' dentro. Fu particolarmente cattivo quando spinse l'alluce in un occhio, affondandolo con forza.

    Non sapevo cosa fare. Parlare con Sam aveva solo aumentato la mia umiliazione e provarci con Isaia sarebbe stato anche peggio.
     
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    18 Al lago (Marco)
    Da quel momento avevo capito che Sam non avrebbe mai avuto pietà, al limite si poteva ridurre la sofferenza fisica, anche se al prezzo di umiliazioni e di una totale sottomissione (ciò che però mi eccitava e piaceva). Era troppo cattivo e sadico. Chris ed Isaia erano delle carogne, da loro non ci si poteva aspettare niente di buono, ma anche Sam non scherzava: Chris era il sottotenente ufficiale addestratore più cattivo e sadico, Isaia era il capo più carogna. Lui ci godeva a vedere soffrire, ti guardava quando stavi male e ci provava piacere. Poi dovevi implorarlo o ti avrebbe fatto passare la voglia di vivere da quanto era cattivo e bastardo. Sam invece… all'inizio spesso aveva anche pietà, ma quando vedeva soffrire si eccitava e finiva per essere persino più sadico e cattivo degli altri. Aveva dei piedi stupendi, da adorare….

    Un altro esempio della cattiveria di Chris capitò qualche giorno dopo, quando ci ha fatto alzare alle 3 di notte. Abbiamo dovuto andare al lago ghiacciato (in alta montagna), dove ci aspettava una tortura sadica. Chris aveva fatto fare due buchi a 10 metri uno dall'altro nel lago ghiacciato. Avremmo dovuto nuotare sotto il ghiaccio da un buco all'altro. Luca, un ragazzo figo e buono, aveva nuotato per primo, portando una corda che avrebbe aiutato noi altri a tenere la direzione. Ma per ognuno di noi sarebbe stata una tortura…. Persino Sam ed Isaia ci hanno sofferto. Io sono stato malissimo, sono uscito congelato e piangevo. Ma Sam fu sadico e mi ordinò di rientrare nel buco e poi mi mise un piede sulla testa, con il suo calzino nero di spugna e mi premette sott'acqua, per quasi 3 minuti, mentre Chris guardava divertito senza dire nulla. Mi sentivo morire dal freddo e dalla mancanza di aria, ma ero eccitatissimo dalla cattiveria di Sam… Persino Isaia gli disse che aveva esagerato, anche se credo che lo abbia detto solo per cattiveria e per evidenziare quanto era stato canaglia.

    Risalito tremavo dal freddo e implorai Sam di avere pietà, lui mi disse che dovevo soffrire e mi abbracciò, tenendomi stretto e dandomi, a volte, dei colpi per farmi male. Io volevo solo asciugarmi e rivestirmi. Quando mi lasciò andare, corsi verso i miei vestiti e presi l'asciugamano, ma Isaia mi ordinò di fare 20 flessioni. Voleva godere un po' anche lui e ad ogni flessione dovevo baciargli un piede. Finalmente dopo queste porcate anche Chris sembrava soddisfatto e mi lasciò rivestire.
     
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    19 La visita di Yan (vari) / la promozione di Sam
    Narratore:
    Il giovane tenente Yan, della stessa età di Chris, aveva il compito di ispezionare le scuole militari per verificare la qualità dell'addestramento militare. Si trattava di un ufficiale molto giovane per il suo ruolo, ma non per questo meno temibile, anzi proprio la sua giovane età lo rendeva più spontaneo ed esuberante nel dare sfogo alla propria cattiveria e ad una certa dose di sadismo. Ciò che anche il suo ruolo gli permetteva di esercitare nei confronti dei giovani delle classi che visitava…

    Al momento della visita della nostra scuola, il comandante aveva pensato di fargli assistere alle esercitazioni della sezione del sottotenente Chris, il quale era ben contento di preparare un programma di addestramento sadico da infliggere ai suoi 24 allievi (3 camerate da 8, tra cui la nostra, con un totale di 6 capi). Inoltre Chris pensava di approfittarne per far soffrire Marco.

    (Chris)
    Ricevuta la comunicazione della visita del tenente Yan, che conoscevo e con il quale avevo un rapporto di amicizia, ho convocato Isaia e Sam, comunicando loro la mia decisione di promuovere Sam a caporale. Si trattava di un fatto eccezionale, poiché nessun allievo era stato promosso se non a pochi mesi dalla fine della sua formazione (qui mancavano ancora poco meno di due anni) e, anche se a livello pratico cambiava poco (Sam non avrebbe avuto un ruolo da sottufficiale, ma avrebbe continuato la scuola come allievo), la cosa aveva delle implicazioni interessanti. Avevo inoltre deciso di promuovere Sam e non Isaia, che dal mio punto di vista essendo più cattivo lo meritava maggiormente perché pensavo di poterli incattivire maggiormente entrambi: Sam come caporale avrebbe avuto più potere ed era uno che tendeva a incattivirsi mano a mano che infieriva (mentre all'inizio era un po' compassionevole)… con il grado avrebbe avuto più occasioni di farlo; Isaia invece sarebbe stato deluso ed essendo molto vendicativo, credo che si sarebbe rifatto su Marco. Comunicata la mia decisione infatti Sam fu contento, mentre Isaia molto deluso. Gli spiegai le ragioni della mia scelta, dicendo chiaramente quello che mi aspettavo da loro: un'assunzione di responsabilità e maggior durezza da subito da parte di Sam e ancora più cattiveria da parte di Isaia.

    Spiegai a Sam che, sebbene teoricamente potrei obbligarli a fare gli stessi esercizi degli altri allievi, di principio lui non doveva farli (e difficilmente potevo giustificare una decisione di farglieli fare) e che anche se teoricamente avrebbe dovuto fare gli esercizi degli altri caporali, non avendo una dotazione di sottufficiali fissi (ogni tanto posso far capo all'aiuto di caporali o stergenti, ma non sono fissi da me), difficilmente ciò sarebbe avvenuto. Insomma Sam avrebbe avuto dei privilegi, dei diritti e dei poteri, che avrebbe potuto e dovuto usare. In particolare poteva ordinare ed eseguire (entro dei limiti da concordare con me) autonomamente delle punizioni (i capi dovevano segnalare le infrazioni, anche se di fatto indurendo gli esercizi potevano punire a piacimento).

    Ma soprattutto spiegai loro che ci sarebbe stata questa visita e che avremmo dovuto essere estremamente cattivi, soprattutto con Marco. Yan sarebbe stato avvisato da me….

    All'arrivo di Yan gli dissi infatti che c'era un allievo, tale Marco, che andava punito e addestrato in maniera particolarmente dura e che glielo avrei assegnato quale ordinanza personale, sperando che lo avrebbe maltrattato a dovere…. ciò che disse che avrebbe fatto con molto piacere….

    Marco
    Fui convocato da Chris che mi spiego che avrei dovuto fare da ordinanza a Yan. Normalmente l'ordinanza fa solo quello, ma io avrei svolto tutte le attività scolastiche e militari e poi, invece di tornare agli alloggi, sarei stato a disposizione di Yan. Mi spiegò anche quali erano i miei compiti: in pratica occuparmi di tutti i suoi bisogni e ubbidirgli in tutto e per tutto, con totale sottomissione. Compresi subito cosa intendesse dire….

    Yan era un bel ragazzo, molto giovane (sulla ventina, come Chris), ma anche molto duro e cattivo, con una dose di sadismo. Voleva divertisti a vederci soffrire e Chris era una garanzia in merito e, soprattutto, si sarebbe divertito ad umiliarmi e farmi soffrire. La prima cosa che mi disse è che ogni piccolo errore sarebbe stato punito senza pietà. Poi disse che era stanco e che dovevo accompagnarlo ai suoi alloggi. Lì mi fece inginocchiare, dovetti toglierli gli anfibi (che poi avrei dovuto pulirgli), spogliarlo e rivestirsi che voleva mettersi abiti più comodi. si mise dei pantaloncini sportivi, una maglietta polo, mentre dovetti mettergli ai piedi i calzini bianchi di spugna e le scarpe sportive. Andò quindi a correre, mentre io dovetti pulirgli gli anfibi e sistemargli i bagagli. Quando tornò era sudato e dovetti inginocchiarmi ai suoi piedi, baciargli i calzini sopra le scarpe e leccargli le scarpe. Poi si fece portare gli anfibi, finse di guardarli e disse che non erano ben pulite. Yan: "Adesso ti inginocchi nuovamente e mi lecchi le suole delle scarpe". Mi inginocchiai e leccai le suole delle sue scarpe sportive. Disse: "devi pulire via la terra!". Poi dovetti toglierli le scarpe e annusargli i piedi, con i calzini di spugna bianchi. Erano sudati e puzzavano incredibilmente. Yan: "Domani sarà divertente, vi faccio saltare dalla torretta e se qualcuno si fa male ci godo". Il salto dalla torretta non era un esercizio vietato, ma chi lo faceva fare lo ordinava alla fine della formazione, come sorta di prova di coraggio finale. In realtà pochi ufficiali erano così cattivi, perché a volta qualcuno si infortunava. Evidentemente Chris e Yan erano tra questi….

    Prima di andare a dormire dovetti leccare la suola dei piedi di Yan, con i calzini di spugna bianchi sudati, che poi dovetti prendere in bocca al momento di dormire. In camera eravamo solo Yan ed io e ne approfittai per chiedergli come mai era così cattivo, che gusto ci provava a farci soffrire in quel modo, ad umiliare senza motivo. Mi rispose che gli piaceva e ci godeva.

    Il giorno dopo fummo sottoposti ad un addestramento durissimo, con flessioni, addominali, corse prolungate, serie di scatti, rimanere seduti per diversi minuti con la schiena contro il muro senza sedia (Yan insisteva con sadismo a che i nostri piedi fossero ad angolo retto). Io inoltre avevo gli occhi di Chris, Sam e Yan sempre su di me…. Sam in particolare sperava di poter segnalare una qualche manchevolezza, per godere nel farmi punire. Quando mi fu vicino gli dissi: "Ti prego Sam, un po' di pietà, farò quello che vuoi". Lui guardò i suoi piedi e mi disse che avrei dovuto leccarglieli e adorarglieli appena tornato in camera.

    Isaia invece accumulava odio perché, anche se non c'entravo nulla, per colpa mia non era stato promosso al posto di Sam e aveva dovuto subite anche lui l'esercitazione che Sam invece si godeva sadico. Io guardavo i loro piedi e non vedevo l'ora di adorarglieli, anche se so che mi avrebbero fatto soffrire.

    Dovettimo poi saltare dalla torretta, ciò che un paio non ebbero il coraggio di fare e furono mandati da Matteo, che gli fece leccare i piedi e li fece flettere tutta la sera.

    Ma tutto sommato l'ispezione andò bene. Io dovetti ancora dormire con Yan, che mi costrinse nuovamente ad annusargli i piedi con i suoi bei calzini bianchi di spugna che adoravo. Lui era cattivo e ci godeva, ciò che rendeva il tutto ancora più bello ed eccitante. Evitai di farglielo sapere, ma adoravo quel ragazzo e la sua cattiveria, che era più orientata ad umiliare che non a torturare come Chris e gli altri miei aguzzini.

    Al mattino, senza che me lo chiedessi, mi inginocchiai ai suoi piedi, gli misi le scarpe e gli baciai i piedi, sopra le scarpe, dove c'erano i calzini e alle caviglie. Mi disse che questo era il servizio che si aspettava e mi fece un'ultima cattiveria: dovetti appoggiare il palmo della mano destra sul pavimento e lui me la schiaccio forte, facendo sadicamente pressione per darmi più dolore e umiliazione possibile, fino a farmi piangere dal dolore. Lui mi guardava con un'espressione dura e soddisfatta.
     
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