Malesfoot - Forum Piedi Maschili

Votes taken by Longtoeslover

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    Ciao e benvenuto! Dalla descrizione pensavo di aver scritto io il post, dato che a parte l'età e la provenienza, abbiamo praticamente gli stessi gusti in tema piedi! Bravo e speriamo un giorno di vedere i tuoi 👣☺️
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    CITAZIONE (Mayflower @ 19/3/2024, 18:13) 
    E scusate i post eterni, so di essere una rompi, per quanto provo di riassumere!

    A me piace il tuo modo di scrivere e di raccontare, non devi scusarti di essere esaustiva! Riesci a rendere visibili alla mente tutti i particolari emozionali, coinvolgendo il lettore nel tuo stato d'animo. Continua così ad aggiornarci su questa bellissima storia piedosa!
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    Secondo me dovresti inventare la scusa del massaggio. Gli dici che hai avuto dolore ai piedi e hai cercato delle soluzioni in rete, trovando un massaggio particolare che ti ha risolto il problema. Così gli chiedi se vuole provarlo. Ovviamente se lo fai, assicurati prima di imparare effettivamente un massaggio ai piedi, in modo da rendere il tutto naturale
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    Credo che questa combinazione manzo-piedi sia imbattibile 😍
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    Amico al mare

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    Fantastici! 🥵
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    Luca Zidane
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    James Rodriguez nel 2020
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    Ancora Dybala
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    Veramente bellissimi 🤤😍
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    SECONDA PARTE

    Durante l'allenamento non pensavo ad altro. Avevo negli occhi l'immagine di quelle piante perfette e non riuscivo ad allenarmi a dovere. Appena finito, salii nello spogliatoio e non esitai a scrivere ad Alessandro. Mi rispose, dicendomi di esser tornato a casa (casa studenti) e che quella sera sarebbe stato solo in quanto i suoi due coinquilini sarebbero usciti a far serata. Al che non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli che aggiunse "Vuoi venire da me stasera a farmi compagnia?" Immediatamente cancellai il messaggio che avevo iniziato a scrivere e digitai "Certamente. Alle 21 sono da te. Dammi solo l'indirizzo". E lui "Via Roma 127, cucino io, a dopo."
    Prima di andare da lui comprai dei dolci e una bottiglia di vino rosso, poi giunte le 20:50 mi incamminai verso casa sua. Come un orologio svizzero giunsi davanti al portone alle 21:00, citofonai e salii al quinto piano. Una classica casa studenti per maschi era ciò che si presentava davanti ai miei occhi, proprio come la mia: alquanto disordinata, con vestiti gettati dappertutto, carte e buste di biscotti sui tavolini, copridivani sgualciti. Ma ciò non mi interessava. Quello che mi interessava era Alessandro, che si presentò sull'uscio in ciabatte con calzini di spugna bianchi, un pantaloncino quasi aderente molto corto e una canotta nera. Lo salutai dandogli un caloroso bacio sulla guancia e ci incamminammo verso il tavolo dove avremmo cenato. Una volta terminata la cena Alessandro mi propose di vedere un film, ed io accettai. Mi sedetti all'estremità sinistra del divano, lui alla destra. Un minuto dopo aver selezionato il film, disse: -"Ti dispiace?"
    Ed io feci cenno di no con la testa.
    Così si stese e poggiò le sue gambe sulle mie coscie. Il mio pisello si indurì quasi istantaneamente e lui lo percepí sui suoi polpacci, tanto che si voltò verso di me e sorrise. Avevo le sue possenti gambe sulle mie coscie e i suoi piedi coperti da calzini di spugna, che sulle piante avevano un colore tendente al grigio scuro. Aveva certamente indossato dei calzini già usati, e l'odore, che ormai mi inebriava, non mentiva. Poggiai le mani sui piedi e cominciai a massaggiare lentamente. Sollevai la sua gamba sinistra e portai la pianta a contatto con il mio naso: l'odore era talmente forte ed eccitante che inspirai con forza per almeno 5 secondi filati. Tirai fuori la lingua e cominciai a leccare quei calzini sporchi, nel mentre il mio pisello era talmente duro da premere nei pantaloni, così mentre sniffavo e leccavo tenendo il piede con la mano destra, con la sinistra abbassai i pantaloni e le mutande per dare respiro e spazio al mio lungo e grosso compagno là sotto. Alessandro si voltò di nuovo e mi vide in tutta la mia eccitazione, così decise anche lui di abbassarsi i pantaloni: nel giro di qualche secondo il suo pisello diventò duro, e cominciò a masturbarsi. L'eccitazione era alle stelle: sfilai entrambi i calzini e rividi finalmente quei piedi divini. Senza esitare mi buttai su di essi, annusandoli e leccandoli con forza. Avevano un sapore diverso rispetto a quello post-doccia di qualche ora prima, era certamente dovuto ai calzini puzzolenti che aveva indossato. Con una mano tenevo i piedi e li leccavo, succhiavo le dita una ad una, passavo la lingua tra di esse raccogliendo il sudore che aveva sviluppato; con l'altra mano tenevo il mio pisello e lo segavo. Nel mentre il film andava avanti, ma nessuno di noi due lo stava più seguendo.
    Passati circa 10 minuti di leccate varie, Alessandro mi fermò:
    -"Fermati un secondo, io non ho mai visto i tuoi piedi. Me li faresti vedere?"
    -"Certo, ma sappi che puzzano parecchio".
    Eh sì, perché avevo indosso gli stessi calzini e le stesse scarpe che avevo messo in palestra. La richiesta di Alessandro mi parve inattesa, non me l'aspettavo. Pensavo che gli piacesse solo dare i suoi meravigliosi piedi, invece a quanto pare mostrava una certa curiosità anche nel riceverli. Tolsi le scarpe e lui mi prese subito le caviglie, facendomi quasi ribaltare dal divano. Portò i miei piedi giunti al volto e cominciò ad annusare pesantemente. Era evidente che gli piacesse. Poco dopo sfilò via i calzini e, senza perdere altro tempo, infilò la lingua sotto le dita, cominciando a fare esattamente ciò che io avevo fatto a lui poco prima. Al che mi distesi completamente, ripresi in mano i suoi piedi e ricominciai anch'io a leccare. Eravamo in una sorta di 69 dei piedi, uno con i piedi sulla faccia dell'altro. Nessuno mai aveva leccato i miei piedi, era la prima volta, e mi piacque da morire. Sentivo il mio corpo vibrare dall'eccitazione, così posai i miei piedi sul suo pisello e cominciai a masturbarlo; lo stesso fece lui con me. Vedere i suoi piedi avvinghiati al mio lungo membro mi fece sborrare in 6 getti copiosi di sperma, che finirono per ricoprire i suoi dorsi e le sue dita. Lui venne subito dopo, ricoprendomi a sua volta i piedi con la sua sborra calda e densa. Terminato il tutto, andammo in doccia a lavarci e, sotto l'acqua corrente, mentre i nostri peni ancora duri erano in contatto, ci lasciammo andare ad un lungo e intenso bacio sulla bocca.
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    PRIMA PARTE

    Sono appassionato di piedi maschili da quando ho intrapreso il periodo della pubertà. Cercavo immagini sul web di piedi maschili e mi ci masturbavo sopra, ma col tempo ho capito di essere alquanto selettivo anche nella scelta della semplice immagine da salvare sul telefono o sul computer. Andavo alla ricerca di piedi con dita lunghe e affusolate, piante strette e arco pronunciato. Ho sempre nascosto questo mio feticismo a tutti, fino a quando non ho conosciuto un mio compagno di classe del liceo, Alessandro.
    Sin dal primo momento mi è sembrato un tipo attraente, ma essendo ancora piccoli non ci facevo tanto caso. Gli anni passavano però e lui diventava sempre più bello, con una muscolatura in evidente crescita data la sua frequentazione di una palestra del paese. Durante il liceo ho stretto con lui un discreto rapporto di amicizia, parlavamo del più e del meno con altri compagni ogni giorno e l'aspetto esteriore era passato davvero in ultimo piano.
    Arrivò l'estate della maturità, ma tra le classiche ansie e "notte prima degli esami" la superammo tutti insieme. Dopo l'ultimo esame orale un nostro compagno propose a tutta la classe di andare al mare per festeggiare e la maggior parte di noi accettò con entusiasmo. Fu lì che il mio rapporto con Alessandro ebbe una svolta e cambiò per sempre.
    Arrivati sulla spiaggia, cominciammo tutti a spogliarci velocemente per buttarci in acqua e giocare a pallone. In acqua non feci a meno di notare il fisico di Alessandro, che, bagnato dal mare e illuminato dal sole, lo faceva risplendere come una statua del migliore scultore.
    Finito il bagno e usciti dall'acqua ci stendemmo sui teli... I miei occhi si posarono su quello che avrei sempre voluto vedere ma senza averne avuto prima di allora occasione: i piedi di Alessandro. Lunghi, snelli, con dita lunghe; insomma, il paradiso per la mia vista. La giornata trascorse veloce e ormai vedevo Alessandro non più come un semplice amico, ma come l'amico coi piedi belli al quale avrei voluto fare di tutto.
    Passò l'estate e non ci sentimmo più di tanto, probabilmente per via del mio carattere molto chiuso che mi aveva posto in una condizione di soggezione nei suoi confronti, senza un apparente motivo, dato che Alessandro non aveva motivo di sospettare del mio feticismo, o almeno così credevo.
    Arrivati a settembre cominciai l'Università, in una città a circa 70 km dal mio paese. Avevo preso una camera vicino l'ateneo e vivevo con 3 coinquilini (niente di che dal punto di vista dei piedi, non rispettavano i miei canoni). Sapevo che Alessandro avrebbe frequentato lo stesso ateneo ma un corso di Laurea diverso dal mio, dunque mi chiedevo se e quando l'avrei incontrato tra i corridoi. Nel frattempo mi ero iscritto in una palestra della città. Ironia della sorte, un giorno arrivai in palestra e mi diressi nello spogliatoio per cambiarmi. Con grandissimo stupore, inaspettatamente, mi ritrovai davanti Alessandro appena uscito dalla doccia, con un accappatoio indosso e con infradito ai piedi. Non appena mi vide corse verso di me a salutarmi, con un affetto che mai avevo ricevuto da lui. Mi sedetti su una panchina per cambiarmi e lui si sfilò l'accappatoio restando completamente nudo davanti a me. Tra una chiacchiera e l'altra non potevo fare a meno di osservare il suo addome sempre tonico, il suo pene che penzolava ad ogni movimento, le sue gambe muscolose con una leggera peluria, i polpacci dalla forma perfetta e quei piedi meravigliosi che puntavano dritto nella mia direzione. La reazione fisiologica a quella visione poteva essere una e una soltanto: il mio pene diventò duro. Posseggo un pene di grandi dimensioni, quindi sarebbe stato difficile nascondere la mia eccitazione. In quel momento ero in mutande in attesa di indossare i pantaloncini, e lo sguardo di Alessandro si posò sul mio pacco, che cresceva istante per istante e diventava esplosivo. Nel mentre io lo guardavo in faccia e notai che diventò rosso in volto. Nonostante l'eccitazione del momento, data anche dal fatto che sapessi che Alessandro aveva visto l' erezione, continuai a parlare ma in quel momento il mio sguardo andò dritto sui suoi piedi ancora bagnati dalla doccia precedente. A quel punto Alessandro fermò la discussione e disse:
    -"Ti piace?"
    -"cosa?"
    -"Quello che vedi"
    Un attimo di esitazione, poi senza pensarci troppo risposi: "Sì, hai un fisico perfetto". Al che lui aggiunse sorridendo: "Si, ma sei visibilmente eccitato".
    A quel punto pensai di non tirarmi indietro e tirai fuori dalle mutande il mio lungo e grosso pene: "Vedi, questo è quello che provo nel vedere fisici come il tuo.". I miei occhi si posarono ancora una volta sui suoi piedi. Alessandro notò la cosa, e mentre il suo pene cominciava ad ingrandirsi proprio davanti alla mia faccia, disse: "Mi faresti un massaggio ai piedi? Sono molto stanco oggi". Non potevo credere alle mie orecchie. Il più attraente ragazzo che avessi mai conosciuto mi aveva chiesto di badare ai suoi piedi. Risposi: "Certo, ho sempre sognato di farlo".
    Avevo completamente dimenticato di essere andato in palestra per l'allenamento, per me in quel momento esisteva solo Alessandro con i suoi meravigliosi piedi. Si stese sulla panchina dov'ero seduto, ancora nudo e col pene ormai in tiro, e consegnò i suoi piedi alle mie mani. Cominciai ad accarezzarli, erano morbidi e sensibili al tatto. Iniziai il massaggio vero e proprio, prima al piede sinistro e poi al destro, passando i miei pollici attraverso la lunga pianta, dai talloni arrotondati a ciascun dito affusolato. Lui sollevò la testa e la poggiò sopra la mia borsa che era lì dietro di lui, nel suo viso era evidente il rilassamento data la lenta chiusura degli occhi. A quel punto avvicinai la mia faccia a quelle piante perfette, annusai: un buon odore di sapone che nascondeva un retrogusto di piede sudato. Cacciai fuori la lingua e cominciai a leccare gli alluci. Il sapore era esattamente uguale all'odore, forse solo più salato. Leccavo e leccavo, quei piedi taglia 47 erano infinitamente lunghi. Mentre passavo la mia lingua sull'arco del piede destro sentimmo dei passi provenire da giù: qualcuno stava salendo nello spogliatoio. Ci ricomponemmo in fretta e furia e ci rivestimmo velocemente. Mentre scendevamo le scale dello spogliatoio, io vestito per andare in sala attrezzi e lui per andar via, a bassa voce ci dicemmo di sentirci su whatsapp per organizzare la continuazione di quell'esperienza magica.

    Edited by Longtoes - 4/10/2022, 15:14
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    Sono da poco iscritto a questo forum, e penso debba fare una breve presentazione. Sono amante di piedi maschili snelli, con dita lunghe e archi accentuati. Non mi piacciono tutti i piedi maschili ma solo quelli che rispondono almeno ad uno di questi punti.
    In allegato vi lascio i miei 😊
16 replies since 21/9/2022
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