La mia prima esperienza master

Venire a studiare al nord è stato bello

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    SCHIAVO LECCAPIEDI

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    Un inno vero e potente all'amore libero tra maschi al di là delle etichette di etero e omo, così come dovrebbe essere. Due amici, due fratelli accomunati nel desiderio è nel piacere di amarsi e di interagire tra loro e coi loro schiavi amanti, non meno fortunati ad avere simili Padroni .
     
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    Kareem uscì da scuola stanco, ma piuttosto soddisfatto... aveva passato la mattina stravaccato nel banco come al solito, lasciando all'aria i suoi grossi piedoni luridi che teneva nudi nelle sneakers distrutte che utilizzava sempre. I suoi compagni ormai erano abituati all'odore forte e maschile di quei 46 marocchini morbidi e sudaticci e un paio di loro avevano iniziato, con discrezione, ad imitarlo: ad esempio Michele, il suo vicino di banco, si calciava via praticamente sempre le proprie Vans da skater mettendo in mostra i calzini bianchi bassi perennemente luridi e puzzolenti.

    Arrivato al negozio di kebab del padre si sedette dietro al bancone, si levò di nuovo le scarpe in cui i piedi avevano sudato camminando da scuola a lì e iniziò a mangiare come un lupo mentre il padre, anche lui a piedi nudi, ma negli zoccoli da lavoro, gli raccontava di una ragazza che era passata in mattinata, quando il negozio era vuoto, e che gli aveva fatto un p0mpino molto gustoso per farsi offrire da mangiare.

    Kareem rise, sfregandosi il grosso c4zz0 che si era immediatamente indurito nei jeans, e, dopo aver finito l'enorme quantità di cibo e di birra che si era goduto per pranzo, decise di andare in palestra dove sapeva che avrebbe trovato Luca di turno. Con l'occasione di allenarsi, intanto, si infilò negli slip bianchi una palletta avvolta nella pellicola trasparente e contenente della buona erba che il suo amico nigeriano gli aveva richiesto per le sue canne serali.

    Entrato in palestra vide che era semivuota, come quasi sempre a quell'ora, e si avvicinò a Luca, che stava dietro il bancone con una canottiera rosso fuoco, pantaloncini Nike e un bel paio di Adidas ai piedi (ovviamente senza calzini...). Si infilò una mano nei jeans e, passando dietro al banco, posò il prezioso pacchetto davanti alle grossi mani nere del suo amico e gli ruttò in faccia, con un alito pesantissimo di kebab e alcool, a mo' di saluto. Luca recuperò rapido la palletta di fumo che finì subito nelle sue mutande già belle sudate e rispose sorridendo al rutto di Kareem tirando fuori dal proprio stomaco una nuvola d'aria particolarmente fetida.

    Nello spogliatoio, Kareem si tolse subito jeans, scarpe e maglietta e stava per infilarsi pantaloncini e canotta per allenarsi quando notò che un ragazzo, più o meno della sua età, bassino e rosso di capelli, lo stava fissando cercando, inutilmente, di nascondere un piccolo bozzetto nella tuta che indossava. Il 18enne marocchino sorrise, aprì la porta dello spogliatoio, fottendosene di indossare solo gli slip bianchi sporchi sul suo corpo allenato e sudato, e disse a Luca:
    "Brosky, vieni un attimo in spogliatoio, ho bisogno di te..."

    Quando Luca entrò, perplesso, vide che il suo amico aveva già messo in ginocchio il piccolo rosso e gli diceva:
    "Adesso, brutto fr0cio pervertito, voglio che fai sb0rrare il mio bro Luca così posso farcire le mie scarpe con la sua crema, perché oggi voglio allenarmi sentendo la sua sbroda sui piedoni nudi"
    "S-sì..." rispose il ragazzo con uno sguardo spaventato che però ben presto, alla vista dell'enorme bastone sudato che Luca aveva tirato fuori, brillò di un certo interesse.

    L'abilità con cui il rossino pompava il c4zz0 nero del personal trainer faceva immaginare che non fosse ASSOLUTAMENTE la sua prima volta e quindi Luca si sedette comodo su una panca per godersi il supremo b0cchino che stava ricevendo. Kareem, particolarmente in vena di perversioni luride, sfilò così le Adidas dell'amico, liberando una puzza selvaggia di fettone nere zozze e iniziò ad annusarne una, leccando anche con gusto la soletta interna, mentre si segava la minki4 marocchina furiosamente...

    Non ci volle molto, in quell'orgia di odori e sapori di maschio vero, per raggiungere gli orgasmi: il cazz0ne di Luca venne guidato dal rossino p0mpinaro a sb0rr4re nelle sneakers fetenti di Kareem che, intanto, farciva le Adidas dell'amico con il proprio seme adolescenziale, ma già da vero padrone. Il ragazzo coi capelli rossi, invece, oramai trasformato in una vera tr0i4, si calò pantaloncini e mutande, offrendo il culett0 a Luca, mentre si dedicava a leccare i piedi di Kareem con vera devozione. Il personal trainer decise di fare godere quel fr0cetto come una tipa, sgrillettandogli il buco finché, in breve, il rossino non spruzzò per terra il suo seme masturbandosi con gemiti da vera porca.

    Luca tornò al bancone coi piedi avvolti nella densa sb0rr4 di Kareem mentre il giovane marocchino si allenava, con le sneakers altrettanto piene di crema lurida che gli si seccava sui 46 sudatissimi e morbidi, insieme al suo nuovo amico, Benny, che già sognava nuovi modi per usare il proprio cul0 e la prorpia bocca con lui...
     
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    Sempre più intrigante con nuovi protagonisti coinvolti in questo trionfo orgiastico di virilità odorosa.
     
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    Un momento a casa nostra...

    Jo e io siamo sul letto a fumare... la giornata è stata lunga tra università e allenamento in palestra e non abbiamo nessuna voglia di lavarci. Abbiamo divorato kebab, patatine fritte e pizza dal padre di Kareem e ora siamo a casa...

    Completamente nudi sul letto matrimoniale che ormai puzza di noi due, con i c4zz1 mosci che ci pendono sulle cosce, come delle bestie in attesa di entrare in azione... i vestiti non li sopportavamo più... il fumo delle canne che ci stiamo facendo, belle piene e pesanti, riempie la stanza e si mischia ai nostri odori di maschi selvaggi e forti.

    Marco, il minuscolo sardo che convive con noi, mi sta pulendo i 46 luridi con la sua lingua ormai abilissima e intanto, con la mano, muove un piccolo vibratore nel suo cul0 da schiavo, un regalo da parte nostra per fottere sempre di più la sua mente da schiavo. Sento l'umido della sua saliva passare tra un dito e l'altro dove so che l'odore e lo sporco sono al massimo e penso a tutto il tempo in cui i miei piedi hanno sudato all'uni, per strada, in palestra, dal kebabbaro, nelle mie Vans senza calze... amo Marco per come lui ama lo schifo e la puzza dei miei fettoni bestiali.

    Giulio, invece, il figlio del nostro professore dell'università e nostro schiavo, si sta occupando di pulire il cul0 di Jo, quell'insieme di peli e carne lurida e fetente dalla forma perfetta, modellato da anni di palestra, rotondo e forte. La lingua dello schiavo si impegna sul buco sudato del mio fratello e amante mentre lui, a cadenza irregolare, scoreggia emettendo gas putridi per la gioia di Giulio che ha tra le gambe un bel cazzo grosso e duro, ma totalmente al nostro servizio...

    Ci scrive Kareem sul cellulare:
    "Domani da Sasà vorrei portare un mio compagno, Michele... secondo me si diverte con noi, che ne dite?"
    "Perfetto, fratellino...se è un bro portalo... vedremo cosa succede" gli risponde Jo, mentre io muovo la mia mano verso il suo grosso c4zzo che si sta indurendo....

    Mio fratello ricambia e così le nostre mani sono una impegnata con la canna e l'altra con il mink10ne del nostro amore... diventiamo duri e, malgrado la stanchezza, ci viene voglia...

    Passiamo le nostre due canne agli schiavi che sanno di dover fumare per compiacerci, alternando leccate ai nostri corpi luridi e boccate di fumo, e iniziamo un bacio perverso, una slinguata davvero porca in cui sentiamo chiaramente i nostri aliti pesanti e le nostre lingue combattono l'una contro l'altra... salgo su Jo e gli ficco il palo nel bucio ben lubrificato da Giulio... ormai non devo più dare ordini a nessuno e semplicemente posso godermi l'amore totale per il mio bro e per i nostri schiavi.

    Con una serie di colpi durissimi faccio godere Jo, mentre Giulio lo sbokkina soffocandosi sul suo grosso bastone e Marco lecca freneticamente i nostri quattro piedoni ora vicini sul letto lurido... i miei occhi si fissano in quelli del mio brosky, lo amo, ci amiamo, come nessuno ha mai amato al mondo e i nostri corpi ora lo stanno dimostrando al di là di ogni ragione e dubbio...

    Onde di sb0rr4 si scatenano poco dopo.... la mia nell'intestino di Jo, la sua nello stomaco di Giulio, quella di Giulio sulle nostre gambe pelose e quella di Marco per terra, ai piedi del letto... un altro odore forte e maschio che si aggiunge a tutti gli altri in una casa in cui la nostra unione è ormai totale, perversa e favolosa...
     
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    Sempre più impregnato di odori e di sapori, questo racconto mirabile, che narra dell'amore selvaggio e quasi animale tra maschi padroni e maschi schiavi, ciascuno consapevole e pienamente integrato nel proprio ruolo con l'unico intento di rendere felice e appagato il proprio compagno in una sorta di estasi comunitaria, che attinge forza e dinamismo dal desiderio di fondere umori e odori maschili da parte di ognuno.
     
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  6. MiloDiScorpio
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    Il prossimo capitolo quando?
     
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    Michele, o come lo chiamavano gli amici Miki, adorava la puzza dei suoi calzini, soprattutto quelli di spugna bianchi. Vivendo solo con suo padre, un meccanico d'auto, e con suo fratello maggiore, che ora faceva l'università negli USA, nessuno in casa si era mai lamentato per l'odore forte e caldo dei calzini che portava sempre, spesso non cambiandoli per giorni. Miki era uno skater e giocava spesso a calcio con gli amici e quindi succedeva praticamente ogni sera che arrivasse a casa sudato e lurido, ma molto raramente la sua prima preoccupazione era la doccia.

    In fondo anche suo padre e il suo fratellone erano così: a casa relax e poche docce... e poi, dopo essersi lavati, perché non rimettere gli stessi calzini di prima se non erano proprio distrutti? E così, suo padre rimetteva i pesanti calzini neri che avevano sudato nelle scarpe antinfortunistiche a lavoro e pure suo fratello, quando viveva con loro e anche ora quando tornava a casa in vacanza dall'uni, faceva lo stesso. Poi, ovviamente, nessuno aveva ciabatte o simili a casa di Miki: o si stava con le scarpe a sudare o in calzini a impuzzolentire la stanza, con la massima naturalezza.

    Miki sapeva da sempre di essere gay e adorava tirarsi le seghe coi porno più fantasiosi, magari annusandosi i calzini (o eventualmente quelli di padre o fratello) e farcendoli sempre di sb0rra copiosa e intensa. Aveva avuto poche esperienze con altri ragazzi fino a quel momento, ma ora era parecchio incuriosito da Kareem, che conosceva fin dalle medie e con cui era sempre stato molto amico.

    Da qualche tempo, infatti, il marocchino suo amico era sempre più strafottente e padrone nel mostrare i propri luridi piedi puzzolenti, anche in classe, per non parlare di come, quando studiavano insieme, Miki potesse godere a pieno della puzza del suo bro Kareem che, ovviamente, stava scalzo in casa e, spesso, studiava pure con lui mettendosi direttamente in mutande. Kareem sapeva che Miki era gay fin dalla terza media e Miki sapeva che al suo bro non faceva alcuna differenza se a fare sb0rrare il suo enorme ca77o era un maschio o una femmina, per cui era successo, negli anni, che godessero insieme, nel modo più porco e vario possibile, anche se sempre rispettando la loro fratellanza e il fatto di considerarsi vere bestie entrambi.

    Per cui, quando Kareem gli aveva proposto di fare una serata a casa di un suo amico più grande, un certo Sasà, con dei ragazzi universitari che aveva conosciuto non si era stupito più che tanto e, anzi, era molto curioso per quella novità...

    Al pomeriggio, dopo aver giocato a calcio un paio d'ore con gli amici, tornò a casa e, ben lungi dall'idea di farsi una doccia, pur essendo lurido e sudato, si mise in slip e calzini bianchi di spugna davanti al computer aprendo MalesFoot, il forum dove trovava le storie, le immagini e i video più porci sui piedi maschili. Iniziò così a segarsi, alternando letture a video porno e poi si sfilò i calzini che vennero via a fatica dai piedi sudaticci e sporchi... un tubolare di spugna finì intorno alla sua minki4 grossa e già sgrondante precum, a mo di gold0ne, mentre l'altro se lo ficcò in bocca per assaporarlo bene. Intensificò la forza della sega fino a sbrodolare litri di seme potente nel calzino, farcendolo di gustoso sperma, mentre si gustava il sudore dell'altro...

    Suo padre era da poco arrivato a casa dall'officina e, come spesso accadeva, vide la sega porca e feroce del figlio e non la interruppe, seguendo il codice che vigeva in famiglia, tra maschi veri che si rispettavano volendosi bene...
     
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  8. feetsocksnike
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    super eccitante.........complimenti!!!
     
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    CITAZIONE (feetsocksnike @ 6/11/2020, 12:27) 
    super eccitante.........complimenti!!!

    Grazie!!!!
     
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  10. MiloDiScorpio
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    Ancora ancora 😍😍😍😍
     
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    Sempre più intrigante e arrapante... mi piacerebbe che mettessi qualche scena di rapimento del tipo tenere in ostaggio qualcuno 😉
     
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    Il più bello mai letto complimenti! Dovresti essere tipo una rubrica giornaliera. Sono curioso di vedere fin dove ti spingerai, potresti esagerare ancora con pratiche del genere? Più sporco e più spinto
     
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  13. MiloDiScorpio
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    O pratiche più romantiche e passionali
     
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    CITAZIONE (Daddy Bear @ 6/11/2020, 12:16) 
    Michele, o come lo chiamavano gli amici Miki, adorava la puzza dei suoi calzini, soprattutto quelli di spugna bianchi. Vivendo solo con suo padre, un meccanico d'auto, e con suo fratello maggiore, che ora faceva l'università negli USA, nessuno in casa si era mai lamentato per l'odore forte e caldo dei calzini che portava sempre, spesso non cambiandoli per giorni. Miki era uno skater e giocava spesso a calcio con gli amici e quindi succedeva praticamente ogni sera che arrivasse a casa sudato e lurido, ma molto raramente la sua prima preoccupazione era la doccia.

    In fondo anche suo padre e il suo fratellone erano così: a casa relax e poche docce... e poi, dopo essersi lavati, perché non rimettere gli stessi calzini di prima se non erano proprio distrutti? E così, suo padre rimetteva i pesanti calzini neri che avevano sudato nelle scarpe antinfortunistiche a lavoro e pure suo fratello, quando viveva con loro e anche ora quando tornava a casa in vacanza dall'uni, faceva lo stesso. Poi, ovviamente, nessuno aveva ciabatte o simili a casa di Miki: o si stava con le scarpe a sudare o in calzini a impuzzolentire la stanza, con la massima naturalezza.

    Miki sapeva da sempre di essere gay e adorava tirarsi le seghe coi porno più fantasiosi, magari annusandosi i calzini (o eventualmente quelli di padre o fratello) e farcendoli sempre di sb0rra copiosa e intensa. Aveva avuto poche esperienze con altri ragazzi fino a quel momento, ma ora era parecchio incuriosito da Kareem, che conosceva fin dalle medie e con cui era sempre stato molto amico.

    Da qualche tempo, infatti, il marocchino suo amico era sempre più strafottente e padrone nel mostrare i propri luridi piedi puzzolenti, anche in classe, per non parlare di come, quando studiavano insieme, Miki potesse godere a pieno della puzza del suo bro Kareem che, ovviamente, stava scalzo in casa e, spesso, studiava pure con lui mettendosi direttamente in mutande. Kareem sapeva che Miki era gay fin dalla terza media e Miki sapeva che al suo bro non faceva alcuna differenza se a fare sb0rrare il suo enorme ca77o era un maschio o una femmina, per cui era successo, negli anni, che godessero insieme, nel modo più porco e vario possibile, anche se sempre rispettando la loro fratellanza e il fatto di considerarsi vere bestie entrambi.

    Per cui, quando Kareem gli aveva proposto di fare una serata a casa di un suo amico più grande, un certo Sasà, con dei ragazzi universitari che aveva conosciuto non si era stupito più che tanto e, anzi, era molto curioso per quella novità...

    Al pomeriggio, dopo aver giocato a calcio un paio d'ore con gli amici, tornò a casa e, ben lungi dall'idea di farsi una doccia, pur essendo lurido e sudato, si mise in slip e calzini bianchi di spugna davanti al computer aprendo MalesFoot, il forum dove trovava le storie, le immagini e i video più porci sui piedi maschili. Iniziò così a segarsi, alternando letture a video porno e poi si sfilò i calzini che vennero via a fatica dai piedi sudaticci e sporchi... un tubolare di spugna finì intorno alla sua minki4 grossa e già sgrondante precum, a mo di gold0ne, mentre l'altro se lo ficcò in bocca per assaporarlo bene. Intensificò la forza della sega fino a sbrodolare litri di seme potente nel calzino, farcendolo di gustoso sperma, mentre si gustava il sudore dell'altro...

    Suo padre era da poco arrivato a casa dall'officina e, come spesso accadeva, vide la sega porca e feroce del figlio e non la interruppe, seguendo il codice che vigeva in famiglia, tra maschi veri che si rispettavano volendosi bene...

    Bellissimo, come sempre, i capitoli della tua storia sono come una droga per la mia fantasia lurida che si nutre delle prelibate esperienze dei diversi protagonisti del tuo racconto. Non vedo l'ora di leggere il seguito su come si svolgerà la serata a casa di Sasà con il nuovo bei a condividere l'amore selvaggio tra ceri maschi, padroni e schiavi.
     
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    Quella sera Miki non sapeva bene cosa aspettarsi dalla serata a casa di Sasà, ma era convinto, conoscendo Kareem e vedendo il suo comportamento da vero lurido in questi ultimi mesi, di doversi preparare in modo degno: indossò, infatti, la sua tuta in acetato Adidas blu, che puzzava perennemente di sudore e piscio, tenendo gli slip con cui aveva giocato a calcio e in cui aveva rimesso il c4zz0 dopo aver sborr4to nella sega pomeridiana, ovviamente senza lavarlo, e reindossando i tubolari bianchi di spugna che aveva appena farcito con il proprio seme leggendo le storie su Malesfoot.

    Ai piedi ficcò le sue Stan Smith più luride e, sotto la tuta, nessuna maglietta per impregnare meglio l'acetato con il sudore delle proprie ascelle di 18enne arrapato... un vero monumento all'odore di maschio che, accompagnato da Kareem si presentò alla porta del loft di Sasà.

    Appena Fabio aprì la porta, completamente nudo e con gli abbondanti peli bagnaticci per il sudore, Miki iniziò a capire molte cose: il c4zz0 del giovane universitario, infatti, pendeva semi-moscio tra le cosce allenate dalla palestra e Kareem con la massima naturalezza, salutò l'amico smanacciandolo in modo volgare sulla minki4 e baciandolo sulla bocca mentre si calciava via le scarpe rivelando i suoi 46 nudi, puzzolenti e sudati.

    Sulla poltrona, a fumare una canna, c'era il padrone di casa, Sasà, coi piedoni enormi e luridi appoggiati al tavolino davanti a sé, ingombro di resti di cibo e di bottiglie di birra:
    "Ehi, ciao, tu devi essere Miki, l'amico del nostro fratellino Kareem... vieni qui, rilassati un po'...."
    "Ciao..." rispose il ragazzo un po' frastornato, ma ben presto lo stupore divenne eccitazione quando vide, su un divano in fondo alla stanza, un ragazzo molto alto, biondo e muscoloso che si f0tteva in modo bestiale un piccoletto asiatico. Senza nemmeno accorgersi di lui il gigante rumeno continuava a sfondare senza sosta il cul3tto dello schiavo e Miki restò ipnotizzato dal suo corpo sudato e soprattutto dalle piante dei piedoni 46 che si vedevano nude mentre ritmicamente si muoveva nel corpo del passivello. Erano grosse, certo, e sporche per il tanto camminare scalzo, ma soprattutto, agli occhi di Miki, erano bellissime e, immaginava, puzzolenti in modo estremo, come piaceva a lui... il c4zz0 gli si indurì all'istante mentre riprometteva a se stesso che avrebbe dovuto averle sul viso quanto prima!

    Fabio, con la delicatezza che gli consentiva il suo animo dark e perverso, inziò a spogliare Miki, levandogli la tuta, di cui apprezzò l'odore di spogliatoio e lasciandolo in calzini e slip... ovviamente con le mutande tesissime per il gran cazzo che ci premeva dentro. Kareem, che era ormai già nudo e stava andando da Sasà per fargli annusare i propri piedi marci, disse a Fabio:
    "Bro, ti consiglio di farti un giro con le mutande di Miki... di solito sono zozze come il tuo cervello fottuto di pervertito di merd4 come tutti noi..."

    Senza farselo ripetere due volte, l'universitario peloso sfilò gli slip del diciottenne, che intanto iniziava a godersi le sue carezze e se li ficcò prima sul naso, annusando forte l'odore di maschio e poi se li mise in bocca come se fossero la miglior droga che avesse mai provato... istintivamente, portò Miki, ormai nudo e in calzini bianchi, verso una poltrona, e si inginocchiò su di essa, sempre con le mutante fetide del ragazzo in bocca... sotto gli occhi divertiti di Sasà e Kareem, Miki infilò senza problemi il proprio grosso c4zz0 sgrondante nel cul0 peloso dell'universitario, trovando un po' di resitenza che non fece altro che renderlo più infoiato.

    La scopata fu memorabile... prima con Fabio a 90 sulla potrona e poi rigirato sulla schiena con Miki, inesperto, ma attento consumatore di porno, che lo scopò tenendogli le caviglie con le mani e annusando i piedoni fetenti del ragazzo mentre gli riempiva il cul0 di giovane sborra piena di voglia repressa da anni.

    Mentre orgasmava, Miki alzò lo sguardo verso Niko, il gigante rumeno, che aveva appena finito anche lui riempiendo l'intestino del piccolo filippino Chris di sb0rra padronale: il sorriso che i due si scambiarono restò impresso per anni nella mente di Miki come l'inizio della loro storia d'amore...
     
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251 replies since 6/1/2020, 10:22   79933 views
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