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una volta postato il video nelle stories mi informò "animale ora andiamo che devo prepararmi per andare a lezione di karate. Una volta in casa un inserviente della villa lo informò "il suo kimono ed il borsone sono pronti in camera sua signore..." "grazie...sù seguimi cane" e strattonandomi con la catena una volta in camera mi ordinò "vestimi veloce" e quindi togliendogli il costume vidi svettare in tiro il suo C4770. Se lo toccò con la mano e disse "lo vorresti eh...vedremo come ti comporterai a lezione". Una volta messo il kimono lo seguii nel garage dove scelse tra le decine di auto di lusso la sua bmw personale. Mi chiuse nel bagagliaio lanciandomi dentro le sue infradito per poi chiudere il baule e partire verso il palazzetto sportivo. . -
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Si, mi piace. Forse l'avrei specificato con una frase all'inizio del primo capitolo. Ma è una piccolezza. Continua ☺️. -
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Ottimo inizio. Eccitante, già lo schiavetto si sta pregustando l'uccello del Padrone. . -
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Arrivati scesi dal bagagliaio e dirigendomi verso l'ingresso al fianco del mio padrone sempre a 4 zampe sentii già i suoi compagni di corso allenarsi. Appena mi videro scoppiarono tutti a ridere. "è arrivato il maestro" "no ancora no" rispose un ragazzo con i capelli ricci e la cintura NERA. tremai a quella vista. Chissà cosa mi aspettava...ben presto lo scoprii a mie spese. Entrò il maestro con il suo schiavo personale alla catena. Poco più grande di me. Gattonava al suo fianco con la testa bassa e lo sguardo perso. Una volta a bordo del tatami il maestro chiese al mio padrone "uh che bello anche tu ora hai un cagnolino" "si me lo ha regalato oggi mio padre per i 18 anni" "tanti auguri, allora portalo qui al bordo e legalo al moschettone vicino al mio cane. Così fanno conoscenza mentre ci riscaldiamo con qualche esercizio di streching e poi chiameremo in campo loro per la lezione" e così dopo quelle parole tutti si allinearono per cominciare a correre in cerchio lungo il perimetro del tatami mentre il maestro ci usò come poggiapiedi sedendosi sulla panca a bere dalla sua borraccia e guardare chissà cosa al telefono. Il peso del suo piede destro lo sentii tutto poichè fece peso sul tallone ridendo ad ogni mio gemito di dolore. Provai a scambiare qualche parola con il ragazzo di proprietà del maestro ma fui ignorato...forse era geloso ed aveva paura che gli rubassi la scena.
Appena finirono di fare streching il maestro ci chiamò al centro del tatami per poi comandare a due ragazzi del corso di cintura gialla e verde "prendeteli e legateli al sacco da terra con quelle corde" una volta immobilizzati vidi davanti a noi formarsi due file, ogniuno in corrispondenza del nostro sacco
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Cosa volete che facciano i compagni di corso del padrone agli schiavi durante la lezione di karate? Divertitevi,nel prossimo capitolo metterò in scena tutte le vostre idee . -
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Trample e facesit . -
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Ciao, per me sarebbe interessante fare un breve prequel.. Capire come lo schiavo è diventato un dono. È stato catturato? In quel caso sarebbe bello dedicarci un breve capitolo nel momento in cui è stato catturato dal padre alla inizio si ribellava faceva i capricci e poi con l l'addestramento il padre ha trasformato il ragazzo in uno schiavo umile e devoto.. . -
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2 mesi prima...
Stavo passeggiando per le vie del mio paese dove da ormai un paio di anni la legge sullo schiavismo era tornata in vigore dove in qualsiasi momento potevo essere prelevato anche io da parte degli accalappia-umani ed essere addestrato per poi poter esser messo in vendita in uno dei tanti umanili (versione umana dei canili). Fù proprio così. Quella mattina due guardie mi prelevarono al supermercato appena ero uscito. Mi caricarono sul furgone e messo in una gabbia. Tutto si svolse in pochi attimi. Poco dopo il furgone si fermò e la gabbia nella quale ero,avendo le rotelle sotto la trainarono all'interno dell'edificio dove altri ragazzi come me erano stati catturati per l'addestramento. Poco dopo ci fecero uscire a turno dalle gabbie seguendo la lista che un addetto aveva su una cartellina con i nostri nomi in ordine alfabetico. Io ero il settimo. Molti ragazzi provarono a ribellarsi ma evidentemente gli accalappia-umani sapevano fare il loro lavoro riuscendo ad immobbilizzarli in poche mosse per poi mettergli attorno al collo il collare con l'elettroshock. Due giorni dopo iniziò l'addestramento individuale.
Il trainer mi ordinò severo "SEDUTO!!!" obbedii all'istante. La classe era attrezzata di percorsi ad ostacoli, giochi, piscina e molto altro. "Bene oggi imparerai ad obbedire ciecamente al tuo padrone. Comincieremo dai comandi base..." avvicinandosi piegandosi sulle gambe difronte a me mi tese la mano e diede il comando. "ZAMPA!!" capii al volo e chiudendo la mano a pugno la misi sul palmo del mio giovane trainer che mi arruffò i capelli poco dopo e dal taschino della divisa mi diede un biscotto come premio. Seguirono altri comandi, la maggior parte non li conoscevo e quindi mi lasciai guidare per poter imparare in fretta per rendere orgoglioso il mio futuro padrone. "Molto molto bene...ad obbedienza dierei che sei apposto...per oggi, ora passiamo all'agilità" e quindi ordinandomi nuovamente di sedermi, vidi che prese da un cesto dei cerchi, birilli ed altri ostacoli vari e preparò il percorso da dover fare. Poi da un tavolo nell'angolo prese una cartella e un cronometro e mi informò. "Bene vediamo come te la cavi così posso farti la scheda e capire su cosa focalizzarci per le prossime lezioni cucciolotto...mettiti qui su questo puntino rosso ed al mio via parti intesi?" abbaiai come risposta e lui con un sorriso avviando il cronometro urlò "VAI CUCCIOLO". il primo step del percorso era uno slalom da birilli in precario equilibrio. Provai a fare del mio meglio ma ne feci cadere un paio su sette. Poi il secondo step era un salto della sbarra...anzi di cinque sbarre poste a diverse altezze. Anche in quel caso feci cadere tre sbarre su dieci. Il terzo step erano dei salti nel cerchio. Erano una decina. In questo caso fui abbastanza bravo...o chissà...forse fortuna...ma non ne feci cadere neanche uno. L'ultimo step del percorso fù strisciare dentro un tubo ad S. Una volta toccato l'altro punto rosso dall'altra parte del percorso appena fuori dal tubo il trainer fermò il cronometro e mi informò dei risultati. Con il fiatone tornai alla posizione di partenza ascoltandolo. "allora...non male direi...ma c'è ancora tanto lavoro da fare con te...3:25 secondi, più dieci secondi aggiuntivi di penalità per ogni ostacolo buttato giù...5 in tutto...due secondi ad ostacolo. Però non te la cavi male. Riproviamo...un consiglio,quando salti cerca di portare tutto il peso in avanti per avere uno slancio migliore e più alto, sopratutto in ostacoli posti ad elevata altezza" e riprovando per una decina di volte,mi sdraiai a terra sfinito. -
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Molto bello.. Complimenti.. . -
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Hai altre idee per la storia da propormi? . -
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No.. Altre idee al momento no.. . -
slavepa24.
User deleted
Tornerei all'uso dei ragazzi in palestra, sia il come si allenano usandoli sia come li usano per pulirsi negli spogliatoi e come li usano anche per dei giochi che fanno post allenamento per esempio . -
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Vidi il maestro che spiegò agli alunni come sferrare una serie di attacchi su di noi. I ragazzi si prepararono a turno mettendosi in posizione di attacco. Il primo ragazzo della fila era un ragazzo dai capelli rossicci e riccio e viso da angelo. Ben presto al comando del maestro dandosi lo slancio sulla gamba posteriore mi tirò un calcio in pieno viso con la pianta. La botta fù micidiale all'impatto con quel piede sporco di polvere e briciole grigie. Così poi toccò al prossimo alunno e così via per una decina di minuti. Quando mi slegarono dal sacco caddi a terra a peso morto. Al mio risveglio ero con la faccia a terra. Sentii la morbida consistenza del tatami rosso e blu del tappeto in gommapiuma e allineati i ragazzi mentre salutavano il maestro che disse "se volete potete restare ad allenarvi fino a chiusura della palestra,ho già parlato con il custode del dojo,e prossima settimana io non ci sarò quindi autogestione. Malik conto su ddi te,hai un esame il mese prossimo" disse riferendosi ad un ragazzo dai capelli neri con la cintura verde. Da lì ero rimasto solo io. "Ragà tenetemelo fermo" disse il mio padrone. E tenendomi in piedi a peso morto in un precario equilibrio per poi vedere il mio padrone dal lato opposto del tatami correre a tutta velocità verso di me per poi darsi lo slancio e sferrarmi un calcio volante che mi fece cadere rovinosamente all'indietro sul parquet della palestra. Urlai dal dolore facendo scoppiare a ridere tutti che poco dopo facevano a gara a chi mi riusciva a scaraventare più in là possibile con calci e pugni. Alla fine ero a pezzi ma ancora in forze per riuscire a gattonare ai loro piedi implorandogli pietà baciando e leccando i piedi di tutti che intanto parlarono tra loro dei loro programmi per la sera come se io non ci fossi. Anzi mi presero in causa quando il mio padrone propose un uscita in discoteca con me ed i loro schiavi per festeggiare il compleanno del mio giovane padrone sadico. . -
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Avete idee o fantasie che volete vedere nei prossimi capitoli?
O consigli da suggerirmi per migliorare il corso della storia. -
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Interessante ma ti proporrei dei capitoli un po’ più lunghi dove racconti un po’ di loro ,
Spieghi come sono gli schiavi se vestiti o nudi o se hanno una divisa . Molta più umiliazione e soprattutto lo schiavo non deve stare solo al guinzaglio ma soddisfare in tutto il padrone.
Reso schiavo per compleanno di 18 anni di un ragazzoLa storia di uno schiavo dato in dono ad un ragazzo per il suo compleanno dei 18 anni |
