Paolo era praticamente scappato da casa mia. Si era rivestito e se ne era andato senza quasi parlare, visibilmente imbarazzato. Mi venne il dubbio di aver esagerato in qualche modo, ma era stato lui a provocarmi. Aveva fatto emergere questo mio lato dominante e tutto era venuto da se, in modo molto naturale. Mi dispiaceva si vergognasse di quello che aveva fatto, ma potevo capirlo. Si era umiliato davanti a me, o meglio sotto di me. Pensai che probabilmente quella bella esperienza sarebbe rimasta isolata, almeno con Paolo. Io da parte mia intendevo esplorare questo mio lato e dargli più sfogo in futuro.
Quella sera stessa, verso mezzanotte, mi arrivó in whatsapp di Paolo:
“Spero ti sia piaciuto ma direi di sì 😃. A me moltissimo, spero si possa ripetere spesso, e diventi per te un’abitudine usarmi come tuo leccapiedi. Sappi che puoi spingerti oltre con me”.
Sorrisi leggendo. Evidentemente no, non sarebbe rimasta una cosa isolata.
Gli proposi di venire la settimana successiva.
“Ti propongo una cosa: vieni da me a cena. Solo che ti avverto, io mangerò sopra al tavolo mentre tu leccherai sotto al tavolo!”.
Pensavo reagisse male, invece aderì alla proposta con entusiasmo. E la sua disponibilità mi arrapava sempre di più.