Malesfoot - Forum Piedi Maschili

Votes given by Bruco234

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    Il Calendario 2021 fatto con i VOSTRI PIEDI!

    Grazie a tutti i partecipanti di questa edizione, a chi lo ha fatto gareggiando con le foto e a chi ha votato e premiato i 12 scatti vincitori di ogni sfida, scelti per realizzare questo Calendario 2021! Grazie a Bruco234 per aver assemblato il calendario.

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    Ciao ragazzi, non so se sono l’unico ma ultimamente noto tantissimi ragazzi stupendi che fanno consegne a domicilio in infradito/ciabatte che mi fanno diventare matto 😂 partono fantasie assurde su loro che vengono a consegnarmi cibo a domicilio e io che gli do sollievo facendogli massaggi ai piedi...che tra l’altro mi danno l’impressione di essere molto odorosi.
    Questo l’ho beccato a un semaforo e è uno dei pochi che sono riuscito a fotografare...sono sempre tutti in tuta e con questi piedi trasandati stupendi 😍
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    Cerco schiavi da portare in vacanza al mare. Disposti a servirmi e adorarmi. Tanto mare spiagge e relax

    Edited by vincenzo11 - 13/7/2020, 15:36
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    Chi ti dice che chi sta sotto non sia eccitato😏
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    stai spammando ogni post con i redirect di adfly e non si capisce perché, non diventerai certo ricco con quei quattro click della comunità qui, al contrario potresti farci una figura da pezzente e tutta gratis...
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    Direi che potresti anche smetterla di pubblicare link con la pubblicità aggiunta da te per guadagnare quando portano a video facilmente reperibili su PornHub https://jp.pornhub.com/view_video.php?view...ph5ea023aaee3d9
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    Cosa ne pensate di questo video? teoricamente non è stato realizzato per eccitare, però questi massaggi fatti con i piedi, il tizio che calpesta e passa su tutto il corpo, boh a me fanno impazzire
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    Ricco da far schifo, bello ma un po troppo Tamarro, Sareste disposti a essere suoi schiavi!
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    DA NON CREDERCI, IL NOSTRO PRINCIPINO CI FA STARE AL SETTIMO CIELO. OGGI ( TANTO PER CAMBIARE ) CAMMINAVA SCALZO .
    QUANTO VORREI VEDERE LE SUE PIANTE .
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    Ciao! Belle foto! Posso approfittarne per chiederti un po' il contesto e come hai fatto a chiedergli qiesto bel massaggio?
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    Ragazzi, visto che ho vinto il torneo del racconto, cosa della quale ringrazio, ripubblico qui il mio racconto con l’intenzione di proseguirlo. Mi pare il minimo che io possa fare!

    Ecco l’inizio già pubblicato

    Il bullo


    Ero tornato dall’Erasmus molto cambiato. Un anno a Londra mi aveva aperto la mente, ma era soprattutto il mio corpo sul quale avevo lavorato. Alto lo ero già, 185 cm, e dotato di un enorme pisello, grazie alla natura. Ma un anno di box e Spartan mi avevano modellato il fisico. Dimagrito e scolpito, braccia e gambe potenti.
    Il mio corpo corrispondeva ora alla mia mente: ero un giovane uomo che poteva prendere quello che voleva.

    Tornato al campus non ci volle molto per imbattermi nuovamente in Paolo e i suoi simpatici amichetti. Lo stronzetto mi aveva perseguitato i due anni precedenti, con prese in giro per il mio peso e i miei modi timidi, con una cattiveria e perseveranza che mi facevano ribollire il sangue. Ma non ero mai stato capace di reagire. Ora se ne stava lì a bocca aperta e non aveva più il coraggio di dirmi niente. Nello spogliatoio sentivo i suoi occhi addosso mentre mi spogliavo per fare la doccia dopo la ginnastica. Me ne andai sotto l’acqua camminando nudo, cosa che prima non facevo mai. Senza più paura delle risatine di sottofondo ma sentendo l’ammirazione dei coglioncelli che si stavano rivestendo.

    Uscito dalla doccia, parecchio lunga e rilassante, vidi che nello spogliatoio non c’era più nessuno. Girata l’ultima panca dove avevo lasciato le mie cose, trovai Paolo solo, e quello che vidi mi lasciò a bocca aperta. Era in ginocchio, e non mi aveva sentito arrivare, troppo preso a fare quello che non avrei mai creduto. La faccia era immersa nelle mie air force. Porto il 47 quindi la sua faccia entrava nella scarpa bene e sentivo da dietro alle sue spalle il respiro che inalava forte. Sulla panca stavano i miei calzini sudati e sporchi e i miei slip usati. Evidentemente li aveva tirati fuori dalla mia sacca e si era annusato pure quelli, il maiale. Ero rimasto in silenzio e lo guardavo mentre lo stupore lasciava il posto alla consapevolezza: mi perseguitava perché è un bullo ma ora che mi vedeva nella mia nuova versione aveva il desiderio di essere messo sotto. O forse era sempre stato quello il suo desiderio? Tirai fuori il cellulare dalla giacca appesa e accesi la videocamera sulla scena. Solo un minuto ancora e finalmente Paolo si staccò. Girandosi mi vide, fece una specie di salto con un’espressione terrorizzata, scivolò sul pavimento bagnato e cadde giù con la mia scarpa ancora in mano. Spensi il video e lo guardai.

    Mi aspettavo che Paolo balbettasse parole di scusa ma invece tentò la strada della solita aggressività:
    “Che cazzo ti credi di fare adesso?”
    Il sangue mi ribolliva nelle vene. Si stava rialzando. Mi avvicinai e con un piede nelle adilette lo rimisi giù a terra. Mi guardava allibito. Avvicinai la mia faccia alla sua. Quindi la annusai.
    “Lo sai che la tua faccia puzza dei miei piedi ora? Sei felice?”
    “Alessandro, ti prego non fare cazzate? Che vuoi fare con quel video?”
    “Oh niente Paolo, non sarà necessario perché ora tu farai sempre esattamente quello che io voglio, non è vero?”
    “Non so cosa tu abbia in mente ma non penso proprio”.
    Neanche gli risposi. Mi tolsi l’asciugamano che portavo in vita e rimasi nudo, il mio pisellone a riposo era a pochi cm dalla sua faccia e Paolo non riuscì ad impedirsi di guardarlo. Quello che non riusciva a impedire inoltre era la sua erezione chiara ed evidente nella sua tuta.
    “Paolo, da ora in poi il tuo nome sarà schiavo, e il mio quale sarà?”.
    “Pa-padrone?” balbettò.
    “Esatto e non farmi arrabbiare mai, o quel video lo pubblico su tutti i social esistenti, è chiaro?”
    “Si padrone”. Si era ormai arreso.
    “ mettiti a 4 zampe ora e baciami i piedi”.
    Con mia stessa meraviglia esegui l’ordine e cominciò a baciarmi i piedi.
    “Ora leccali schiavo avanti”.
    Sentivo la sua lingua leggera scorrere sui dorsi. All’inizio era timida e impaurita. Forse era schifato? Magari aveva paura della mia minaccia. Mi sentii una merda. Nonostante quello che mi aveva fatto passare io non ero come lui. Sapevo bene che non avrei mai pubblicato quel video. Stavo per fermarlo quando sentii la sua lingua farsi più decisa. Me li stava bagnando di saliva e leccava sempre più forte. No era felice di leccarmi i piedi, era arrapatissimo. Del resto, poco prima lo avevo trovato a sniffarmi le scarpe puzzolenti. Vidi le calze e i miei slip ancora sulla panca. Con il piede gli feci alzare la testa. E mentre la alzava continuava a leccarli, era ormai partito di testa. Gli infilai un calzino sudato nella bocca. Tentò una resistenza, del resto il calzino era veramente appestante.
    “Meglio che ti abitui all’odore e al sapore dei miei piedi, visto che non sarai così fortunato da leccarmeli sempre dopo la doccia”.

    Mi guardava con la bocca piena, quella bocca da cui uscivano insulti ora riusciva appena a mugolare. Mi venne da ridere. Per completare l’opera gli misi i miei slip in faccia. Il grand’uomo era ormai ridotto a vivere tra i miei odori. Mi rivestii con calma lasciandolo così, in ginocchio. Andando via gli dissi:
    “Non ti preoccupare schiavo, mi ridarai la mia biancheria la prossima volta, per ora puoi tenerla”.
    Aveva una bella macchia che si allargava sulla sua tuta: era venuto senza toccarsi nelle mutande.
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    L'altro giorno ho rivisto un mio vecchio amico, parecchio più grande di me, dopo che non ci vedevamo da tantissimo tempo, anche se non abita lontano da me... e sono incredibilmente riuscito a farmi fare da lui un bel massaggio ai piedi... lui è una persona dolcissima, di un candore e di una bontà d'animo veramente più unici che rari, e ha accettato senza esitazione di prendersi cura di me per un po'.. non mi capitava da tantissimo tempo che qualcuno mi facesse sentire così accudito e rilassato, èd è stato ancora più piacevole considerato che erano mesi che non avevo il minimo contatto fisico con un'altro essere umano <3
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    Ciao a tutti!

    Innanzi tutto grazie a chi ha scritto e a chi ha votato, è stata una bellissima esperienza per tutti noi scrittori e, spero, anche per voi che ci avete letti e votati.
    Ho deciso di proseguire, nel torneo, con una tappa della storia di Davide e Jo, naturalmente d'accordo con gli admin, sapendo che sarei stato "riconoscibile", con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso...

    Grazie mille a chi ha votato il mio racconto e, lo ammetto, ho votato anche io il racconto vincitore che ho davvero apprezzato tantissimo, senza togliere niente a nessuno!

    Spero che tutte le storie iniziate con questo torneo continuino, perchè tutte davvero interessanti, dalle più "classiche", alle più "bizzarre".

    Grazie... e a presto!

    DaddyBear
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    Incontri allinterno della stessa regione preciso subitoIMG_20200531_121348IMG_20200531_121333IMG_20200531_121326IMG_20200531_113653

    Ribadisco è all'interno della regione lazio... co tutte le precauzioni mascherine... e mettendo spesso amuchine...

    Glieli ho massaggiati a lungo...
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    Il racconto "seriale" che qui pubblico nasce in concomitanza con il Torneo del Racconto 2020 (al quale ho partecipato con il primo brano), ma non espressamente per la competizione. L'idea di base mi frullava in testa già da un po' ed ho semplicemente colto l'occasione per svilupparla, in modo da potervi presentare ora il prodotto finito.

    Che consiste di quindici parti - per le quali ho voluto pormi il limite dei 5000 caratteri, come nel torneo - accoppiate in sette capitoli e mezzo, di cui è protagonista di volta in volta un ragazzo diverso. Ogni due capitoli (cioè ogni quattro segmenti) pubblicherò una breve scheda riepilogativa sui ragazzi, nella forma di una breve intervista. Se avete commenti e domande, potreste essermi di ispirazione.

    Qualcosa di attintente al tema del nostro forum è presente in ciascun capitolo, ma non si tratta sempre di scene esplicite ed in particolare ho evitato di soffermarmi sui dettagli insistiti, rendendo il tutto meno "porno" di quanto ci si potrebbe aspettare. Particolare attenzione invece ho dedicato allo sviluppo della vicenda e dei rapporti interpersonali.

    Struttura e date di pubblicazione:

    Domande
    (4921 caratteri)

    Quando Andrea seppe del mio "regalo" per Filippo dimostrò sorpresa, forse invidia, ma non un cenno di gelosia. Si presentò a casa mia puntuale come mai prima, il citofono trillò alle quindici meno due minuti; fatte le scale a due a due in pochi secondi eccolo al pianerottolo davanti alla mia porta. Quasi senza saluto, giusto un cenno dei suoi ricci scuri, arrivò in soggiorno e si liberò dello zaino lanciandolo sul divano.
    — Letteratura inglese? - chiesi, mentre lui frugava per recupare l'occorrente: libro, quaderno, una matita rosicchiata.
    — Yeah, sure - rispose impassibile e sedette scomposto al tavolo in cristallo. Aprì al capitolo su Joyce e iniziò a leggere con buona pronuncia ma senza trasporto un estratto del suo Ulysses.
    — Non così - lo corressi - prova a trasmettere un senso; immagi… - mi interruppe con un colpo di tosse e si ricompose sulla sedia.
    — Pensi che sono un ciclope, prof? che non vedo e non capisco? - domandò senza rabbia - Che bado solo alle pecore? che mi faccio coricare da un "niente" o un "nessuno"? - e tacque: si aspettava una risposta.
    — Qualunque cosa ti abbia detto Filip… - un nuovo colpo di tosse mi impedì di completare la frase.
    — E che ha detto? "Niente". Però mica sono scemo, lo so che qui a ripetizione lui se ne sta scalzo; e ci sta che gli hai preso le ciabatte - fece una pausa, si guardò il polso - Voglio capire: se uno ti chiede che ore sono, gli regali un orologio? Se è così inizio a farlo.
    Aveva uno sguardo serio ma non grave, anzi pareva accennare un sorriso che si tramutò subito in una nuova rincorsa verbale.
    — Stiamo in classe insieme, mica solo agli allenamenti. Parliamo tutta la mattina, secondo te non me lo diceva? e a modo suo: «il prof mi ha comprato 30 euro di ciabatte nuove». Cioè lui si è fatto comprare per 30 euro. Quindi…
    — Quindi? - gli feci eco. Conoscevo Andrea da qualche mese ed avevo imparato a riconoscere, in quelle sue frequenti elucubrazioni ad alta voce, il lavorio di una mente in costante fermento. Si credeva più sveglio di me, di chiunque, e non cercava l'approvazione ma al contrario di suscitare perplessità. Qualche volta lo avevo assecondato.
    — Quindi non ti chiedo regali, perché io non mi svendo. Ti chiedo perché Filippo? E non la risposta semplice: «è così easy che te lo porti a casa con poco». Voglio capi… - questa volta fui io a interromperlo.
    — Chi ti assicura che sia "poco"? - iniziai - Quello che ha ottenuto lui, intendo - aggiunsi svelto.
    — Poco è poco, rispetto a quel che hai avuto tu, prof - rispose assumendo una posizione più comoda, come di vittoria, e sfregandosi le mani. Sapeva qualcosa, e non certo per bocca dell'ingenuo Filippo.
    — Cosa avrei ottenuto io, Andrea? - chiesi dissimulando.
    — Tu scegli un solo genere di studenti: li fai sedere ad un tavolo trasparente così puoi guardare per tutto il tempo quello che ti piace. E non ci sono arrivato subito: pensavo fosse il "pacco" ma poi ho capito.
    — Cosa? - volli insistere.
    — Non c'è mica niente di male. A Filippo non hai neppure dovuto chiederglielo, lui che si toglie le scarpe appena può. Hai speso 30 euro una volta per essere sicuro che se le toglie sempre: le ciabatte restano qui e tu puoi vederlo scalzo ogni volta.
    Seguì un silenzio che nessuno dei due sembrava voler rompere. Lui aveva preso a giocherellare tanto con le mani, sopra il tavolo, quanto con i piedi in sneakers sotto al tavolo. Io non sapevo decidere se negare o ammettere, o come farlo. Infine riattaccò da dove lo avevo interrotto.
    — Quello che voglio capire è se ti piacciono i suoi per un motivo preciso. Filippo mi ha detto che non gli lasciavi togliere le calze. Come sapevi che ti piacevano PRIMA di averglieli visti nudi?
    L'istinto mi portò quasi a rispondere, ma Andrea continuò.
    — Lo capisci guardando le mani? Oppure ti piace "lui" e vuoi vedere solo i "suoi"… Ma questo mi pare strano: uno perché è Filippo, due perché anche a me guardi le scarpe, tipo ora.
    Colto in flagrante. Come uscirne? Ah ecco, aveva già ripreso.
    — Ti chiedi come sono i miei, prof? Vuoi che mi tolgo le scarpe? Mi compri le ciabatte se resto scalzo? - e nel dirlo accennava a sfilarne una aiutandosi con l'altra. - Spiegami perché proprio Filippo e le tolgo subito.
    — Èlemessè - borbottai. Lui mi fissava indagatore e preferii scandire - È la misura; è quello che cerco, la grandezza. - ci fu ancora una volta silenzio.
    — Ma la misura del piede, prof? Abbiamo lo stesso numero, io e lui, anzi mi sa che di poco li ho più grandi io. Devo credere che sia solo questo?
    — Non è poco, per quanto difficile da capire - risposi sincero.
    — Allora come promesso… - sfilò entrambe le scarpe in un istante, e se anche fossi stato impossibilitato a vedere avrei subito avvertito l'odore leggero e pungente - Non devi mica comprarne un altro paio - proseguì, chinandosi leggermente, levando anche i calzini che poggiò sul libro aperto - posso usare le stesse ciabatte di Filippo… però dovrai rispondere ad un'altra domanda!



    Prossima parte: Risposte (lunedì 1° giugno)

    Edited by forfeet - 26/6/2020, 22:03
4384 replies since 29/5/2013
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