Malesfoot - Forum Piedi Maschili

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    Due giorni dopo:

    Stavo dormendo nella mia gabbia quando fui svegliato dal mio padrone con un calcio sulla griglia della porta della gabbia. Aprii gli occhi e lo vidi in tenuta da calcio con un pallone sottobraccio. "Forza schiavo oggi ho allenamento con la mia squadra fuori dalla gabbia veloce" ubbidii e subito le mie mani furono pestate sotto i suoi scarpini da calcio con la suola tacchettata. "Come si dice?" io capii al volo "grazie di avermi fatto uscire dalla gabbia dopo due giorni padrone" e gli baciai entrambi i piedi. "Ringrazia anche che ho avuto bisogno dei miei spazi per un po e non ti volevo intorno, ma ora mi servi per i miei allenamenti con la mia squadra di calcetto e stasera li ho invitati qui a casa per divertirci un po in compagnie. Sarò diretto...subirai e subirai e dovrai anche ringraziare. Per voi schiavi è un onore ed un privilegio stare ai piedi di noi master, tu sei il mio animaletto, sei un bene di lusso ricordalo e servi solo a soddisfare i miei capricci e compiacermi sempre e comunque, lo sai già ma non osare mai ribellarti a me oppure...." girò il piede stritolandomi la mano sotto la morsa dei tacchetti che impietosi strusciarono sul dorso della mano. Emisi un urlo strozzato sotto il suo sguardo di ghiaccio mentre sorrideva compiaciuto di vedermi soffrire per mano sua.
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    Andai come ordinato e munendomi di pala cominciai il lavoro. Durante il lavoro il drone mi seguiva passo dopo passo teleguidato dal mio padrone in casa, probabilmente davanti la tv poteva osservarmi attraverso la telecamera. Dopo due ore di duro lavoro una volta terminato tutto il padrone disse attraverso il drone "benissimo,ora vai nella scuderia e mettiti in ginocchio vicino ai recinti dei cavalli ho un idea per farti rilassare un po". Ubbidii e una volta nella scuderia mi inginocchiai. Poco dopo vidi il padrone arrivare. Per poi aprire un recinto e far uscire un bellissimo cavallo bianco di razza. "sarai la mia sella umana schiavo" disse. "P...padrone..." "padrone cosa...hai sentito bene. Forza stenditi a pancia in giù in groppa al mio amato cavallo". A testa bassa salii sul cavallo per poi stendermi a pancia in giù come ordinatomi. Sentii poi delle corde passarmi per il corpo e stringere. Mi stava legando per immobilizzarmi sù per poi montare sulla mia schiena con tutto il suo peso. Prese le redini del cavallo e galoppò fuori dal ranch. Avevo un senso di vertigini inimmaginabile eppure un erezione crebbe in mezzo le gambe al pensiero di essere ridotto ad una sella. Dopo due ore di galoppo il padrone disse "bene direi che è ora di rientrare..ma non prima di aver fatto con te un gioco" scese dalla mia schiena per poi slegarmi dal cavallo e buttarmi a terra sullo sterrato. Poi con le stesse corde con la quale mi aveva legato fece un lazzo per poi montare sul cavallo ordinandomi "ti dò 20 secondi di vantaggio, corri nella direzione che vuoi" disse preparandosi al galoppo. Io allora ubbidii e corsi davanti a lui verso un boschetto. Poco dopo sentii gli zoccoli del cavallo trottare verso la mia direzione. Provai ad accelerare il mio passo correndo ma caddi poco dopo e una volta rialzato dopo poco sentii la corda stringermi per poi tirarmi a sè. "Hahahaha non sei durato un minuto. La prossima volta scommetto che anche se ti dessi una giornata di vantaggio ti prenderei lo stesso anche in meno di un minuto...stupido come sei non ci vuole molto hahahahaha. Ora sali su che rientriamo".
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    Dopo una quarta frustata galoppò nella direzione opposta dicendomi "buon lavoro". A fatica mi rialzai dallo sterrato della zona dove stavo lavorando di quel grandissimo ranch di sua proprietà. Ripresi a ridipingere il pollaio con il sole che mi stava letteralmente sciogliendo vedendo in lontananza il mio padrone smontare da cavallo e rientrare in casa. Poco dopo vidi da lontano avvicinarsi a me un drone....impaurito mi nascosi dentro il pollaio per poi essere seguito da quest'ultimo. "Non farmi del male" dissi parandomi con le mani di fronte a me per poi sentire la voce del mio padrone provenire da una piccola cassa di amplificazione del drone dirmi "hehehe schiavetto mio, ti piace il mio gioiellino? È un Georadar Drone DJI Aero LF da 50.000€ il regalo per natale che mi ha fatto mio padre...e poi sei arrivato tu pochi mesi dopo...l'altro ieri per il mio diciottesimo compleanno. Se farai il cattivo..." mi arrivò un piccolo raggio laser che mi stordì "ti beccherò con questi proiettili speciali al laser...ti danno solo una piccola scarica. Ora continua a lavorare io ti terrò d'occhio con il mio drone per controllare se stai lavorando come si deve...comunque ho visto che hai finito di riverniciare tutto. Ora vai verso le stalle e spala un po di m3rd4. Hahahahaha"
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    "Allora comincia a riverniciare il pollaio. I barattoli di pittura li trovi in cantina. Ogni tanto verrò a controllare il lavoro,se sbagli o fai qualche cazzata...sono guai" disse andandosene per poi puntualizzare "tti terrò d'occhio con le telecamere, se pensi di scappare o fare qualcosa di stupido sappi che l'area è delimitata e recintata con un filo elettrico,e poi ik tuo collare ha il microchip con l'elettroshock dove posso controllare ovunque tu sia dal tablet e se provi a togluertelo parte in automatico una scarica che ti ricorderà qual'è il tuo posto. detto ciò buon lavoro" disse andandosene. Come indicato dal mio padrone mi diressi in cantina e vidi una pila di barattoli di pittura nell'angolo con i vari colori. Optai per il rosso. Mi caricai tutto in una cariola e con tutte le mie forze mi diressi verso il pollaio. Il sole cominciava a battere sulla mia schiena mentre con il pennello a mano mi misi a lavoro. Poco dopo il mio padrone in sella ad un bellissimo cavallo nero mi diede una frustata urlando "HHIIIIHAAAA" era così arrapante. Caddi a terra dal dolore per poi guardarlo. Un altra frustata. "Sto...sbagliando qualcosa padrone" "no anzi...sei molto bravo...non c'è un motivo...." una terza frustata "voglio divertirmi e basta...sei mio e faccio di te quello che voglio io non dimenticarlo"
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    Il giorno dopo il mio padrone mi venne a svegliare tirandomi per il guinzaglio chiedendomi "pronto per essere al mio completo servizio?, c'è molto lavoro da fare e dovrei chiamare gli addetti alla pulizia per il mio ranch fuori città come ti dicevo ieri ma poi mi sono detto ora che ho uno schiavo tutto per me anche io posso sfruttarlo come meglio credo. Forza sali sul cofano a pancia in giù e aspettami lì che venga a strinferti le cinghie. Io vado a mettermi il mio vestito da cowboy, poi chiamo l'autista e partiamo" "si padrone" dissi come un automa gattonando in garage per poi salire e sdraiarmi sul lungo e freddo cofano anteriore di quella fuoriserie simile ad una bestia a riposo. Dopo 10 minuti arrivò il mio padrone dicendomi "l'autista arriverà tra 2 minuti. Faremo tappa prima al negozio per gli schiavi. Voglio comprare per te una tuta termica per quando viaggierai sul cofano, non voglio che ti ammali e prendi freddo. Ci tengo a mantenerti in salute per potermi divertire al meglio con te" in quel momento l'autista disee "signorino George lo lego io lo schiavo sull'auto. Le ho preparato la colazione glela porto sul tavolino nei sedili posteriori" "perfetto, ah possiamo fare tappa al negozio per schiavi prima?" "nessun problema" una volta immobilizzato a pancia in giù sull'auto con le cinghie in cuoio sentii la portiera chiudersi per poi sentire il motore ruggire sotto di me per poi uscire sulla strada lungo le strade dell'isolato con altre mega ville a schiera. L'auto sfrecciò a tutta velocità e davanti a me vedevo l'asfalto e le altre auto. Qualcuna con schiavi legati sul tetto della vettura altri come me sul cofano. Era una società dove la schiavitù era diventata la normape quotidianità. Arrivati al negozio il mio padrone mi fece scendere per poi entrare in negozio. "Salve,un informazione...che modelli di tute termiche per schiavi avete?" chiese il mio padrone George "prego mi segua" gli rispose il commesso. Gattonai al fianco dei George per poi arrivare in un ala del negozio dove tante tute erano appese ad un espositore di diversi materiali, forme e colori. Il mio padrone mise gli occhi su una tuta arancione della mia taglia ordiandomi "vai in camerino provatela e se ti va bene te la tieni fino a destinazione" annuii baciandogli gli stivali di pelle marrone da cowboy. "Andate al galoppo signor George" chiese incuriosito il commesso mentre il mio padrone stava già pagando alla cassa con la carta la tuta. "Si...oggi devo dare una sistemata al mio ranch personale e lui farà tutto il lavoro ovviamente" ed entrambi scoppiarono a ridere. "In questi giorni potrei tornare" "A presto allora" salutò il commesso. Una volta nuovamente sul cofano il viaggio riprese. Vidi il cartello stradale che indicava la superstrada. Lì quasi tutte le auto avevano uno schiavo legato su. Era una scena bella ed eccitante l'idea di una società divisa tra chi domina e chi viene dominato. Le leggi erano conformate a misura di questo nuovo modello di società tra schiavi e padroni, pensai a tutto ciò durante il tragitto dove il motore vibrava sotto di me. Ero super eccitato all'idea di lavorare tutto il giorno per compiacere il mio sadico padrone. Dopo un ora e mezza di viaggio arrivati al ranch parcheggiarono nell'apposita area veicoli. Scendendo mi slegaro e da lì iniziò la mia giornata. "Allora schiavetto del mio cuore, c'è da sistemare le stalle dei cavalli, il fienile e ridipingere il pollaio. E poi quando avrai finito dovrai compiacermi con delle fantasie che già da ora mi stanno facendo eccitare. Tutto chiaro cane? Annuii per poi entrare dal cancello principale.
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    In pista c'erano molti altri schiavi, tutti ragazzi molto giovani dai 18 ai 30 anni più o meno. Socializzai con un ragazzo alla catena del suo padrone. Essendo a 4 zampe inevitabilmente le persone ci pestarono le mani con le loro sneakers e molti ci versavano addosso anche dei cocktail per divertimento. La serata passò tra alcol e divertimento. Il mio padrone aveva bevuto molto poichè sentivo continuamente il guinzaglio strattonarmi perchè barcollava dicendomi "schiavo...vieni qua e fatti limonare" io acconsentii ma quando andammo ai divanetti dell'area vip mi respinse di colpo dicendo "ma che fai...non ti ho dato nessun ordine..." l'alcol lo fece contraddire e cominciare discorsi senza senso. La serata finì con il mio padrone che andò in bagno per sboccare tutti i drink bevuti. Tornati a casa lui mi prese di peso e mi buttò per terra al centro del salotto dicendomi "domani preparati,andiamo fuori città nel mio ranch dove mi vedrai in veste di cowboy. Ti farò rigare diritto...ho in serbo molti giochi da fare con te domani, ora fila in cuccia cagna" mi disse dandomi un calcio sul sedere. Mi addormentai con mille idee e mille pensieri su cosa mi avrebbe fatto.

    Se avete idee o pratiche che posso aggiungere alla storia le inserisco nel prossimo capitolo
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    È uguale ad uno dei ragazzi dei video tedeschi "bad master boys"
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    Che sport fai?
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    Si salutarono tra loro mentre io mi nascosi dietro il mio padrone per l'imbarazzo. Sentivo lo sguardo di tutti su di me. "su fatti avanti che tra poco entriamo" al comando ubbidii alla cieca senza chiedere spiegazioni o chiarimenti ogni suo comando era legge per me. Poco dopo entrando George, il mio padrone disse al gruppo "andiamo vi ho prenotato l'area Vip con divanetti ed un cocktaio a scelta in omaggio di benvenuto,scegliete ciò che volete" "possiamo portare anche i nostri schiavi chiesero il maestro di karate ed un ragazzo dai capelli rossicci di cintura blu. "che domande ovviamente si" e quindi entrando sia i 7 ragazzi il maestro e i due schiavi oltre a me andarono a sedersi sui divani. Appena arrivò il barista verso i divanetti disse "ragazzi ecco a voi i menù, torno tra 5 minuti" ogniuno scelse il proprio drink mentre per noi tre schiavi ci avevano proposto un pasto in ciotola a base di carne. Nell'attesa il gruppo si divertì con noi. Ci presero a schiaffi calci e sputi ridendo. Poi salirono sul petto dello schiavo del maestro di karate che fece un video dicendo "ecco il mio schiavo condiviso con i miei allievi". Guardai la scena dove inevitabilmente ebbi una vistosa erezione. Al che tutti risero mentre tentai goffamente di coprirla con le mani. A quel punto arrivò il barista a prendere le ordinazioni. Ogniuno scelse il suo cocktail mentre noi tre schiavi ci eravamo accucciati come cani ai piedi di tutto il gruppo che ci usò come poggiapiedi mentre parlavano tra di loro ignorandoci. Arrivarono i cocktail e le tre ciotole con la nostra cena. Addentai il primo pezzo di carne mangiando con il piede del mio padrone sulla testa mentre mi filmava e mi spingeva la testa nella ciotola. Poi una volta consumatii loro drink e noi la nostra cena ci attaccarono la catena all'occhiello del collare e si diressero in gruppo nella pista principale dove il dj diede il benvenuto a tutti mettendo "bad romance" a tutto volume dando il via alla serata.
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    Esplorai la stanza gattonando come un cane essendo il soffitto molto basso apposta per costringermi a rimanere carponi. Mi sdraiai sfinito poco dopo su un grande cuscino in una cuccia costruita su misura per me. Dormii per tutto il tempo fino a quando il bip della porta aperra dalla tessera magnetica dal mio padrone che entrando mi vide e con un calcio sul fianco disse "vieni qui" e gattonando al suo cospetto mi ordinò "alza la testa" e mi allacciò un papilon nero e argento dicendomi "mmm manca un ultimo tocco" e poco dopo sentii un freddo cinturino accerchiarmi la vita. "Su scodinzola cane" era una coda showtail. Poi attaccandomi il guinzaglio disse "su andiamo il mio autista ci aspetta,starai in dentro la macchina durante il tragitto non voglio che prendi freddo". Salii in auto e mi sdraiai sotto i piedi del mio padrone. Infatti appena salì mi piantò sul petto le sue nike tn bianche e rosse. L'auto partì verso il locale. Vidi il mio padrone scattarmi una foto per poi mandare un vocale "noi siamo per strada tra 10 minuti arriviamo". Subito dopo chiese all'autista di mettere della musica tramite il suo telefono via bluetooth. Mise della musica classica. Dal piccolo frigobar prese una lattina di birra. La stappò, la bevve e mi fece segno di aprire la bocca. Mi sputò il sorso dalla sua bocca alla mia. La finì dividendola con me. Poi poco dopo sentii l'auto frenare. Eravamo arrivati al locale. Una volta sceso dall'auto vidi all'ingresso altri ragazzi con i loro rispettivi schiavi. Più lontano il gruppo della classe di karate del mio padrone. E c'era anche il maestro con il suo schiavo che mi guardò, freddo e distaccato.
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    Ho in mente molte idee che sono convinto possano piacervi,tra poco posto il nuovo capitolo
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    Arrivati al parcheggio della palestra l'autista disse al mio padrone "signore mi sono preso la libertà di portare la sua auto per la revisione e finire di mettere a posto la parte burocratica dell'assicurazione" lui sorridendo disse "hai fatto benissimo" poi rivolgendosi a me mi ordinò: "schiavo dentro il bagagliaio muoviti" ma l'autista propose "signore...le ho fatto un regalo anche da parte mia...guardi il cofano dell'auto" e spostando lo sguardo vide 4 cinghie, l'autista gli spiegò "qui può legare mani e piedi dello schiavo ad X sul cofano a pancia in giù e così può portarlo in giro e mostrarlo a tutti" il mio padrone eccitato all'idea disse "perfetto...facciamolo allora schiavo sali sul cofano veloce" ed ubbidendo salii sopra per poi sentirmi prendere dai due mani e piedi e stringermi le cinghie a polsi e caviglie. Ero come un trofeo di caccia da portare in giro e mostrarlo a tutti. L'auto partì ed io ero legato in balia dello sguardo di tutti. Quando mi vedevano o ridevano o commentavano sottovoce. Ero legato su un auto di lusso come un animale...e mi pieceva mi faceva eccitare come una t r 014. Arrivati a casa mi slegarono e l'autista andando a parcheggiare l'auto in garage consegnò l'occhiello del mio guinzaglio attaccato all'anello del mio collare, al mio padroncino sadico che lo informò "per stasera prepara l'auto che vado in discoteca con i miei compagni di corso di karate per festeggiare con loro il mio compleanno" "sarà fatto signore" disse chinando la testa in segno di rispetto. Entrando in casa il padrone mi ordinò "porta il borsone di karate in camera mia e metti nella cabina armadio il mio kimono, la cintura e le infradito lasciale sotto il letto per ora poi torna qui da me,ah sappi che durante il viaggio verso casa ho letto il libretto d'istruzioni del collare. Ha un segnalatore gps che io posso controllare dall'app sul telefono ed in caso tu provi a levartelo in automatico parte una scarica che ti stordisce...in pratica non puoi andare lontano e poi gli accalappia umani girano per la città e ti riprenderebbero dopo pochi minuti, ora vai e poi torna che ho una sorpresa per te" "si padrone" risposi come un automa caricandomi sulla schiena il borsone e riponendo il kimono e la cintura come ordinato ed appena sceso le scale lui con un sorriso mi riattaccò la catena ed andò lungo un corridoio laterale della casa dove portava in un locale con erbetta sintetica,cuccia per cani, ciotole, giochi vari e le pareti dipinte con nuvole bianche su sfondo celeste con un lampadario a forma di zampa di cane. "Ecco schiavo la tua area giochi, oggi a lezione ti sei comportato bene ma ancora è presto per dire che sei un bravo schiavo...domani ci aspetta una lunga giornata dove mi dimostrerai la tua fedeltà nei miei confronti. Ora gioca un po guarda la tv che io vado a farmi una doccia e mi riposo per la serata in discoteca" disse chiudendo la porta a chiave con una tessera magnetica. Lo capii da una spia sotto la maniglia che da verde dopo un bip diventò rossa.
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    Ok ragazzi vi vedo stanchi...per oggi abbiamo finito, fatevi rimettere le vostre infradito e ciabatte dallo schiavo e potete andare. Poi per la serata in discoteca ogniuno può portarsi il proprio schiavo da casa" disse il mio padrone ai suoi compagni di corso attaccando il moschettone al collare elettroshock. Dopo poco disse "aspetta ho un premio per te schiavo...hai fame?" annuii e quindi andando verso gli spogliatoi attese l'arrivo dei 7 karateka prendendo dal suo borsone una ciotola ed una mela. Appena i ragazzi entrarono chiesero al mio padrone "perchè siete qui non dovevate tornare a casa?" lui puntualizzò "certo...ma non prima di chiedervi un favore" e mettendo la mela in ciotola disse "vorrei che preparaste la merenda pomeridiana a base di frutta allo schiavo" "e cosa dovremo fare?" disse con tono sadico un ragazzo cintura verde. "Dovrete ridurre in poltiglia questa mela frantumandola con i vostri piedi...sporchi di polvere" sottolineò. E così tutti i ragazzi si misero attorno la ciotola e togliendosi dal piede una delle due ciabatte/infradito a turno diedero un pestone sulla mela che in pochi minuti si ridusse a brandelli per poi passare ad altri frutti componendo una macedonia in ciotola. Tutti i ragazzi poi mi videro mangiare ciò che avevano calpestato mentre si toglievano il kimono e la cintura riponendoli nel borsone sportivo e mettendosi la tuta con le scarpe da ginnastica e salutando uno alla volta uscirono dallo spogliatoio lasciandomi solo con il mio padrone che mi guardava compiaciuto finire di mangiare dalla ciotola spingendomi la faccia dentro con un piede mentre anche lui ripose il kimono e la cintura nel borsone sportivo e dicendomi "preparati per stasera schiavetto"
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    Dopo 20 minuti quasi mezz'ora dove ho dovuto sorreggere sulla faccia il peso di 7 ragazzi più il mio padrone. Per poi passare all'ultimo esercizio della lezione. "Allora ragazzi per concludere vediamo e mettiamo in pratica le prese di sottomissione sull'avversario,farò prima io la dimostrazione pratica sullo schiavo e poi voi cercherete di imitarla ok" "SI MAESTRO" gridarono tutti in coro. La prima presa fu una talgiola con le braccia sulla gola dove sentii la morsa del braccio strozzarmi per poi farmi tossire. "Ecco ragazzi quando sentite tossire lo schiavo per tre volte mollate la presa" e così detto si fece avanti il primo ragazzo...la morsa fù rapida e precisa. Dopo pochi secondi come previsto la pressione del braccio sul collo mi fece tossire facendo mollare la presa all'allievo che si alzò per tornare al proprio posto. L'idea di essere trattato come un ogetto al pari di un attrezzo da allenamento come se fossi un fantoccio o un sacco da prendere a calci e a pugni da una classe di karate mi fece vistosamente svettare un erezione che non passò inosservata al gruppo che commentò ridendo "che sfigato...si eccita ad essere preso a calci e pugni da noi"
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    Flashback

    Sapevo che da quando era stata approvata la nuova legge sullo schiavismo, essendo io economicamente in precarie condizioni, chiunque mi avesse messo gli occhi addosso e potendoselo permettere, avrebbe potuto comprare la mia vita riducendomi in schiavitù. Una volta comprato dal mio proprietario, in qualsiasi momento gli accalappia umani mi avrebbero potuto prendere e portarmi nel centro di addestramento per formarmi ed essere lo schiavo perfetto ed ubbidiente pronto per essere messo in vendita
176 replies since 14/8/2019
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