Alpha Tau Omega

Un'amicizia messa in difficoltà da una confraternita, dove o sei uno dei migliori o non sei nessuno

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    Tutte le luci della villa coloniale erano accese e da dentro risuonava musica a tutto volume. Non era stato difficile trovarla, tutti nel campus la conoscevano anche se pochi eletti erano stati così fortunati da abitarla. Lo stesso Mike era rimasto scioccato quando aveva ricevuto l'invito. Certo avrebbe provato ad entrare in altre confraternite del college, ma non si sarebbe mai aspettato che proprio lui sarebbe stato addirittura invitato dalla più famosa e prestigiosa. Aveva subito chiamato Rick, suo migliore amico da sempre, e aveva scoperto che anche lui aveva ricevuto lo stesso invito. Mike non era affatto sorpreso, alla Alpha Tau Omega cercavano sempre di reclutare i migliori, coloro che si erano distinti al liceo per risultati e popolarità. Rick era sempre stato tra i più popolari a scuola: ottimi voti e capitano della squadra di calcio. Inoltre con il suo metro e ottanta, i suoi occhi scuri, i suoi capelli da sogno e il suo corpo meravigliosamente atletico anche se non grosso lo rendevano l'idolo di tutte le ragazze. Mike era sempre vissuto alla sua ombra, ma Rick era sempre stato un buon amico per lui. Se da un lato capiva come mai Rick fosse stato scelto per entrare alla ATO, dall'altro si chiedeva come avesse fatto lui. Forse dopo quei quattro premi vinti alla gara di fisic...
    "Hey ti muovi?" Rick lo risvegliò dai suoi pensieri con una manata amichevole sulla schiena.
    "Sì scusa ... andiamo" rispose Mike.
    Rick lo fissava divertito con il suo solito adorabile e allo stesso tempo vagamente malizioso sorriso prima di voltarsi e dirigersi verso la casa.

    Pochi minuti dopo i due amici erano seduti nel grande salotto della sede della confraternita. Intorno a loro una trentina di ragazzi, alcuni loro coetanei al loro primo anno di collage, altri evidentemente più maturi. Tutti maschi.
    Il baccano della musica e delle voci fu interrotto e tre ragazzi salirono su una specie di pedana posta davanti al caminetto. Uno di loro fece un passo avanti.
    Mike notò subito quanto fosse bello quel ragazzo per poi stupirsi di aver fatto caso ad una cosa del genere. Era di media statura, ma dal corpo di un dio greco, anche ora da sotto la maglietta, si potevano intravedere i suoi muscoli definiti. I capelli biondi, gli occhi azzurri e un viso perfetto facevano il resto.
    "Benvenute a tutte le nuove matricole alla Alpha Tau Omega!" disse sorridendo spavaldo. Tutti applaudirono ed esultarono.
    "Sono Aaron Rogers, capo della ATO e se oggi siete qui è perché siete i migliori. Solo i migliori infatti possono fare parte della nostra confraternita e usufruire dei suoi vantaggi." Ancora applausi.
    "Da secoli la ATO insegna ai migliori studenti di questo college che esistono uomini superiori e come tali vanno rispettati!"
    "Vi abbiamo osservato negli ultimi mesi, e vi abbiamo scelto per unirvi a noi... Beh, alcuni di voi..." Nella sala si diffuse un mormorio confuso.
    "Potreste tirare fuori i vostri inviti?" continuò sicuro il Aaron.
    Tutti si frugarono le tasche per estrarne la busta che avevano ricevuto. Anche Mike e Rick la tirarono fuori. Mike lo notò subito: erano di due colori diversi.
    "Per chi ha ricevuto un invito blu: congratulazioni! Potete entrare direttamente nella confraternita!" Circa metà delle persone presenti esultò. Compreso Rick.
    Mike era confuso, nelle sue mani una busta di colore bianco.
    "Non disperate se avete ricevuto un invito bianco! C'è ancora una possibilità per voi. Vedete, non eravamo certi su chi fra voi fosse degno della ATO, cosi abbiamo pensato di ... mettervi alla prova" disse il ragazzo, mentre due altri membri della confraternita portavano sulla pedana una specie di urna piena di bigliettini.
    "Per il prossimo mese ogni membro, e intendo anche coloro entrati direttamente oggi, avrà a disposizione uno...schiavo" pronunciò con particolare soddisfazione l'ultima parola.
    Nella sala c'era chi rideva e chi sembrava sconvolto dalla novità.
    "Ma che cazzo!" disse Mike a Rick.
    "Tranquillo, sono goliardate" gli rispose l'amico.
    Riottenuto il silenzio Aaron sul palco continuò a parlare.
    "Gli schiavi saranno obbligati ad obbedire a qualsiasi richiesta ed ordine del loro padrone, in caso contrario verranno espulsi dalla confraternita. Al termine del mese di prova chi si sarà comportato bene ... o almeno chi riuscirà a resistere..." Risate "diventerà membro a tutti gli effetti!"
    Mike si sentì rincuorato da questa possibilità, dopotutto quanto difficile poteva re qualche servizietto per uno di quei ragazzi?
    "Ora vorrei che ogni membro venisse qui ad estrarre un biglietto e scoprire il nome del suo schiavetto per il mese ahah" disse Aaron cominciando per primo ad estrerre.
    "Phil Jackson?" disse aprendo il pezzo di carta.
    Dopo un attimo di silenzio un ragazzo si alzò in piedi. Aveva un grosso paio di occhiali e sembrava piuttosto intimorito.
    "Vieni qui ragazzo, non aver paura!" disse Aaron dal palco.
    Phil lo raggiunse e subito fu stretto in una presa sotto braccio da Aaron che mentre gli strofinava i capelli con le nocche disse scherosamente "Ci divertiremo un mondo io e te vedrai ahaha!"
    Uno ad uno tutti i membri sia vecchi che nuovi estrassero il nome del loro schiavo. C'era chi sembrava amichevole con con chi aveva appena conosciuto mentre altri approfittavano già della situazione. Mike stava fissando stranito un ragazzo che, compiaciuto, si faceva allacciare le Vans dal suo nuovo schiavo.
    "Mike Walden"
    Una voce dal fondo della sala lo distolse dalla visone.
    Sulla pedana, con in mano il suo biglietto, c'era Rick.

    La festa di inizio anno era cominciata da quasi un'ora. Tutta la casa era affollta, musica a palla e alcol a fiumi. Sembrava che ogni matricola avesse voglia di provare tutti i vantaggi di avere uno schiavo personale. Chi si faceva imboccare le patatine, chi chiacchierava su un divano con le gambe appoggiate sulla schiena dei relativi schiavi come fossero tavolini, chi obbligava il proprio a bere in continuazione per farlo ubriacare, chi usava la bocca degli schiavi per tenere i picchieri di beer-pong, chi si divertiva a prendere a calci un ragazzo bendato per poi chiedergli chi di loro fosse stato e chi addirittura usava le mani o la bocca del proprio schiavo come posacenere!
    Sembrava quasi che questi ragazzi avessero abusato così da sempre di loro simili, come se fossero nati superiori.
    Rick stava parlando con uno dei ragazzi al fianco di Aaron durante la presentazione, Ben, membro anziano e giocatore nella squadra di football.
    "Ho sempre trovato il calcio uno sport per finocchi sai?" disse Ben scherzando.
    "Ahah dovresti vedere quante ragazze ti pregano di farglielo succhiare dopo una partita, poi chiedi loro se sono finocchio ahah!" rispose Rick. I due sembravano amici da una vita. Mike, seduto nell'angolo del divano in silenzio, non riusciva a sopportarlo. Ogni volta che incontravano gente nuova Rick si trasformava in uno stronzetto prepotente ed era sempre amato da tutti.
    "Sicuramente meglio del volano, quello si che è da froci" riprese Ben rivolgendosi al suo schiavo che gli aveva appena portato una birra "Non è vero Smith?"
    "Si...padrone" ripose timido il ragazzo.
    "Toglimi le scarpe, ho caldo ai piedi" ordinò Ben prendendo un sorso di birra.
    Rick assisteva stupefatto mentre il ragazzo senza obbiettare si inginocchiava e prendeva i lacci delle Converse nere di Ben.
    "Coi denti" disse il ragazzo sorridendo.
    Lo schiavo obbedì e slegati i nodi con la bocca, gli sfilò le scarpe per ritrovarsi davanti due piedi enormi in calzini di spugna Nike bianchi... Più o meno bianchi...
    "Ahhh! Sai Rick non c'è niente di meglio di un bel massaggio ai piedi dopo una lunga giornata." disse mentre lo schiavo, capito a malincuore il comando, cominciava a massaggiare timidamente quei piedi caldi e leggermente sudati.
    "Dovresti provare" disse Ben accennando a Mike.
    In effetti Rick si era quasi eccitato per tanta dominazione e per come lo schiavo avesse obbedito subito. Per un attimo si guardò le Vans Sk8 (https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/origi...980dfde8d8b.jpg), ma poi lo sguardo terrorizzato di Mike lo riportò in sé.
    "Per ora sto bene" ripose.
    "Come vuoi! Ma prima o poi dovrai provare quanto è bello sentire la faccia di un inferiore sotto i piedi" disse spingendo a terra la testa del suo schiavo e strofinandogli le piante sudate del calzini sulla faccia.
    "Ahaha sembra proprio nato per queste cose!" disse Rick divertito.
    "Non tutti sono come noi amico. Alcuni sono nati per servire quelli come noi, per natura! E ora dimmi frocetto di cosa sanno i mie calzini?" disse intrappolando il naso del ragazzo tra le dita dei piedi e costringendolo a respirare attraverso il caldo ed umido tessuto. L'odore doveva essere molto forte perchè lo schiavo tentava di divincolarsi, ma la presa salda di Ben lo teneva piantato a terra.
    "Non ci provare nemmeno, lo so che in fondo in fondo ti piace! Eh? Si sentono le due ore di allenamento in palestra?"
    Rick rideva.
    Mike era inorridito.
    "Mike portami una birra" chiese, o meglio ordinò Rick.
    "Scusa?" ripose stupefatto Mike. Il suo amico Rick non si era mai rivolto così a lui.
    "Una birra Mike! Hai presente?" ribadì Rick come se fosse la cosa più ovvia del mondo e fissandolo con i suoi occhi scuri.
    "Certo...mio padrone!" disse sarcastico Mike mentre si alzava e si allontanava.
    "Non puoi permettergli di parlarti così. Dovrai metterlo al suo posto, dimentica per un mese che è tuo amico e guardalo come uno schiavo con cui divertirti" disse Ben che ormai ignorava il ragazzo che disteso a terra sotto i suoi piedi soffocava per l'odore della sua mascolinità e il peso delle sue gambe muscolose.
    "Ci proverò" rispose Rick e incrociando le caviglie sulla pancia del ragazzo si rilassò sul divano aspettando la sua birra.
    Mike arrivò in cucina evitando gente che ballava, vagava ubriaca o tormentava poveri ragazzi. Presa una birra dal frigo fece l'errore di fissare un ragazzo che a gambe incrociate sul tavolo guardava il cellulare mentre lo schiavo, cercando di nascondere la faccia schifata, gli ricopriva di baci le piante dei piedi nudi
    "Hai qualche problema?" si rivolse minaccioso a Mike.
    "No...scusa" disse filandosela.
    "Un mese, solo un mese" pensò tornado da Rick.

    Poco dopo nel giardino sul retro della confraternita , Aaron e Ben stavano entrambi pisciando, uno di fianco all'altro e guardando in avanti o in basso parlavano tra loro.
    "Si prospetta un anno divertente eh?" disse Ben.
    "Assolutamente, quest'anno non avrò alcuna pietà ahah" ripose Aaron.
    "Non è incredibile come ci caschino sempre? Insomma, questi non crederanno davvero di entrare a far parte della ATO?!" continuò Ben.
    "Certo che ne faranno parte" disse Aaron "ma solo come nostri schiavi ahah" disse Aaron sbattendo il suo cazzo poderoso per asciugarsi. Mentre si tirava su la zip dei pantaloni sputò nella bocca di uno dei due ragazzi fino a quel momento inginocchiati davanti a loro con le bocche aperte.

    Continua (?)

    Spero vi piaccia :)

    Edited by Paul282 - 20/7/2017, 20:13
     
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    Ti supplico continualo non lo abbandonare perché é fenomenale
     
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    Veramente bello! Bravo. Storia interessantissima.
     
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    Mike aveva deciso lasciare prima la festa, non riusciva a sopportare le umiliazioni che gli altri ragazzi, gli altri schiavi, erano costretti a subire dai membri della confraternita. Anche se era abbastanza sicuro che Rick non lo avrebbe mai costretto a fare cose simili, non voleva rischiare. In camera sua sarebbe stato al sicuro.
    Stava per salire le scale per raggiungere i piani superiori e la camera assegnatagli, ma un ragazzo alto e muscoloso gli si parò davanti bloccandogli il passaggio. Doveva essere uno degli studenti all'ultimo anno. Le sue braccia conserte mettevano in mostra i bicipiti gonfi e minacciosi.
    "Dove credi di andare schiavo?" gli disse sprezzante.
    Mike fu sul punto di scoppiare. Voleva solo andare a dormire, ma un atleta tutto muscoli glielo impediva ed ora aspettava una sua risposta con un sorriso compiaciuto. Mike decise di essere cauto.
    "Ehm...sono un po stanco, vorrei andare in camera. Posso?" chiese sottomesso.
    "E non pensi al tuo padrone? Se ora tu te ne vai lui come fa? Se dovesse aver bisogno di un altro drink? Se dovesse sputare e non avesse la tua bocca a disposizione? Se avesse bisogno della tuo nasino per grattarsi fra le dita dei piedi? Se dovesse ripulirsi il cazzo dopo aver pisciato e non avesse i tuoi capelli a disposizione? E se semplicemente volesse sentire la tua fresca linguetta sulle palle? Eh? Ci hai pensato?" il suo tono era sia sadico che divertito.
    Mike era ancora sconvolto dal pensiero di Rick che gli faceva fare tutte quelle cose quando il tipo gli prese la mascella e lo avvicino al suo viso.
    "Senza il permesso del padrone non puoi nemmeno soffiarti il naso, figuriamoci andare a dormire!"
    "Dio mio, qua sono tutti impazziti" pensò Mike tornando indietro. Nelle ultime ore era stato trattato poco più che da oggetto ed era stato frustrante, il suo pene nelle mutande non la pensava allo stesso modo...

    "Dai Ben tocca a te! Muoviti prima che il tuo collassi"
    Il giocatore di football si posizionò sulla linea di tiro incitato dai compagni. Presa la mira lanciò la freccetta che andò a conficcarsi a pochi centimetri dal centro.
    "Whooo succhiatemelo tutti!!!" esultò Ben "Cosa c'è scritto?"
    In ogni settore del bersaglio circolare vi era una scritta a pennarello. Un ragazzo si avvicinò per leggere quella colpita dalla freccetta di Ben.
    "Ehm...Scegli due persone oltre a te alle quali il tuo schiavo deve leccare alle ascelle!" Tutti i partecipanti scoppiarono a ridere.
    "AHAHAHAHAH hai sentito Smith? Spero ti piaccia il sudore da atleta!" disse Ben al suo schiavo che inginocchiato li vicino pareva esausto dalla serata.
    "Allora...Andrew! Vieni qui coglione, sarà la cosa più simile ad una doccia nella tua settimana! Ahahahah" disse scherzando e puntando il dito verso un ragazzo abbronzato, non muscoloso quanto lui ma atletico e di sicuro di bell'aspetto.
    "Ahahaha che coglione che sei!" rispose Andrew alzandosi da un divano e calpestando incurante il suo schiavo fino a quel momento disteso sotto i suoi piedi in infradito.
    "E come seconda persona... mmm... Rick! Fratello, vieni a scoprire cosa vuol dire essere nella ATO!"
    Rick si avvicinò sorridendo al nuovo amico. Aveva osservato la partita assistendo alle umiliazioni più svariate verso gli schiavi dei membri della confraternita. Aveva provato pena per loro? Forse sì, ma cazzo se si era divertito!
    Ben si era arrotolato la manica della T-shirt sopra la spalla, seguito da Rick. Andrew indossava una canotta, non ne aveva bisogno.
    Smith era in piedi di fronte a Ben. I suoi occhi intimoriti dall'ascella abbastanza pelosa del padrone. Il grosso bicipite sopra di lui non gli lasciava possibilità di rifiutarsi.
    "Forza schiavo! Lecca per bene!" Ben prese Smith per la nuca e lo premette sotto il braccio con forza. La bocca serrata in un'espressione arrogante.
    "Mmmmm aaaaaah siiiiiii!!!!" Ben fingeva di godere sessualmente mentre la linguetta del suo schiavo passava e ripassava sui suoi peli e sulla pelle calda. Ad ogni leccata il ragazzo ingoiava più sudore. Intorno a loro gli altri morivano dalle risate per la scena.
    "Che ne dici? Ti piace frocio?"
    "Mmmffh mmfh" la voce di Smith, la cui faccia era praticamente immersa sotto il braccio di Ben, era soffocata.
    "Secondo me è un "Certo padrone! Adoro il sudore delle tue ascelle!"" Disse Ben imitando con vice acuta il suo schiavo ed aumentando le risate del gruppo intorno a sé.
    "Non essere ingordo! Ci sono anche i miei amici che vogliono beneficiare della tua linguetta da checca" disse il ragazzo tirando via Smith dalla sua ascella. "Se fai il bravo, poi ti faccio leccare anche l'altra"
    Ben lanciò lo schiavetto verso Andrew.
    "Dai non fare la lagna, è solo il tuo primo giorno!" disse scazzato Andrew mentre, piegato un braccio dietro la testa, portava il viso di Smith nella sua ascella abbronzata.
    Smith cercava di non pensare a nulla e di completare al più presto il compito umiliante. Leccava e leccava. Sentiva la pelle calda di quei giovani atleti sotto la lingua. Leccava e leccava. Il sapore del sudore era forte e salato. Notò che era un po diverso da Ben. Leccava e leccava. L'odore era penetrante, ma anche seducente. Leccava con foga. Voleva che tutto passasse alla svelta.
    Ma la foga del ragazzo fu mal interpretata.
    "Hey Ben! Mi sa che il tuo schiavo preferisce leccare me! Ahahah sembra ipnotizzato!" disse Andrew. Strinse la testa di Smith sotto il suo braccio potente, intrappolandolo lì sotto. "Che dici? Facciamo scambio? Il mio non ha la lingua molto lunga, ma nella sua bocca ci entra tutto il mio piede!"
    "Si ti piacerebbe! Ho in mente un sacco di posti dove la lingua da frocetto di Smith può essermi utile ahaha!" rispose Ben.
    Era il turno di Rick. Dopo aver osservato i suoi due compagni farsi leccare le ascelle da un altro ragazzo ora toccava a lui. Smith non si era opposto all'umiliazione. Lui stesso e qualunque uomo avrebbe preso a calci qualcuno che gli avesse chiesto una cosa del genere! Ma la sensazione che provava in lui era strana, difficile da comprendere. Aveva goduto nel vedere lo schiavo trattato così?
    Smith era davanti a lui. In attesa. La faccia stravolta
    "Forza Rick! Fagli assaggiare di cosa sa un calciatore!" lo incitò Ben.
    Per un momento gli sguardi di Rick e dello schiavo si incontrarono. Forse Smith poteva cogliere quella punta di indecisione del ragazzo. Gli altri non avrebbero dovuto.
    Gli prese brutalmente la nuca e, gonfiato il bicipite, cominciò a strofinare la faccia di Smith nella sua ascella leggermente pelosa.
    Dopo un po il viso di Smith era umido, anche se più per i due servizi precedenti che per quello in corso.
    Appena sentì la lingua posarsi sulla sua pelle, Rick sorrise. Godeva.
    "Buon appetito, schiavo!" disse.
    Tutti risero. Lo guardavano con approvazione.
    Il calciatore non aveva mai provato nulla del genere. Un altro uomo, suo coetaneo, si stava umiliando per servirlo come un dio. Sentiva la dominazione e il potere su di lui e lo fava impazzire. Sentiva che il suo grosso membro si stava gonfiando.
    "Benvenuto nella Alpaha Tau Omega, fratello!" disse Ben sollevando la bottiglia di birra. Tutti esultarono.
    Rick si sentiva potente. Voleva aumentare quella dominazione sullo schiavo. Voleva umiliarlo di più.
    "Succhiami i peli frocio!" ordinò d'istinto.
    Tutti sorpresi ed entusiasti scoppiarono a ridere o cominciarono ad insultare il ragazzo sotto il braccio di Rick perché obbedisse.
    Smith si risvegliò dalla trance per quell'ordine improvviso. La sensazione di schifo e umiliazione gli ripiombò addosso, ma non aveva scelta. Aperta la bocca prese un ciuffo di peli e lo fece passare la tra le labbra. Il sapore di sudore virile in bocca.
    "Ahaha così schiavo! Assapora per bene" Rick era carico al massimo.

    Non ci aveva messo molto a ritrovare il suo amico. Mike non avrebbe voluto rivolgergli la parola dopo come lo aveva trattato, ma se davvero aveva bisogno del suo permesso per andare a letto non aveva scelta. Rick glielo avrebbe certamente dato. Anche se non lo vedeva bene, lo riconobbe tra un gruppo di membri della confraternita vicino al bersaglio per le freccette.
    Si avvicinò fino a che non gli fu alle spalle. Aveva... Aveva un ragazzo sotto il braccio che .... No non può essere... Rick si stava facendo leccare le ascelle allo schiavo Ben!
    Spaventato gli toccò la spalla per richiamare la sua attenzione.
    Rick si girò di scatto, quasi infastidito, si mordeva ancora il labbro inferiore ad occhi chiusi per il piacere. Quando vide Mike spinse via Smith con una mano sulla sua faccia.
    "Hey Mike! Dove sei stato? Che ci fai qui?" chiese cercando essere quello di sempre.
    Mike decise di ignorare quello che aveva appena visto. Voleva solo lasciare la festa.
    "Un tipo della confraternita ha detto che devo avere il tuo permesso per andare a dormire?" disse indifferente.
    "Cioè?!"
    "Oh bene! Rick il tuo nuovo schiavo è arrivato giusto in tempo per il tuo lancio!" disse Ben da lontano.
    Tutti ora fissavano Rick in attesa.
    Rick non poteva deluderli.
    "Ahahah certo!" prese Mike sotto braccio e lo portò al centro.
    "No col cazzo! Non mi presterò al vostro gioco sadico" disse Mike a Rick sotto voce.
    Ma Rick aveva già una freccetta in mano. Colpito il bersaglio, uno dei ragazzi li vicino lesse: "Fai leccare al tuo schiavo qualcosa a tua scelta dalla tua scarpa!"
    Ancora una volta tutti risero eccitati.
    Mike si sarebbe rifiutato. Voleva entrare nella ATO, ma non così. Insomma non gli avrebbero mica fatto fare quelle cose? Rick non gli avrebbe mai fatto questo.
    Si voltò verso il suo migliore amico.
    Rick, vicino al tavolo del buffet, aveva due dosatori in mano e un ghigno sulla faccia.
    "Ketchup o Maionese?"

    Era il suo migliore amico. Si conoscevano da anni ormai. Ed ora lui gli stava facendo questo. Ma cosa gli stava succedendo? Dopotutto lui era un membro della ATO e in quanto superiore si meritava di divertirsi come voleva. E poi che sarà mai? Ok, sarà piuttosto umiliante, ma solo così Mike sarebbe entrato nella confraternita. In realtà lo stava aiutando. E poi, non sapeva perché ma vederlo lì accucciato ai suoi piedi che lo guardava implorante, lo eccitava da morire. Era così debole rispetto a lui.
    Ben aveva insistito perchè Mike leccasse la suola e non la parte superiore della scarpa di Rick ed ora il calciatore era in equilibrio su una gamba, l'altra tesa verso la faccia del suo schiavo ed una macchia rossa sotto la suola.
    "Mmm sembra gustoso!" disse Andrew dal divano. Tutti risero.
    "Forza frocio fuori la lingua e lecca!" aggiunse Ben.
    "Ti prego" sussurrò Mike a Rick.
    Ma Rick ora pensava solo al godimento di dominare un suo pari, un suo amico.
    "LECCA"

    Mike si arrese al suo fato. Chiusi gli occhi avvicinò la bocca alla suola delle Vans di Rick . Diede una prima leccata. Il sapore dolciastro del ketchup si mischio a tutto ciò che il calciatore aveva calpestato tutto il giorno. Mentre ingoiava tutti esultavamo e ridevano.
    Non gli ci volle molto per ripulire a suola. Si sentiva umiliato.
    Tornò a guardare Rick dal bassò. Bello, atletico, popolare, un vero maschio alpha.
    Il suo pene spingeva per uscire dalle mutande per quella visione.
    Rick piegò la gamba per controllarsi la pianta.
    "Non male, ma hai mancato un punto" e così dicendo passò la suola sulla guancia di Mike per ripulirsi.

    Un'ora dopo Mike era nel suo letto. O meglio nella sua branda. Condivideva la stanza con Rick. Con il suo padrone.
    Lui dormiva in un comodo letto ad una piazza e mezza, mentre lui era accucciato praticamente sul pavimento al suo fianco.
    "È solo per un mese" si era giustificato Rick.
    Ora entrambi si preparavano a dormire.
    "Non te la sei mica presa vero?" disse improvvisamente Rick.
    "Noo figurati! Adoro leccarti le scarpe! Ma sai che preferisco la maionese" rispose Mike sarcastico. Era furioso.
    "Ahah dai non frignare. Ti chiedo scusa! Dopotutto è il tuo mese di prova, io e i ragazzi ci divertiamo un po, ma in fondo scherziamo" rispose Rick come nulla fosse.
    "Tu e i ragazzi potete andare a farvi fottere!" sbottò Mike dal pavimento.
    "Ahahaha dai so che in fondo ti è piaciuto limonare coi miei piedi" disse Rick allungando una gamba fuori dal letto e premendo il suo grande, curato e perfetto piede nudo sulle labbra dell'amico.
    Appena sentito il calore delle dita del piede di Rick sulla bocca, Mike lo spinse via arrabbiato.
    "Di sicuro è piaciuto al tuo cazzo"
    Mike raggelò.


    Spero vi piaccia :) Scusate se è un po lunga, ditemi cosa ne pensate!

    Edited by Paul282 - 1/8/2019, 18:00
     
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  8. Anonimus Bail
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    Fantastico! Capisco benissimo Mike, l'orgoglio contro la voglia inconscia di farsi umiliare
     
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    Veramente una storia degna di essere chiamata tale
    Molto bravo e l'idea che hai avuto dell'ambientazione é stupefacente
     
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    I miei complimenti! Location perfetta, un sogno trovarsi in un contesto cosi! Scritto bene...avvincente! Entro ed esco dal forum spesso sperando di trovare il seguito...per favore continua e grazie a te e a tutti quelli che scrivono racconti perche' mi regalate dei bei momenti di svago. Grazie

    Edited by Zerbinolu - 24/7/2017, 13:37
     
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    Complimenti background fantastico
     
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    Spero che questo tuo racconto duri veramente a lungo! Bravo bravo bravo :ok:
     
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  15. Keby347
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    Vogliamo il seguito daiiiiii :)
     
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202 replies since 20/7/2017, 16:58   102734 views
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